Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 09/2008

Operazione Ripalta Pulita

2 boe di segnalazione, 5 tronchi di legno, 42 sacchi stracolmi di rifiuti, dei quali 21 di plastica (polietilene e PET), 11 di legno, 1 di bottiglie di vetro, 7 di materiale misto (principalmente polistirolo, materiale plastico, gomma), 1 di calzature e corde, 1 di latte e alluminio: è questo il risultato della pulizia della spiaggia di Ripalta, un anno dopo la grande manifestazione che il WWF organizzò nell’estate 2007. L’iniziativa è stata realizzata grazie all’impegno dei volontari della Sezione WWF di Bisceglie, ai Grillini – Meetup di Bisceglie e ai cittadini che hanno voluto contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa. La Lombardi Ecologia ha provveduto a fornire il materiali tecnico per rimuovere la spazzatura e a fornire i mezzi per il loro conferimento in discarica.

Tra i rifiuti abbiamo curiosamente rinvenuto un pneumatico, materiale plastico utilizzato in edilizia, centinaia di retine utilizzate per la pesca, tubature e ben 28 scarpe (tutte spaiate….).

Quella che è appena trascorsa è stata una due - giorni impegnativa, organizzata con poche risorse e che ha avuto un impatto significativo sulla popolazione. È venerdì 4 luglio nella splendida cornice del centro storico di Bisceglie presso il Caffè del Mar. L’incontro con il dottor D’ambrosio ha suggerito proposte interessanti per il raggiungimento dell’obiettivo “Rifiuti Zero”, che in altre parti del pianeta (Vedi S. Francisco) è già una realtà. Il successivo dibattito è stato ricco di spunti interessanti, con il pubblico che ha sollecitato i relatori con idee e considerazioni degne di nota. Su tutte è emersa la certezza dell’inutilità dell’incenerimento dei rifiuti, che oltre ad essere dannoso per la salute umana è legato esclusivamente a logiche economiche ed industriali Un bilancio positivo se si considera che gli obiettivi che le Associazioni si erano prefissi sono stati raggiunti.

Sorprende, tuttavia, l’estremo degrado della zona di Ripalta. E non ci riferiamo solo alla tonnellata di spazzatura che abbiamo raccolto. All’imbocco della strada che conduce alle famose Grotte campeggia da vent’anni il solito cartello turistico bucherellato dai pallini di un fucile che nessuna amministrazione si è degnata di sostituire o aggiornare. Lungo Via Ripalta la macchia mediterranea è quasi tutta bruciata, mentre qua e là fanno capolino manufatti abusivi, in attesa che il famigerato Motel al Pantano venga eretto. Sulla battigia ci siamo trovati di fronte allo spettacolo indecoroso dei rifiuti ed altre discariche abusive sono dislocate ai margini della strada. In mare l’eccessivo inquinamento dovuto agli scarichi degli insediamenti civili hanno compromesso la sopravvivenza della prateria di Posidonia Oceanica, pianta marina fondamentale per la vita sommersa e importante barriera contro l’erosione costiera (Posidoneto S. Vito, Sito di Importanza Comunitaria, SIC), della quale attualmente sono presenti solo le radici. Infine, sulla base di una ricognizione effettuata lungo la costa SUD, riteniamo che ci siano da raccogliere almeno 10 tonnellate di rifiuti sulla sola battigia, tra i quali amianto e altri rifiuti pericolosi.

Tutto sommato siamo lontani dal quel clima di speranza e fiducia che portò alla Festa di Pantano – Ripalta nel 2007. In quell’occasione, durante la conferenza stampa conclusiva, fu ribadita l’importanza della manifestazione come punto di svolta nella politica ambientale di Bisceglie: l’assessore all’Ambiente, incalzato dal Presidente della Sezione WWF di Bisceglie dott. Sasso, riconobbe pubblicamente l’importanza naturalistica della Zona e aprì uno spiraglio per la sua salvaguardia, impegnandosi a portare avanti concretamente il discorso della valorizzazione ambientale del luogo. Ad un anno di distanza quelle promesse sono un ricordo sbiadito.

Ci sono delle azioni che hanno un forte valore simbolico per il WWF: quando liberiamo animali selvatici che sono stati curati non vogliamo dare spettacolo, non cerchiamo consensi o proselitismi, noi contribuiamo alla salvaguardia della natura. L’anno scorso liberammo sulla spiaggia di Ripalta due tartarughe marine Caretta caretta. Durante la pulizia abbiamo rimosso centinaia di pezzettini di polistirolo che vengono scambiati dalle creature marine quale cibo di cui nutrirsi. In realtà le avvelena e le ammazza. Liberammo anche 16 bellissimi esemplari tra gheppi e falchi grillai. Questi rapaci hanno necessità di vivere in grandi spazi aperti non antropizzati. Sopravvivranno male e si riprodurranno meno quando, fra poco con la costruzione di una pista ciclabile e l’intervento ingegneristico sulla costa di Ripalta aumenterà l’impatto antropico sulla zona, che ha già dovuto sopportare l’impetuosa espansione della zona industriale di Molfetta.

Che fine farà il logo dell’area Naturale Protetta che fu presentato durante la Festa di Pantano – Ripalta del 2007? E le cartoline commemorative che furono stampate nell’occasione serviranno solo alle generazioni future per avere una vaga idea di quale fosse la bellezza di quell’ecosistema? L’unica certezza è che tra un anno un’altra tonnellata di rifiuti farà bella mostra sulla spiaggia a ciottoli bianchi di Ripalta.

La Sezione WWF di Bisceglie

wwfbisceglie@libero.it