Dicono sulla Zona Pantano-Ripalta

Territori Costruiti

Il 2 agosto 2003 il Consiglio Comunale di Bisceglie prendeva atto delle perimetrazioni degli Ambiti Territoriali Estesi (ATE), degli Ambiti Territoriali Distinti (ATD) e dei "Territori costruiti" riportati su cartografia, redatta dall’Ufficio Tecnico Comunale, come richiesto dal PUTT/P (Piano Urbanistico Territoriale Tematico – Paesaggio) della Puglia. Il Comitato si è subito attivato per richiedere una verifica urgente al Ministro Urbani, al Sottosegretario Sgarbi, al Governatore Fitto, agli Assessori Santaniello e Saccomanno, al Soprintendente De Cunzo.

Il Soprintendente per i Beni Ambientali e Culturali della Puglia, Arch. Mario Antonio De Cunzo, ha invitato ufficialmente "il Comune di Bisceglie a volersi attivare per una richiesta di deliberazione tesa alla sospensiva della delibera in oggetto" ed ha esortato "l'Assessorato all'Urbanistica della Regione a voler accertare la conformità della delibera comunale alle prescrizioni delle NTA del PUTT/P ". 

La Regione Puglia ha invitato il Sindaco del Comune di Bisceglie a voler operare approfondimenti e fornire chiarimenti, con l'intenzione di fare piena luce sulla vicenda.

Il Ministero per i Beni Ambientali e Culturali ha espressamente chiesto alla Soprintendenza di contattare il Comitato per le dovute spiegazioni

IL COMITATO PANTANO - RIPALTA


No al villaggio turistico nell'OASI di Torre Calderina

Complesso l'iter che portato all'approvazione di un albergo nell'Oasi, nel territorio di Molfetta. Nei vari passaggi burocratici la Regione ha sospeso l'iter di definizione dell'accordo di programma per la sua costruzione: è stata l'ennesima prova, qualora ce ne fosse stato bisogno, che l'area in questione è di "notevole interesse pubblico". E' giunta l'ora di darsi delle regole SERIE di tutela ambientale sull'intera "Torre Calderina" con l'istituzione dell'area naturale protetta !! Successivamente Legambiente Puglia ha avviato un'azione legale al TAR Puglia contro l'insediamento turistico, la giustizia amministrativa regionale le ha dato ragione ma il Consiglio di Stato nell'aprile 2006 ha sancito che non poteva essere la Legambiente regionale a presentare quel ricorso, bensì doveva essere esclusivamente la Legambiente nazionale.

In un comunicato stampa Legambiente Puglia ha affermato: "Approda in tribunale un villaggio turistico progettato sul tratto di costa tra Molfetta e Bisceglie, in località Torre Calderina. Uno scempio all'ombra di una storica torre anti-saracena, all'interno di un'oasi faunistica. L'insediamento, progettato dalla ditta Ho. Ri. Ba. di Bombini G. & C., è frutto di un accordo di programma tra la giunta regionale pugliese e l’amministrazione comunale di Molfetta. Prevista la realizzazione di un albergo, due piscine, undici bungalow, un parcheggio. Tutto questo, nell'oasi di  protezione "Torre Calderina", istituita nel 1985, dichiarata "di notevole interesse pubblico" da un decreto ministeriale e riconosciuta come "area protetta" dal Putt/p della Regione Puglia.

"Abbiamo presentato ricorso al Tar Puglia - ha dichiarato Massimiliano Schiralli, presidente di Legambiente Puglia - perché i provvedimenti che hanno portato all'approvazione definitiva di quell'insediamento si fondano su premesse non vere e illegittime". Violazione di vincoli ambientali e non rispetto delle norme di salvaguardia stabilite dal Putt/p che colloca la zona tra gli "ambiti territoriali distinti".

"Regione Puglia e Comune di Molfetta si sono espressi - spiegano gli avvocati  dell’associazione Paola Zaza e Michele Jacono - ignorando che l'area interessata fosse soggetta ai vincoli previsti per i cosiddetti ambiti distinti: in realtà il Putt/p vieta qualsiasi intervento dell'uomo in quella zona, se non quelli tesi al recupero di situazioni di degrado nell'assoluto rispetto della naturalità del territorio". Ha i piedi di argilla il villaggio turistico nell'oasi: gravi vizi di legittimità inficiano i provvedimenti di approvazione.

Ma c'è dell'altro: quel tratto di costa ha urgente bisogno di essere recuperato. Di certo non a colpi di insediamenti turistici. "Anziché recuperare, si continua a edificare: sulla costa a ponente di Molfetta insistono anche scarichi di acque di depurazione mal funzionanti e oggi più che mai urge un progetto di recupero rispettoso dei luoghi", precisa Giovanna Grillo, presidente del circolo Legambiente di Molfetta.

E sull'iniziativa di avviare un accordo di programma, Massimiliano Piscitelli, coordinatore provinciale di Legambiente, commenta: "Deroghe ai piani regolatori e accordi di programma proliferano nella provincia di Bari: questo significa spazzare via ogni logica di pianificazione". (Dott.ssa Tiziana Ragno - BARI, 21/11/02 - UFFICIO STAMPA - LEGAMBIENTE PUGLIA)

Per informazioni:

Via Montecucco n° 14

70052 Bisceglie (BA)

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