JOVANOTTI: ecco il
mio quinto mondo
Torna il celebre
e discusso rapper toscano, che con questo disco ci regala 14 brani tra l'amore
la guerra, tra l'uomo e la natura
CORTONA (AREZZO), 29 GENNAIO
Lorenzo, evidentemente influenzato dalla cornice unica di
Cortona,
paese medievale vicino ad Arezzo dove da quattro anni risiede con la
compagna Francesca e la figlia Teresa in una grande casa-studio di
registrazione, nel disco cita Dante, ma anche Petrarca, S. Francesco
d'Assisi, Piero della Francesca e la Dichiarazione dei diritti umani.
<< Nel
mio cuore >> spiega ai giornalisti poco prima di presentare l'album
nell'ottocentesco Teatro Signorelli di Cortona << c'era molta voglia di
parlare della centralità dell'uomo, che fa fatica a relazionarsi con la
natura e con l'ambiente circostante. Il dualismo tra tecnica e natura è
il tema fondamentale del nostro tempo >>.
" Sono a metà strada nella selva oscura,
uno per la
tecnica, due per la natura.
Cerco il mio Virgilio morto di overdose,
cerco
la Beatrice ma oggi ha le sue cose "
È con questa frase, contenuta nel brano "Date al diavolo un bimbo per cena", che Jovanotti descrive il suo ultimo lavoro, un disco "umanista", "molto funky" e un po' "sfacciato".
Oltre al primo singolo "Salvami", che è stato in testa alla classifiche per alcune settimane e famoso per la polemica con la scrittrice Oriana Fallaci, citata nel testo, l'album contiene altri 13 brani registrati tra Cortona e Salvador de Bahia, vantando le collaborazioni, oltre che dell'immancabile Saturnino, di Carlinhos Brown, Giovanni Allevi, Meg dei 99 Posse, Demo Morselli (che cura alcuni arrangiamenti e la direzione dei fiati), Jarabe de Palo e Kenny Garret.
<< C' è un sacco di roba in questo disco
>> dice lo stesso Jovanotti << voglio
essere libero e ci ho messo dentro tutte le cose che mi piacciono.
Senza però parlare di "contaminazione" ( << una brutta
parola >>, secondo lui), ma di "passione" e di "energia"
>>.
L'amore è al centro di "Ti
sposerò", una ballata sul rapporto
di coppia, di "Morirò d'amore"
( " se pesassero il mio cuore al kilo scoprirebbero che pesa
esattamente come te... " ) e di "Canzone d'amore
esagerata", che si
apre con 'La bella lavanderina' cantata dalla piccola Teresa e contiene
una parte del 'Cantico di Frate Sole' di S. Francesco D'Assisi.
Ma c'è
anche la vena sociale: in "Noi", brano funky
sull'uguaglianza degli
uomini nonostante la diversità culturale e geografica ( " il sangue
è sempre rosso indipendentemente dalle vene " ); e in
"Albero di mele", che ricorda
l'Adriano Celentano più ambientalista.
<< Il disco subisce l'influenza del Celentano degli anni '60 e
'70 >> spiega Jovanotti << Adriano è molto diverso da me, ma mi piace la
sua sfacciataggine, il suo modo di comunicare. Lo scopo della mia vita
è fare un pezzo come 'Azzurro'. Nel frattempo faccio dei
tentativi >>.
Non appare nel brano "Date al diavolo un bimbo per cena" - dedicato a 'Rapper's delight' - ma solo nel testo pubblicato nel libretto interno (arricchito da una riproduzione di un quadro di Piero della Francesca e fasciato da un cruciverba di Bartezzaghi), una citazione del 'Canzoniere' di Petrarca. Una canzone che dura quasi 12 minuti, "un delirio", dice Lorenzo, che qui gioca con le parole e i contrasti avvalendosi del sax di Kenny Garrett.
"La vita vale" è invece una celebrazione della Dichiarazione dei diritti dell'Uomo, un "monumento dell'umanità": alla fine del brano alcuni articoli della Dichiarazione vengono recitati da tutti coloro che hanno partecipato al disco.
Atmosfere latine in "Storia di un corazon" con Jarabe de Palo e decisamente brasiliane in "Salato parte uno" e "Salato parte due", in cui appare Carlinhos Brown.
Chiude l'album, in uscita il primo febbraio e in tour dal 17 aprile ad Ancona, "30 modi per salvare il mondo", unico brano, insieme a "Salvami", scritto dopo l' 11settembre.
A chi
gli chiede se si senta più un profeta o un musicista, Jovanotti
risponde: << Ognuno mi vede come vuole,
come gli fa comodo. Ma se mi pongo il problema di come mi vedono gli
altri, è finita. I miei dischi sono vari, e a volte sto simpatico, a
volte no. Non porto acqua al mulino di nessuno, non mi chiedo quali
possano essere le conseguenze di ciò che faccio dal punto di vista
artistico, ma da quello umano >>.
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Il
quinto mondo (2002)
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In sottofondo potete ascoltare "Io ti cercherò", un pezzo di Lorenzo di svariati anni fa...