Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 08/2008

Sui reati contro l’ambiente

L’ambiente è una risorsa, non più inesauribile. Di questa situazione molti non se ne rendono conto se è vero che sono oramai innumerevoli gli episodi di violazione di leggi in materia ambientali che denunciamo da diversi anni a questa parte. Durante il periodo estivo scatta inevitabilmente l’emergenza incendi e l’allarme pesca di frodo, pratiche comuni che feriscono mortalmente il nostro territorio. Non dimentichiamoci gli episodi di bracconaggio e la consolidata pratica della discarica diffusa e selvaggia nell’agro cittadino. È lecito, a questo punto, chiedersi se i controlli preventivi (e punitivi) vengano effettuati, se è vero che si continua durante i periodi di fermo biologico a vendere ricci di mare alla luce del sole in una decina di postazioni dislocate su tutto il territorio cittadino.

Dura lex, sed lex

Come è noto dal 1° maggio al 30 giungo, ai sensi del D. M. 12/01/1995, è vietata la pesca, la detenzione e la vendita di ricci di mare e, in base al decreto legge 8 aprile 2008, n° 59, tutti i «fuorilegge» sono puniti con una sanzione amministrativa che va da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 6mila euro.

Anche quest’anno il bollettino dei sequestri ha registrato una nuova operazione di polizia marittima, effettuata nel fine settimana dalla Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Molfetta, congiuntamente alle Guardie Ambientali del WWF. Nella città di Bisceglie sono stati «pizzicati» tre individui dediti alla pesca di frodo in località Salsello. Sono state elevate sanzioni amministrative per l’ammontare complessivo di 6000 euro e contestualmente sono sequestrati circa 300 ricci di mare vivi, successivamente rigettati in mare.

Ricordiamo a tal riguardo che le Guardie Ambientali del WWF sono state protagoniste dell’Operazione “Litophaga” del 2004 e dei sequestri di ricci e datteri nel 2005 e nel 2006. Non possiamo dunque ritenere l’ultima operazione di polizia giudiziaria un episodio isolato, anche in considerazione del fatto che la vendita dei ricci e del pescato illegale avviene incredibilmente sotto gli occhi di tutti i cittadini, in bancarelle ben visibili e nei soliti luoghi.

La Sezione WWF di Bisceglie

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