giovedì 11 aprile 2002

Bocciata la proposta dopo due ore di Consiglio Comunale urgente

 

   

Bisceglie, a Torre Calderina l'area protetta, non si farà

BISCEGLIE – Fumata nera per l’istituzione di un’area naturale protetta in località "Torre Calderina", tratto costiero tra Bisceglie e Molfetta, ai sensi della legge regionale 19/97. Il Consiglio Comunale, dopo le due sedute precedenti convocate d’urgenza per discutere il provvedimento e che erano andate a vuoto per la mancanza del numero legale, ha bocciato la proposta dei volontari del Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano-Ripalta che era sostenuta dal consenso popolare di 2500 firme di cittadini. Alla fine di un lungo dibattito, ricco di colpi di scena, si sono ritrovati a votare a favore solo i gruppi che avevano richiesto la riunione appoggiando la proposta, ovvero i consiglieri Ciani e Simone di Rifondazione Comunista, Enzo Valente del Movimento Progressista Democratico, Casella e Ricchiuti di Forza Italia dai banchi dell’opposizione e l’indipendente Leonardo Napoletano; mentre il consigliere Franco Sciacqua dei Verdi, convinto difensore della proposta, si è dimesso dalla carica di consigliere per protesta dopo un battibecco col sindaco che gli rimproverava di aver sottoscritto un ordine del giorno trasversale con altre forze politiche non appartenenti alla sua coalizione.

In ambedue gli schieramenti politici ci sono state frammentazioni. Si sono astenuti infatti Silvestris e Dell’Olio di Alleanza Nazionale, Valente dell’U.D.C. (Unione Democratico Cristiana e di Centro), l’indipendente Di Ceglie, il Presidente del Consiglio; mentre hanno espresso il voto contrario 13 consiglieri della maggioranza di centro-sinistra ed il sindaco Napoletano.

Per circa due ore il dibattito è stato a senso unico, in quanto i consiglieri della maggioranza si sono allontanati dall’aula dopo che all’appello è mancato il numero legale per la seduta di prima convocazione con altri argomenti all’ordine del giorno, tra cui l’approvazione di una serie di varianti al P.R.G. e di lottizzazioni edilizie e del regolamento per l’installazione delle antenne della telefonia mobile.

Dunque si è passati alla discussione dell’unico punto iscritto per la seduta di seconda convocazione e cioè la proposta di istituzione dell’area naturale protetta con la bonifica della zona Pantano-Ripalta e l’apertura di un centro di documentazione ambientale. Ma in aula sono risultati presenti solo dieci consiglieri.

Silvestris ha parlato di "contesto politico anomalo e di situazione politica grave" ed ha invitato l’assessore all’ambiente Vella ed il sindaco a rientrare in aula per esprimersi sulla destinazione del Pantano mai discussa nel corso del mandato amministrativo. Dello stesso tenore gli interventi di Valente (U.D.C.) e di Casella (Forza Italia) che hanno stigmatizzato tale comportamento ed hanno chiesto il confronto politico sul tema dell’area protetta a Torre Calderina. Incisivo il consigliere Ciani (Rifondazione Comunista) secondo cui "in quella zona qualcuno vuole cementificare come si è fatto a Salsello dove il litorale è stato devastato, ci sono interessi speculativi del territorio, bisogna avere il coraggio di dire che cosa si vuole fare di quella zona".

Poi all’improvviso, qualche istante di votare, trascinati dalle provocazioni, sono rientrati in aula alla spicciolata i componenti della maggioranza, con assessori e sindaco ed una nuova proposta tra le mani. "Non abbiamo mai abbassato la guardia sulla tutela del Pantano", nel rispetto della legge". L’assessore all’ambiente Vella ha condiviso le azioni di tutela da realizzare, un programma però da realizzarsi nella prossima amministrazione. Quindi è stato votato un nuovo ordine del giorno, presentato dal centro-sinistra che "riconferma la inderogabile scelta di tutela ambientale della zona Pantano-Ripalta alla quale il prossimo consiglio comunale dovrà dare opportunità strumentazione urbanistica (piano particolareggiato) anche alla luce del fatto che il Comune di Bisceglie è capofila di uno studio di fattibilità, da Bari a Barletta, per il recupero idrogeologico della costa".

Il provvedimento ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza, di Alleanza nazionale, dell’U.D.C. e del sindaco. Rifondazione Comunista è uscita dall’aula. Si sono invece astenuti l’indipendente Napoletano, Casella di forza Italia e Valente del Movimento Progressista Democratico.

Luca De Ceglia

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