Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 2/2008

Le lame, belle ma fragili

Ancora una lama sfregiata: nella mattinata di mercoledì 09 gennaio gli uomini Corpo Forestale di Corato, coordinati dal Comandante Giuliano Palomba, a seguito di una segnalazione delle Guardie Ambientali del WWF Puglia e degli Attivisti del WWF di Bisceglie, hanno eseguito il sequestro di un terreno privato ove è stata realizzata una rampa imponente che sbarra parzialmente la foce di Lama Paterno all’altezza di Torre Olivieri. L’ordinanza di sequestro è stata emessa dal P.M. della Procura di Trani Dott. Savasta. L’indagine ha accertato che il cantiere era privo delle autorizzazioni necessarie in violazione del T.U. del’Edilizia e del Codice Urbani.

Un autentico pugno nello stomaco, realizzato in un’area di particolare pregio ambientale e paesaggistico, quindi sottoposta vincolo di tutela di uno dei Decreti Ministeriali cosiddetti “Galassini” e del T.U. sui Beni Ambientali, che si scorge sin dal Ponte Lama, lo storico viadotto che collega Bisceglie a Trani. In quel Decreto si sottolinea che la località “è di notevole interesse perché costituisce una delle zone più interessanti sotto il profilo geomorfologico e paesistico del territorio a nord di Bari, caratterizzato da frequenti gravine, di cui essa rappresenta uno tra gli esempi più integri ed imponenti anche per la sua notevole larghezza. Una torre costiera che domina l'intero panorama accresce l'interesse ambientale della località.

Già nel lontano 25 gennaio 1985, la Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia con nota n. 998 segnalava che “la zona di Lama Paterno è minacciata da iniziative turistiche e che, poiché al momento nulla è compromesso, il blocco di qualsiasi iniziativa appare l'unico mezzo per consentire lo studio di un piano finalizzato alla salvaguardia degli aspetti ambientali e paesistici della località”.

Mai timore fu così fondato. Nonostante il vincolo di tutela la Lama Paterno è stata oggetto di lavori che ne hanno modificato lo stato dei luoghi e l’aspetto originario che proprio il Galassino intendeva tutelare. Nei primi giorni di novembre, infatti, mezzi meccanici, percorrendo in lungo e in largo la preziosa spiaggia a ciottoli, hanno apportato materiali lapidei di notevoli dimensioni in un terreno privato nell’alveo della lama, dando forma ad una rampa che, partendo dal ciglio, la percorre trasversalmente sino al letto. Inoltre sono stati eseguiti lavori di sbancamento della parete rocciosa, di fianco allo scivolo, con rilevante trasformazione della superficie topografica.

Per Pasquale Salvemini - Coordinatore Regionale delle guardie Ambientali del WWF – “Dobbiamo ringraziare il Corpo Forestale di Corato e la Procura di Trani per la disponibilità alla collaborazione e l’ottima capacità di intervento in situazioni come queste. Auspichiamo che la Magistratura accerti tutte le responsabilità, ad ogni livello, affinché si possano scongiurare in futuro tutti quei disastri ambientali causati dalla costruzione di manufatti abusivi in luoghi tutelati e a rischio idrogeologico “.

Mentre per Mauro Sasso – Responsabile del WWF di Bisceglie – “Dopo i sequestri di un cantiere edile di 3500 metri quadri in pieno alveo della Lama di Macina e di una discarica abusiva di 22000 metri cubi nella Lama dell’Aglio, dopo il devastante incendio di Lama di Croce, ancora una volta una lama subisce una ferita importante. Questa situazione dimostra che la nostra incessante richiesta di intensificare i controlli nell’agro da parte della Polizia Municipale ha motivo di essere ribadita con decisione”.

La Sezione WWF di Bisceglie

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