23 marzo 2002 - pag. 2

EDITORIALE

 

   

Uno, nessuno o 2479?

Quanto pesa una firma? Dipende, ti risponderebbero dalla maggioranza che amministra questa città. 23 firme di alcuni cittadini pesano di più delle quasi 2500 di altri biscegliesi? Sembra di si. Pochi irriducibili proprietari terrieri hanno bloccato l 'iniziativa sottoscritta da una moltitudine di persone guidate dal Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano-Ripalta. La stessa iniziativa approdata in un Consiglio comunale chiamato ad istituire un 'Area Naturale Protetta nella località Torre Calderina. Consiglio rinviato per mancanza di numero legale e perché 23 firmatari di una lettera indirizzata al Sindaco, hanno chiesto di "sospendere ogni decisione in merito". Questi signori hanno denunciato una presunta lesione dei "propri diritti e dei principi di democrazia". Ora, parlare di propri diritti per questi signori, vale solo se riferito al legittimo diritto di proprietà, e non, come si potrebbe malignare, al diritto di fare sul proprio terreno tutto quello che si vuole. Non si può perché: 1) su quei terreni esiste il vincolo di inedificabilità assoluta; 2) quei terreni possono rendere economicamente di più se si pensa alla loro valorizzazione attraverso un insediamento turistico compatibile con l'ambiente. Insieme ai propri diritti, questi signori ci hanno buttato nella lettera anche la democrazia. A questi signori va detto che la democrazia è partecipazione, l'iniziativa del Comitato va avanti da molti mesi, avrebbero potuto/dovuto confrontarsi per l'elaborazione di una proposta che tenesse conto dei diritti di tutti (compresi quelli della collettività di godere di uno spazio naturale incontaminato). E invece ci si ricorda di essere democratici solo quando c'è bisogno di difendere i propri interessi. 

Mario Lamanuzzi

Bisceglie, 15 Marzo 2002

Oggetto: Consiglio Comunale del giorno 15 Marzo c. a. - Istituzione dell'Area Naturale Protetta sul territorio dell'Oasi di Protezione "Torre Calderina" ai sensi della legge Regionale 19/97.

RICHIESTA DI SOSPENSIONE DEL PROVVEDIMENTO

Raccomandata a mano

Al sig. Sindaco

Al sig. Presidente del Consiglio Comunale

COMUNE DI BISCEGLIE

I sottoscritti proprietari dei suoli ricadenti nella zona PANTANO-RIPALTA ", venuti a conoscenza dell'argomento in discussione posto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale in data 15 Marzo c. a., invitano le S. S. L. L. a voler sospendere ogni determinazione in merito, in quanto, quali proprietari delle aree, intendono, in uno Stato di democrazia e di certezza del diritto, essere informati sulle decisioni che l'Amministrazione Comunale intende adottare con un metodo che ci sembra poco ortodosso ed in contrasto con la vigente normativa in materia di trasparenza amministrativa.

Riteniamo che sia in contrasto con i più elementari principi della democrazia, dover subire limitazioni dei propri diritti a seguito di una iniziativa di pochi intraprendenti soggetti.

Se la procedura posta in essere non fosse stata così repentina, avremmo potuto raccogliere molte adesioni a questa nostra richiesta che comunque ci riserviamo di integrare a breve.

Certi di un favorevole accoglimento dell'istanza, porgiamo i più cordiali saluti.

Seguono 23 firme

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23 marzo 2002 - pag. 4

In primo piano

Nelle 23 firme che hanno sottoscritto la lettera al Sindaco si riconoscono alcuni imprenditori edili che hanno investito risorse su Pantano-Ripalta. Con quali obiettivi?

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Altolà dei palazzinari sull'Area Naturale Protetta a Torre Calderina

Nella partita del destino di una delle zone di maggior pregio ambientale e paesaggistico della città, è stata messa in gioco una carta che potrà condizionare in futuro il confronto avviato da qualche anno. Ad un lato del tavolo c'è il Comitato per la Salvaguardia della Zona Pantano-Ripalta che ha inteso sensibilizzare la cittadinanza sulla tutela della più vasta fetta di macchia mediterranea ancora incontaminata di Bisceglie, chiedendo in base alla legge 19/97 l'istituzione dell'Area Naturale Protetta per Torre Calderina, appartenente al territorio di Bisceglie e Molfetta in cui sono appunto comprese la Cala di Pantano e le Grotte di Ripalta. La battaglia del Comitato è stata appoggiata da 2500 cittadini che hanno firmato la petizione per istituire l'Area ed è approdata in Consiglio comunale convocato, su richiesta di otto consiglieri dell'opposizione, per discutere di un unico punto all'ordine del giorno: l'istituzione dell'Area Naturale Protetta per Torre Calderina, appunto. Ma l'altro giocatore della partita, il Comune di Bisceglie, ha deciso di non decidere. La maggioranza non si è presentata nella riunione del Consiglio prevista il 15 marzo e ha fatto mancare il numero legale per rendere valida la seduta, rinviando la discussione al prossimo 5 aprile. Maggiore determinazione l’ha dimostrata invece la Regione Puglia, quando si è presa la responsabilità di sospendere una delibera del Comune di Molfetta che dava il via libera per la costruzione di un albergo sul versante di propria competenza a Torre Calderina.

Dunque, una partita a tre con Comitato, Comune e Regione. Ai tre però va aggiunto "il morto", che si è materializzato prima del Consiglio giocandosi la propria carta. Si tratta del gruppo di proprietari terrieri della zona Pantano-Ripalta che ha inviato una lettera al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale chiedendo di sospendere «ogni determinazione in merito». Richiamando lo Stato di democrazia e la certezza del diritto, costoro chiedono di «essere informati sulle decisioni che l'Amministrazione comunale intende adottare con un metodo che ci sembra poco ortodosso ed in contrasto con la vigente normativa in materia di trasparenza amministrativa. Riteniamo che sia in contrasto con i più elementari principi della democrazia, dover subire limitazioni dei propri diritti a seguito di un 'iniziativa di pochi intraprendenti soggetti». I nomi presenti rimandano a diversi ed importanti imprenditori edili.

23 persone che hanno dunque lo stesso peso di 2500 cittadini sottoscrittori di una petizione. Il confronto dovrà considerare anche le rivendicazioni di chi ha investito risorse su Pantano-Ripalta con obiettivi lontani e forse contrastanti con quelli del Comitato e di una così larga fascia dell'opinione pubblica.

Mario Lamanuzzi

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