Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 13/2008

La fauna nascosta

Molti credono che Bisceglie sia un agglomerato di palazzi, macchine, asfalto e qualche alberello senza importanza. Si sbagliano. In realtà c’è un mondo nascosto che vive intorno agli uomini e al loro habitat.

Lo dimostra l’ennesimo recupero avifaunistico del WWF di Bisceglie, con la fondamentale collaborazione di alcuni cittadini. Si tratta anche questa volta di un rapace e precisamente di una femmina di sparviere Accipiter nisus, specie rara dalle nostre parti, ritrovato sempre a Bisceglie in Contrada Albarosa il 9 ottobre 2008. L’esemplare, che presentava una ferita sull’ala destra ed una sospetta frattura, è stato rifocillato medicato e portato presso il C.R.A.S. (Centro di Recupero Animali Selvatici di Molfetta). Il prezioso esemplare ha mostrato subito dei segni di ripresa e dopo tre giorni è stato rimesso in libertà. La femmina di sparviere, infatti, aveva subito una semplice abrasione superficiale in conseguenza della quale era rimasta stordita.

Un altro ritrovamento, in questo caso meno fortunato, riguarda un esemplare di colubro leopardino. Già nel comunicato n° 6/2008 avevamo annunciato il rinvenimento di un adulto di Colubro (Elaphe situla) lungo 90 cm e, in quell’occasione, avevamo definito “eccezionale” la scoperta in quanto il serpente era al di fuori del suo areale (area di diffusione) finora conosciuto. Non escludemmo, allora, la possibilità di trovarci in futuro nuovamente di fronte ad un altro colubro, circostanza puntualmente verificatasi con il ritrovamento di questo esemplare, nella variante “balineata”, sempre nell’Oasi di Protezione “Torre Calderina”, morto per schiacciamento della testa con le ruote di un mezzo in movimento.

I volontari del WWF hanno provveduto a rilevare tutti i dati al fine di comunicarli all’archivio erpetologico regionale e nazionale.

Segnaliamo infine la presenza di una nutrita colonia di pappagallini variopinti (parrocchetto monaco - Myopsitta monachus), gli stessi che svolazzano indisturbati nella zona industriale di Molfetta. Un altro segno del Mondo che cambia. 

Scheda tecnica

Lo sparviere (Accipiter nisus) è un rapace diurno appartenente all’ordine dei falconiformi famiglia accipitridi, presenta ali non molto lunghe e arrotondate all’estremità mentre la coda è molto lunga, caratteristiche che gli permettono di volare con una certa agilità tra gli alberi. Nelle zampe i tarsi sono lunghi e sottili e le dita sono dotate di artigli sviluppati che uniti ad una forte presa lo rendono micidiale negli attacchi verso piccoli mammiferi ma soprattutto verso i passeriformi. Raggiunge misure fra i trenta e i quaranta centimetri, becco azzurro ed adunco, zampe ed occhi gialli, il petto è bianco con linee ondulate scure, il dorso è grigio, la coda presenta fasce e all’estremità è bianca. La femmina è più grande di circa 5-6 centimetri e presenta il caratteristico sopracciglio bianco assente nel maschio adulto che invece ha il capo più scuro e il sottogola color ruggine. Lo sparviere è un animale stanziale dalle nostre parti, nel nido composto di rami secchi vengono deposte da tre a cinque uova di colorazione variabile dal bianco al verde grigio con puntini scuri. I piccoli lasceranno il nido dopo un mese ma continueranno ad esser nutriti dai genitori anche dopo aver imparato a volare per alcune settimane.

A cura di Enrico Ricchitelli

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