RIFIUTI, PROBLEMA IRRISOLTO
Una delle questioni ambientali più importanti è quella dei rifiuti. Con l’apertura dell’ECOASI, l’isola ecologica costruita con imperdonabile ritardo, lo smaltimento illegale dei rifiuti non si è concluso. Se ora i biscegliesi sanno dove portare gli "ingombranti", non sanno certamente dove smaltire materiali edili di risulta, bitume, fusti di prodotti chimici e amianto, ossia quei rifiuti che insozzano attualmente le nostre campagne insieme alle tonnellate di "ingombranti" che i cittadini in passato non sapevan dove buttare. Ed ecco la seconda grande questione: quando verranno bonificate le discariche dell’agro? Anni e anni di incuria, vandalismo allo stato puro, carenza di controlli, hanno ridotto le nostre campagne a pattumiera infinita, tant’è che serviranno centinaia di migliaia di euro per pulirle, tutto a carico dei cittadini.
Riteniamo che per tracciare un bilancio serio dell’impatto dell’isola ecologica sulla città dovremo aspettare almeno un anno. Intanto ci godiamo gli spettacoli "immondi" del litorale di levante: lattine vuote di materiale chimico, eternit, water rotti, frammenti di mattoni, televisori distrutti sono sul tratto costiero di via S. Francesco – angolo via Prussiano. In un paese civile questo avrebbe destato scandalo e indignazione, qui a Bisceglie il "rifiuto selvaggio" è un componente del paesaggio, ed è altrettanto normale che nessuno pulisca il sito inquinato, che nel frattempo si ingrandisce a vista d’occhio, salvo nei casi di denuncia del WWF alla Magistratura. Allora interviene il Magistrato e la discarica viene bonificata. È successo per la terza volta in zona Lama di Macina ove a giugno i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta avevano eseguito il sequestro di una discarica abusiva in terreno privato nella zona artigianale nord adiacente alla complanare della SS16 e visibile dalla stessa arteria, ove erano stati scaricati illegalmente oltre 1500 metri cubi tra rifiuti di origine bituminosa, da demolizione nonché guaine bituminose e ingombranti che ricoprivano una superficie complessiva di circa 2400 metri quadri. Quell’area è stata pulita, un altro successo del WWF.
Scattando le foto della discarica bonificata siamo stati deliziati dagli olezzi nauseabondi del nuovo depuratore, che grazie al vento di maestrale non hanno invaso la città. Questa è la storia curiosa di un impianto ipertecnologico che viene indagato dalla Magistratura tranese e manca di una condotta che riversi i reflui depurati al largo. Dopo la tempesta dei giorni scorsi lo sbocco dei reflui sulla battigia è stato tappato dai ciottoli, così come avviene tre chilometri più a sud al Pantano per lo sbocco del depuratore di Corato.
Insomma i problemi restano ed il 17% dei cittadini ritiene che la questione delle discariche abusive sia gravissima, non risolta (27%) e degna di maggiore attenzione da parte di chi ci governa (21%). Vox populi, vox dei.
Il Gruppo Attivo WWF di Bisceglie