Sezione WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 17/2007

Il WWF rilancia l’allarme punteruolo delle palme

Dopo il nostro comunicato n° 3/2007, interveniamo nuovamente sull’urgenza di organizzare una strategia di lotta e contenimento dell’emergenza provocata dalla sempre maggior diffusione sul territorio provinciale del punteruolo rosso delle palme (Rhynchophorus ferrugineus), che da circa un anno e mezzo sta decimando le palme (Phoenix Canariensis) in molte regioni italiane.

La situazione appare ormai grave in molte città come Roma, Brindisi, Salerno, Catania, Latina e Palermo (dove entro dicembre saranno abbattute oltre 100 palme): i diversi tentativi per contenere la diffusione del terribile parassita hanno dato risultati deludenti. Non è stato ancora individuato un metodo di lotta efficace e le misure cautelative e di contenimento non hanno raggiunto i risultati auspicati.

Il parassita

Il Punteruolo Rosso (vedi scheda tecnica) depone le uova sulla chioma delle palme. Le larve che nasceranno andranno a colonizzare l’intera pianta fino a farla soccombere.

I sintomi si riscontrano soprattutto su esemplari di palme adulte e di interesse storico ed economico, inizialmente a carico delle sole foglie apicali (asimmetria della cima) e successivamente con il progredire dell’attacco, l’intera cima si affloscia su se stessa e la pianta sembra a distanza come capitozzata. Le palme in questo stadi di infestazione sono irrecuperabili e rappresentano un enorme rischio per la sopravvivenza delle palme presenti nella zona, in quanto l’insetto può volare per qualche chilometro andando a colonizzare altre palme vicine.

Le cause principali che si incontrano nella lotta al parassita sono: sottovalutazione del rischio, carenze legislative e mancanza di una adeguata informazione scientifica.

Epidemiologia

Negli ultimi mesi è stata confermata la presenza dell’insetto nelle città di Molfetta, Giovinazzo, Bari città e frazione di Palese, con una elevatissima probabilità che l’insetto riesca a conquistare il territorio dei comuni limitrofi in tempi brevissimi!

È importante in questa situazione, che i diversi comuni del nostro territorio si adoperino in una strategia di lotta riassumibile in un costante monitoraggio delle piante presenti nel territorio, individuando precocemente le piante infestate e procedendo al rapido abbattimento e smaltimento in modo corretto, per evitare l’ulteriore diffusione del parassita. Infatti la tempestività nella individuazione delle palme attaccate è nell’immediata estirpazione è l’unico mezzo oggi disponibile per evitare l’ulteriore diffusione dell’insetto.

A tal proposito è in approvazione un decreto ministeriale sulla lotta obbligatoria per il Rhynchophorus ferrugineus, per poter contenere la diffusione del fitofago ed effettuare interventi anche di proprietà private (cosi come per la processionaria del pino).

Le nostre richieste

Nell’attuale situazione è indispensabile attivarsi celermente per evitare notevoli danni ambientali e paesaggistici in vista di un sempre più probabile attacco alle nostre piante del terribile parassita. Il WWF pertanto sollecita il comune di Bisceglie a:

  1. istituire al più presto un tavolo tecnico, sul modello del Tavolo Verde, per il monitoraggio dei focolai eventualmente presenti nel nostro territorio;
  2. richiedere la collaborazione formale della Facoltà di Agraria, Sezione di Entomologia e Zoologia Agraria, per le segnalazioni di eventuali focolai di infezione e per avviare corsi di formazione per tecnici abilitati al monitoraggio del territorio;
  3. stanziare al livello comunale le risorse per abbattere e smaltire in modo corretto le palme infestate nei giardini comunali;
  4. sensibilizzare e informare anche i privati circa i rischi dell’infestazione e per facilitare il monitoraggio dei focolai anche nelle proprietà private;
  5. emanare un’ordinanza sindacale con obbligo di immediata azione di eradicazione delle piante infestate.

A dire il vero notiamo una certa “disattenzione” nei confronti della problematica da parte dell’Assessorato ai Parchi e Giardini. E non possiamo tacere sull’assenza di risposte riguardo le nostre richieste di un cambiamento sulla gestione del verde pubblico. Per questo non ci aspettiamo delle risposte “immediate”, ma pretendiamo che cominci subito il monitoraggio delle piante, affinché il parassita in un prossimo futuro non si riveli una vera e propria “iattura” per le palme della nostra città.

La Sezione WWF di Bisceglie

SCHEDA TECNICA

Punteruolo rosso (Rhynchophorus ferruginens)

(a cura di Mauro Sasso)

Coleottero curculionide, originario dell’Asia meridionale e Melanesia. Nel 1994 l’insetto è comparso per la prima volta in Europa e precisamente in Spagna; dall'anno 2005 è segnalato anche in Italia (Sicilia, Campania, Puglia, Lazio e Toscana).

L’insetto vive all’interno della palma, dove compie interamente il suo ciclo vitale. Rimane nella stessa pianta fino a 2 -3 generazioni e a fine ciclo si impone alla base del picciolo fogliare per poi sfarfallare. La femmina depone circa 300 uova distribuite alla base delle giovani foglie o sulle ferite delle foglie o in cavità del tronco della palma. Le uova si trasformano in 2 o 5 giorni in piccole larve che bucano le palme, cibandosi dei tessuti delle stesse, eliminando tutto il materiale fibroso. Le larve si muovono verso l’interno della palma scavando tunnel e larghe cavità, si possono trovare in qualsiasi parte della palma, anche al colletto. Il periodo larvale varia da 1 a 3 mesi. Le larve si impupano in un pupario cilindrico formato da strati fibrosi, generalmente questa fase avviene fuori dal tronco alla base della pianta. Dopo 14 - 21 giorni fuoriescono gli adulti. L’intero ciclo dura 4 mesi.

L’ospite preferito dal Rhynchophorus è la Phoenix canariensis di sesso maschile. Sullo stesso albero di palma possono sovrapporsi più generazioni dell’insetto. Generalmente il curculionide non si sposta in una nuova palma finchè non ha completamente distrutto quella su cui vive. I danni sono causati dalle larve e sono visibili solo quando il curculionide ha colonizzato l’intera pianta, che collassa.

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La Sezione WWF di Bisceglie

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