COMUNICATO STAMPA N° 4/2005
Bisceglie: avifauna a rischio
Sono sotto la lente di ingrandimento del WWF gli interventi dell’uomo che stanno sconvolgendo la vita e la stessa sopravvivenza di numerose specie.
L’ambiente di Cala Pantano, un tempo rifugio per circa 120 specie tra migratori e stanziali, sta progressivamente diventando inospitale per l’avifauna, a seguito degli interventi di sbancamento a colpi di ruspa a cura e spese del Comune che un anno fa provocarono lo scarico di inerti, terreno, sassi e immondizie sulla spiaggia, riducendola ad una discarica e alterarono lo stato dei luoghi. Successivamente i rifiuti furono "spalmati" e compattati lungo quel tratto litoraneo di cento metri e il WWF presentò una denuncia alla Magistratura, della quale non si è saputo più nulla. Se è vero che il Sindaco Napoletano vuole l’area naturale protetta di Pantano-Ripalta, già richiesta da 2500 cittadini con una petizione popolare, ha ora l’occasione giusta per tutelare realmente l’avifauna con interventi ecocompatibili.
L’altra situazione di allarme riguarda la alberature della città sottoposte in questi giorni ad interventi di potatura con criteri quantomeno opinabili. È facile imbattersi in esemplari di pino "capitozzati" ai quali è stato risparmiato solo un "pennacchio" apicale, quasi fossero scope rovesciate. Questi interventi drastici sono stati a più riprese avversati dal WWF, non solo per i risultati estetici (duramente contestati da numerosi cittadini che ci rivolgono le loro lamentele) e per i criteri botanici, ma anche per il grave danno causato all’avifauna.
L’arredo verde urbano costituisce il principale habitat di passero, tortora, gazza, verzellino, cardellino, fringuello e pettirosso, specie che hanno scelto di nidificare e vivere tra i nostri palazzi dopo essere fuggiti dalle campagne invase da cacciatori, diserbanti e fitofarmaci.
La potatura degli alberi urbani piena stagione riproduttiva comporta di conseguenza la distruzione di nidi, uova e pulcini e i più colpiti sono i passeriformi canori tipici di parchi e giardini, come il cardellino e il verzellino. Altri nidificanti danneggiati da queste potature sono la ghiandaia, la tortora dal collare, il bellissimo gufo comune e molte specie di piccoli passeriformi.
La distruzione di queste nidificazioni non è un evento facilmente reversibile e non dobbiamo meravigliarci se intere zone della città risultano prive di uccelli che, non lo dimentichiamo, divorano gli insetti. Se gli uccelli scompaiono, le mosche e le zanzare, in assenza dei loro predatori naturali, si moltiplicano e l’unico rimedio contro questi fastidiosi insetti sarà la micidiale disinfestazione con insetticidi che ci propinano ad ogni stagione calda. Si innesca insomma una spirale di morte per questi poveri volatili i quali non solo vengono "sfrattati" ma sono anche costretti a respirare gli effluvi tossici degli insetticidi.
Durante tutti questi anni l’Assessorato ai Parchi e Giardini ha ignorato completamente tutti i suggerimenti che il WWF gli ha generosamente elargito, confidando vanamente nella sensibilità ambientale del suo interlocutore, per cui non riteniamo che il problema della gestione del verde pubblico possa risolversi a breve con il tanto auspicato Regolamento del Verde, che comunque continuiamo a richiedere a gran voce.
Nonostante le nostre vibrate proteste, purtroppo assistiamo sgomenti e turbati alla potatura radicale e anche all’abbattimento degli alberi senza che vengano successivamente sostituiti con altri esemplari, ma riteniamo che la coscienza critica dei cittadini possa valutare appieno la situazione e potrà giudicare criticamente l’operato di questa Amministrazione al momento opportuno.
Ci consoliamo con la presenza di una colonia di 11 splendidi cormorani (Phalacrocorax carbo) che hanno svernato nel porto di Bisceglie nei pressi del "Bastione", svolazzando a pelo d’acqua e rifocillandosi di pesce. Un buon auspicio se questa specie, elencata nella Lista Rossa degli animali in pericolo d’estinzione, ha scelto la nostra città come rifugio.
Il Gruppo Attivo WWF di Bisceglie