COMUNICATO STAMPA N° 10/2004

Il rispetto delle regole

Esprimiamo con estremo disagio un’incresciosa situazione che persiste ormai da tempo: la difficoltà ad accedere agli atti pubblici dell’Amministrazione Comunale di Bisceglie. L’ultimo episodio in ordine di tempo riguarda il redigendo Piano Comunale Coste (P.C.C.), che regolerà la fruizione delle nostre spiagge.

La vicenda ha inizio con la nostra richiesta di accesso, regolarmente protocollata, al P.C.C. Il Comune di Bisceglie con una nota datata 16/03/04 dell’arch. Losapio, dirigente dell’Uff. Tecnico, rende noto al Gruppo Attivo WWF «…che le copie relative al Piano Comunale Coste potranno essere rilasciate quando vi sarà almeno una proposta ufficiale […] e, una volta redatto, sarà sicuramente oggetto di costruttivo confronto con le Associazioni ambientaliste». La nota sembra apparentemente esaustiva, prudente e ha senza dubbio la veste di risposta ufficiale; nella stessa sostanzialmente si dice che nulla c’è di ufficiale e quando ciò si verificherà "…vi faremo sapere". Tuttavia, se vero è che una proposta ufficiale ancora non esiste è altrettanto vero che già al tempo della risposta si discuteva di una "bozza", estremamente dettagliata, corredata di cartine e relazioni, che non solo circolava negli ambienti dei bene informati quanto era già apparsa sulle testate giornalistiche locali (IL BISCEGLIESE, numero di marzo 2004; LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, diversi articoli).

Non si possono non sollevare critiche all’atteggiamento, di questa Amministrazione che continua ad agire senza riguardo alcuno per coloro che quotidianamente si impegnano per offrire un contributo a vantaggio del bene comune. Non si discute dei poteri in capo agli organi politici dell’Amministrazione quanto piuttosto del metodo: con buona pace del diritto d’accesso, se non anche dell’obbligo di coinvolgere le Associazioni nell’iter formativo dell’atto amministrativo, l’Amministrazione Napoletano non finora non ha ritenuto necessario consultare il WWF in materia ambientale, se non in occasione di improduttivi colloqui senza nessun risultato pratico. Ricordiamo che l’art. 6, comma 4, dello Statuto Comunale recita: "Il Comune riconosce e valorizza il ruolo di tutte le istituzioni ed organizzazioni operanti nel territorio, quali soggetti rappresentativi di interessi collettivi e quali interlocutori attivi e propositivi nella ricerca delle migliori soluzioni dei problemi socio-economici della vita collettiva".

E allora che dire dei problemi relativi al taglio di centinaia di alberi, dei parchi cittadini abbandonati, del territorio violentato? Ora, a quanto pare, si dice che, forse …… (i dubbi ci sono in quanto ufficialmente a noi è stato detto che non esiste alcuna proposta….) le nostre spiagge più belle saranno privatizzate!!

Per chi, ormai da tempo, si occupa di ambiente e territorio suscita amara ironia vedere ritratte nel calendario 2004, regalato da questa Amministrazione, la spiaggia detta "della torretta" e le barchette del Pantano e nasce spontaneo chiedersi come mai abbiano preferito proprio quelle e non, invece, i bellissimi lastroni artificiali che l’Amministrazione ci ha piazzato lungo tutto il litorale? Forse perché gli unici scorci quasi intatti di un litorale invidiabile e, proprio per questo, appetibile? Riusciremo, l’anno prossimo, a veder ritratta la spiaggia del Pantano dopo esser stata trasformata in una discarica di rifiuti? Chi lo avrebbe mai detto che lì dove agli uomini non è permesso fare il bagno diventa obbligatorio per i cani?

La politica ambientale di questa Amministrazione lascia molto a desiderare sia nel merito sia nel metodo, ovunque passi lascia scontento e amarezza nei cuori di chi vede nella città una estensione del proprio essere Uomo. Se non ci è concesso intervenire nelle decisioni dell’Amministrazione, se le critiche sollevate saranno bollate come strumentali e destabilizzanti, se gli ambientalisti cominceranno ad essere additati come seccatori, bastoni tra le ruote di chi governa, allora non ci resta che ributtarci nell’oscurantismo del passato, quando non si poteva intervenire nella vita sociale perché non si sapeva!

E per dar prova che non siamo né strumentali, né ipercritici, né facciamo "fughe in avanti", ci rimettiamo fiduciosi nelle mani di questa Amministrazione, sennò ci dicano esplicitamente che possono tranquillamente fare a meno di chi come noi, spende il proprio tempo libero nel volontariato sociale, sottraendolo agli affari e agli affetti, per la res publica.

Ribadiamo pertanto, da questo pulpito, la nostra paziente richiesta di farci pervenire, sempre che e solo quando lo si riterrà opportuno, ciò che è già noto, ciò che è pubblico e ciò per cui la stessa Legge prevede il nostro intervento.

Il Gruppo Attivo WWF

wwfbisceglie@libero.it