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Canicattini Bagni: il Liberty

Foto di Sebastiano Ramondetta

 

 

 

 

 

Degna di nota è inoltre l'architettura che si affermò nei primi del '900 ad opera di maestranze locali (gli scalpellini) che si sbizzarrivano nel decorare portoncini, balconi, finestre di tralci di frutta e di putti, secondo lo stile liberty dell'epoca.

Le facciate delle case sono adornate di motivi floreali, con giochi decorativi ottenuti con curve e spezzate. La locale pietra bianca da taglio si presta bene ad essere lavorata dai numerosi scalpellini che continuano una tradizione mai interrotta con modelli settecenteschi elaborati e adattati dalla fantasia dei nuovi artisti.

I risultati sono dei piccoli capolavori presi singolarmente, ma, letti nel loro insieme, conferiscono al complesso l'aspetto di un giardino di pietra, che acquista un colore dorato con i raggi del tramonto.

Anche se quest'arte non riesce a cogliere certe raffinatezze proprie di quella grande, ha tuttavia un suo valore, perché l'artigiano vi ha lasciato i tratti della sua passione per l'arte ed il segno della sua personalità.

Ricordiamo alcuni nomi di scalpellini canicattinesi: Gozzo Salvatore, Boncoraggio Pasquale, Formica Sebastiano, Romano Salvatore, Bonaiuto Mario, Cultrera Nicola, Cassarono Giuseppe, Cultrera Antonino, Cultrera Salvatore, e soprattutto Santo Aiello e Sebastiano Bonaiuto, che scolpì fra l’altro il fonte battesimale della Chiesa Madre.