Le vittorie di Marco

Passato il dilettantismo, 10 squadre professionistiche lo volevano ingaggiare, ma lui scelse la Carrera Jeans: il team del grande scalatore Claudio Chiappucci, soprannominato “EL DIABLO”.

Giro d’ Italia 1994. Tappa Lienz-Merano: Pantani scatta sul passo del Giovo seguito dal suo capitano Chiappucci e l’ inglese Richard. Racimolò 30 secondi dagli inseguitori e arrivò solitario al traguardo.

Il giorno dopo si corse la tappa del Mortirolo e lui fu il primo a scattare. Vinse anche quella tappa e successivamente lo chiamarono IL PIRATA .

 

 

Nello stesso anno, Tour de France, arrivò terzo dietro ai grandi campioni Miguel Indurain e Petr Ugrumov aggiudicandosi la classifica di miglior giovane(in una tappa concluse terzo nonostante una brutta caduta in discesa).

Nel 1997 si trasferì nella Mercatone Uno per puntare nuovamente ai grandi giri. Durante il Giro d’ Italia, per una rovinosa caduta, dovette abbandonare nuovamente.

Ma questo non gli impedì di partecipare al Tour più carico che mai. Lottò duramente per conquistare la Maglia Gialla ma purtroppo perse secondi nelle prove a cronometro da Hullrich. Dominò Alpi e Pirenei e, sull’ Alpe d’ Huez ha battuto il record mondiale percorrendo l’ ascesa in 37 minuti e 35 secondi.

LA DOPPIETTA GIRO-TOUR DEL ‘98

Per la prima volta il Pirata s’ impose al giro conquistando subito la Maglia Rosa battendo Zulle alla cronometro e racimolando secondi nella Selva Val Gardena. L’ indomani rivaleggiò contro Pavel Tonkov nella tappa di Alpe di Pampeago. Il romagnolo attaccò svariate volte il russo che alla fine cedette e Marco vinse la tappa e si aggiudicò il Giro d’ Italia.

Ma non finisce qui. Pantani non voleva partecipare al tour, ma lo convinsero, e carico della vittoria ottenuta al Giro si presentò alla partenza del Tour de France. Durante le prime tappe aveva 5 minuti da recuperare al tedesco Ullrich  che era il predestinato alla vittoria finale, visto il successo ottenuto l’ anno prima.

 

Nelle tappe di montagna Marco attaccò i suoi rivali con tanta forza e grinta, come  solo un grande campione sa fare, infliggendo ai  rivali minuti su minuti di svantaggio. Memorabile la vittoria sul  Galibier , infliggendo ad Ullrch la bellezza di 15 minuti di distacco.

Si impose il giorno seguente nell ‘arrivo sull’ALPE D’HEUZ , ipotecando così la vittoria finale al Tour.