WWF di Bisceglie (BT)

COMUNICATO STAMPA N° 7/2009

Il Giardino Botanico Comunale Carlo Veneziani Santonio

Restituire alla città il Giardino Veneziani: è questa la motivazione che ci ha spinto ad accettare senza remore l’affidamento in concessione voluto dall’Amministrazione Comunale con Delibera di Giunta n. 128 del 04/05/2009. Nello spirito del volontariato che ha sempre contraddistinto il WWF, ci siamo rimboccati le maniche e, fino ad oggi, abbiamo risistemato otto aiuole in cinque appuntamenti ufficiali (il 2 giugno, 6 giugno, 13 giugno, 14 giugno e 20 giugno), estirpando 200 metri cubi di erbacce grazie all’opera gratuita di 25 persone (soci WWF e semplici cittadini) e alle donazioni di tre ditte, che ci hanno fornito i materiali tecnici. Tutte le operazioni sono state supervisionate da cultori botanici e agronomi e non hanno comportato costi per le casse pubbliche.

LA SITUAZIONE

Il Giardino fu donato al comune dalla famiglia Veneziani negli anni ’80. La donazione al Comune di Bisceglie aveva uno scopo ben preciso: conservare la raccolta di piante per utilità di studio e soddisfare la curiosità degli studenti di agraria e degli studiosi di botanica. Per tale motivo era stato espressamente previsto nell’atto di donazione che l’immobile dovesse essere interamente e in perpetuo destinato a Giardino Botanico sia per conservare il verde cittadino sia per fini scientifici. Inizialmente vantava una collezione di ficus (Moraceae), succulente (Cactaceae), aloe (Liliaceae), agavi (Agavaceae), Callistemon (mirtaceae) e specie varie tra cui Chorisia speciosa, Jacaranda, Brachychiton, Phoenix, ecc.

Nel momento in cui abbiamo iniziato le manutenzioni straordinarie il Giardino languiva nel degrado a causa dell’incuria, di interventi ed impianti errati e dell’abbandono totale che aveva causato la scomparsa, negli anni, di alcune specie originali, rimpiazzate poi con altre di minor pregio. Il degrado è tuttora testimoniato dalla presenza di specie infestanti assai competitive per la loro rapidissima crescita, come l’Ailanto (Ailanthus altissima), l’Opuntia subulata, Achantus mollis ecc. che hanno colonizzato vari angoli del Giardino. Tale situazione, unitamente al deterioramento dei manufatti murari e all’assenza di cartellini che identifichino le piante, non rende fruibile il Giardino. Inoltre, percorrendo i viali, è possibile notare che tutta la cartellonistica è illeggibile. La fontanina e una vasca artificiale sono danneggiate. Infine, le rappresentazioni degli habitat avifaunistici, dislocati nelle varie aiuole, sono oramai irriconoscibili e le raffigurazioni degli uccelli sono completamente scolorite ed uniformemente annerite.

IL PROGETTO

La soluzione per recuperare il Giardino è, e non potrebbe essere altrimenti, estremamente complessa, fino ad assumere le caratteristiche di una sfida. Per prima cosa è bene definire degli obiettivi che qui di seguito si vanno, sinteticamente, ad analizzare. A nostro avviso il Giardino deve essere restituito alla sua originaria vocazione didattica – scientifica – turistica: esso deve tornare ad essere uno “scrigno botanico”.

Per questo motivo potrà essere consentito solo un accesso controllato, mirato e misurato (scuole, iniziative ambientaliste, visite guidate, divulgazione scientifica, mostre e manifestazioni floro - vivaistiche).

Alla luce delle attuali condizioni fitosanitarie, affinché il Giardino possa assolvere una pubblica utilità, è necessaria una riqualificazione botanica e l’elaborazione di un piano a lungo termine per una corretta gestione e manutenzione. Accanto a questo aspetto ci proponiamo l’introduzione di nuovi elementi naturalistici che migliorerebbero la fruizione didattica e costituirebbero un’indubbia attrattiva.

La nostra strategia di svilupperà dunque su quattro direttrici principali:

1) La manutenzione ordinaria e straordinaria del verde;

2) La riqualificazione botanica ;

3) L’integrazione di elementi naturalistici;

4) La fruizione pubblica.

La gestione del Giardino perseguirà molteplici obiettivi tra cui la divulgazione botanica ed ecologica, l’educazione ambientale, il collezionismo e, ultimo ma non certo per importanza, il richiamo turistico.

LE PROSPETTIVE

E’ nostra intenzione organizzare in estate una grande festa ambientalista e diversi appuntamenti culturali sull’ambiente. Tuttavia l’assenza di contributi pubblici e le difficoltà tecniche degli interventi manutentivi non ci consentono di stabilire con precisione quando il Giardino potrà essere nuovamente fruibile. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci sostengono con il loro contributo e lanciamo un accorato appello a tutta la cittadinanza biscegliese e a tutte le forze sociali affinché ci aiutino concretamente a trasformare questa speranza in una certezza.

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