Gruppo Attivo WWF di Bisceglie (BA)

COMUNICATO STAMPA N° 12/2006

Lo spietramento cancella la storia

Così come hanno raccontato le recenti cronache, il fenomeno dello spietramento che ha riguardato il Parco della Murgia ha modificato negativamente l’assetto idrogeologico di questa area naturale. Tale pratica agricola viene eseguita anche nella Zona di Ripopolamento e Cattura (Z.R.C.) “Lama di Croce” in agro di Bisceglie, che però è considerata dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Urbanistico Territoriale Tematico della Regione Puglia alla stregua di un’ "area protetta" e quindi assoggettata a norme di tutela. Sulla base di questo vincolo legislativo questa mattina, gli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Corato al comando dell’Ispettore Capo Giuliano Palomba in collaborazione con le Guardie del WWF, hanno eseguito il sequestro di una area di circa 6000 mq ove era stata iniziata un’operazione di spietramento all’interno di un terreno agricolo, sito nella ZRC Lama di Croce, in Strada Abazia - località Torre Panunzio. L’ordinanza di sequestro è stata emessa dal Pm della Procura di Trani Dott. Luigi Scimè.

L’operazione ha avuto origine da una segnalazione giunta alle Guardie del WWF Puglia che, dopo aver eseguito un sopralluogo, hanno allertato il Corpo Forestale di Corato competente territorialmente, informandolo che nella pratica di spietramento erano state frantumate opere di valore storico, ovvero un’ara megalitica, una statua menhir antropomorfa e un monolite con “coppelle” risalenti al periodo Eneolitico – Età del Bronzo Antico Locale (circa 4000-5000 anni fa), purtroppo ancora privi di vincolo storico-archeologico. Fortunatamente si sono salvati altri manufatti antichissimi.

La Z.R.C. “Lama di Croce” fu istituita con D.P.R.G. n° 1051/85 ed è stata riconfermata dal legislatore nell’ambito dell’attuale Piano Faunistico Venatorio Regionale 1999-2003 con delibera di Giunta Regionale n. 629 del 25.5.1999 ai sensi della LR n° 27 del 13/08/1998 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico-ambientali e per la regolamentazione dell’attività venatoria”. Essendo considerata dal PU.T.T. Puglia “Area protetta”, al suo interno non sono autorizzabili piani e/o progetti e interventi comportanti grave turbamento alla fauna selvatica e modificazioni significative dell’ambiente, né le arature profonde ed i movimenti di terra che alterino in modo sostanziale e/o stabilmente la morfologia del sito.

L’indagine ha accertato che lo spietramento era privo di qualsiasi autorizzazione. Il proprietario del fondo agricolo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Della situazione è stato messo al corrente il Sindaco di Bisceglie, Avv. Spina, che appreso della distruzione dei reperti archeologici, ha assicurato l’interessamento dell’Amministrazione Comunale per sollecitare la Soprintendenza a prevenire la distruzione di altre importanti testimonianze della nostra civiltà antica, presenti in altre zone nelle campagne biscegliesi.

Della vicenda è stata interessata la Soprintendenza di Bari che provvederà ad effettuare dei sopralluoghi per valutare l’entità del danno al patrimonio storico e archeologico.

Inoltre per Pasquale Salvemini - Coordinatore Regionale del WWF – “questo sequestro, che rientra nell’attività di collaborazione con il CFS con cui il WWF ha stipulato una convenzione nazionale, pur essendo stato eseguito applicando leggi a tutela dell’ambiente ha consentito la salvaguardia del patrimonio storico architettonico, altrimenti non vincolato”.

Mentre per Mauro Sasso – Responsabile del WWF di Bisceglie – “essendo il regime di tutela della ZRC di Lama di Croce identico a quello dell’Oasi di Torre Calderina, qualsiasi progetto che preveda la modifica dell’assetto paesaggistico dell’area costiera di Bisceglie dovrà essere accantonato”.

Documenti allegati

Scarica il comunicato in pdf

Le foto del sequestro

Il Gruppo Attivo WWF di Bisceglie

wwfbisceglie@libero.it