BP BP

TECNICA
Pronto Soccorso






Segnalazione Pronto Soccorso Topografia Pioneristica


Un buon Esploratore deve saper prestare aiuti di primo soccorso, soprattutto per quanto riguarda traumi comuni.

Contusione
Commozione
Crampo
Stiramento
Strappo
Tendinite
Distorsione
Emorragia
Epitassi
Ferita
Frattura
Lussazione
Ustione
Folgorazione
Svenimento
Morsi di Animali
Punture di Insetti
Shock
   






















CONTUSIONE
La contusione è uno dei traumi più comuni e meno gravi.
La sua gravità è rappresentata dallo spessore della parte di muscoli che si trova tra le ossa e il corpo che le ha colpite.
Le parti che più spesso sono sottoposte a contusioni sono: spalle, calcagni e soprattutto ginocchia.
Cosa fare
Se oltre alla contusione si è in presenza anche di una ferita, bisogna sottoporre la parte colpita ad acqua corrente (in modo da poter eliminare residui di terra e/o polvere) e ad una disinfezione.
Bisogna inoltre fasciare la parte lesionata ed applicare a questa del ghiaccio, dell’alcol o dell’acqua fredda (vabbene anche uno spray refrigerante).
Se, invece, non si ha una fuoriuscita di sangue ma una rottura dei vasi sanguigni che forma una macchia scura sotto la pelle (ecchìmosi). In questo caso è necessario applicare alla lesione degli impacchi di acqua fredda.
Cosa non fare
Evitare i massaggi, soprattutto subito dopo il trauma.

TORNA SU


COMMOZIONE
La commozione è causata da una violenta caduta, che provoca un malessere riguardanti non solo la parte colpita ma anche il resto dell’organismo.
Esistono vari tipi di commozione. I principali, e quelli di cui noi ci occuperemo, sono celebrale e spinale.
Commozione Celebrale
La parte colpita, come dice anche la stessa parola, è la testa.
Può causare perdita di conoscenza immediatamente dopo il trauma, e successivamente amnesie, ricordi annebbiati o altri disturbi alla memoria, dilatazione delle pupille, irregolarità del polso, battito cardiaco e respirazione e perdita di sensibilità.
Commozione Spinale
La parte colpita stavolta è la colonna vertebrale (quindi può accadere quando si cade di schiena o con il sedere per terra).
Si manifesta con disturbi mentali, dolore alla colonna vertebrale, diminuzione dei riflessi ed in alcuni casi anche paralisi.
Cosa fare In generale, in attesa di medici, è necessario sdraiare la persona colpita tenendo la testa un po’ più in basso rispetto al resto del corpo, in modo che il sangua affluisca con più facilità al cervello.
Se si ha la possibilità, è inoltre utile applicare alla testa del soggetto ghiaccio o comunque qualcosa di freddo.

TORNA SU


CRAMPO
Il crampo è causato da alterazioni del flusso di sangue che passa nel muscolo (principalmente quelli di piedi, cosce e polpacci) che possono essere provocate da freddo, umidità ma anche da fasciature troppo strette.
Si può riconoscere dall’indurimento del muscolo che risulta dolorante e privo della possibilità di muoversi.
Cosa fare
è consigliato massaggiare o applicare qualcosa di caldo nella parte del corpo colpita da crampo.
Se il crampo colpisce il piede è cosigliato tirare dolcemente l’alluce in direzione del corpo, piegando il piede avanti e indietro.
Se invece, il crampo è al polpaccio si consiglia di alzarsi in piedi e dondolarsi mettendo forza sulla gamba non colpita.
Cosa non fare
Evitare di effettuare massaggi troppo forti in quanto si potrebbe provocare la rottura delle fibre muscolari e il distacco dei tendini.

TORNA SU


STIRAMENTO
Lo stiramento non è altro che una lesione che riguarda solo poche fibre di un determinato muscolo. Si presenta spesso con un dolore che aumenta con il movimento.
Può essere causato dal freddo, dall’umidità, dall’affaticamento a anche semplicemente dalla mancanza di allenamento.
Cosa fare
In presenza di uno stiramento bisogna applicare ghiaccio, o comunque altri impacchi freddi, e procedere all’immobilizzazione per far riposare la parte dololrante.

TORNA SU


STRAPPO
Lo strappo è uno stiramento solo di intensità maggiore.
È infatti una rottura della fibra causata molto spesso da un eccessivo sforzo muscolare, ma anche da affaticamento, umidità, freddo o anche mancanza di allenamento.
Si presenta con un dolore improvviso e con un gonfiore dovuto all’accavallarsi delle fibre rotte.
Cosa fare
In caso di strappo bisogna sollevare larto colpito (preferibilmente appoggiarlo ad un piano quale ad esempio una sedia) e fasciarlo con bende elastiche.
È inoltre consigliato per alleviare il dolore, applicare sull’arto del ghiaccio
Cosa non fare
Evitare massaggi e movimenti dell’arto.

TORNA SU


TENDINITE
Come dice anche la stessa parola, la tendinite è l’infiammazione del tendine (molto spesso quello di Achille).
È dovuto nella maggior parte dei casi da sforzi del tendine fatti senza un giusto riscaldamento (anche se a volte può essere causato da una mancanza alimentare di sali minerali).
Cosa fare
In questo caso è necessario rivolgersi ad un medico.
Cosa non fare
Evitare i massaggi soprattutto se troppo energetici.

TORNA SU


DISTORSIONE
La distorsione &grave la perdita di contatto tra due parti di una articolazione.
Generalmente le distorsioni colpiscono gli adulti, dato che i bambini hanno i legamenti più elastici. Si presenta con un intenso dolore e con l&146impossibilità sempre più forte di muovere l’articolazione lesa.
Cosa fare
In caso di distorsione bisogna immobilizzare l’arto (anche perchè potrebbe trattarsi anche di una fattura e applicare a questo del ghiaccio.
Cosa non fare Evitare i massaggi e il movimento bruso dell’articolazione.

TORNA SU


EMORRAGIA
L’emorragia è la fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni (principalmente arterie e vene). Essa può essere esterna, quando il sangue fuoriesce dall’organismo, e interne, quando invece si raccoglie in cavit&agravi interne all’organismo.
A seconda del vaso sanguigno da cui esce, l’emorragia può essere arteriosa e venosa.
Emorragia Arteriosa
L’emorragia si dice arteriosa quando fuoriesce dalle arterie. È riconoscibile dal colore del sangue rosso vivo e dal fatto che questo fuoriesca in modo irregolare e vivace.
Emorragia Venosa
L’emorragia si dice venosa quando fuoriesce dalle vene. È riconoscibile dal colore del sangue rosso scuro e dal fatto che questo fuoriesca in modo regolare e costante.
Cosa fare
Bisogna evitare che il sangue fuoriesca, per fare ciò è necessario coprire la ferita con un fazzoletto e comprimere la lesione.
Se l’emorragia è arteriosa, bisogna sollevare la zona lesa al di sopra del cuore e comprimere o stringere con un laccio emostatico una parte posta tra la ferita e il cuore.
Se invece l’emorragia è venosa, bisogna comprimere o stringere con un laccio emostatico una parte posta tra la ferita e la periferia del corpo.
Cosa non fare
Evitare di stringere troppo il laccio emostatico per non danneggiare i tessuti e soprattutto evitare di dare al ferito alcol o caffé per calmarlo.

TORNA SU


EMORAGGIA NASALE o EPITASSI
Tra le emorragie più comuni vi è quella che colpisce il naso dato che questo è pieno di piccoli capillari e altri vasi sanguigni.
Essa può avere varie cause: traumi locali (come una contusione), un violento colpo di tosse, la presenza di un corpo estraneo o altre cause non locali ma che riguardano anche altre parti dell’organismo come ad esempio un ipertensione, la scarlattina, un influenza, un raffreddore (che costringe a soffiarsi continuamente il naso), etc.
Cosa fare
Bisogna far sedere la persona e fargli alzare il braccio corrispondente al lato della narice non sanguinante, e poi tenere premuto il lato del naso in cui si ha l’emorragia.
è consigliato inoltre tenere la persona seduta con la schiena dritta e la testa piegata per qualche minuto, in modo da evitare che il sangue finisca in gola bensì venga gettato fuori.
Cosa non fare
Dopo l’epitassi è importante che il soggetto non si tocchi o addirittura si soffi il naso, almeno per qualche ora, dato che ci potrebbe essere una ricaduta.

TORNA SU


FERITA
La ferita è una apertura della pelle con una seguente emorragia.
Le ferite possono essere di 3 tipi: Superficiale (riguardanti soltanto la pelle), Penetranti (riguardanti anche organi interni) e Profonde (quando la ferita interessa anche parti del corpo più interne).
Cosa fare
Bisogna innanzitutto lavare e disinfettare la ferita, cercando anche di togliere eventuali corpi estranei quali terra e polvere.

TORNA SU


FRATTURA
La frattura è la rottura di un osso. La frattura può essere esposta (quando si ha anche una lesione esterna), o non esposta (quando non si ha una lesione esterna).
La frattura si presenta con dolore e l’incapacità di muovere la parte lesa. Spesso si ha anche qualche gonfiore, dovuto allo spostamento di parte delle ossa e alla fuoriuscita (o al raccoglimento) del sangue.
Se si ha un Emorragia è buona norma applicare un laccio emostatico a monte della fuoriuscita di sangue.
Si possono inoltre mostrare segni di febbre e di shock.
Cosa fare
Chiamare subito un medico e, nell’attesa, far mantenere alla persona una posizione di riposo.

TORNA SU


LUSSAZIONE
La lussazione è lo spostamento di due parti di una articolazione. La lussazione può essere completa (quando si ha la totale perdita di contatto tra le due estremità ossee) o sublussazione (quando non sono del tutto distaccate).
La lussazione, molto frequente tra gli adulti, si presenta con la parte lesionata gonfia e un poco spostata rispetto al normale, oltre che naturalmente alla presenza di un forte dolore.
Cosa fare
Bisogna chiamare subito un medico, e mentre lo si aspetta immobilizzare il soggette colpito da lussazione.

TORNA SU


USTIONE
L’ustione è provocata dal contatto della pella con calore o particolari acidi o sostanza chimiche.
Le ustioni vengono divise in 3 tipi a seconda della loro gravità: ustioni di 1° grado (quando si arrossa semplicemente la pelle, e il dolore è sopportabile), di 2° grado (quando oltre ad essere arrossata, la pelle è anche gonfia e cosparsa di vescicole), di 3° grado (quando la pelle è carbonizzata).
Cosa fare
In qualunque caso è necessario raffreddare la zona colpita usando acqua fredda o comunque panni imbevuti d’acqua.
Se si è in presenza di un ustione di 2° o 3° grado bisogna subito chiamare un ambulanza.
Cosa non fare
Evitare di usare ghiaccio (né naturale né sintetico).

TORNA SU


FOLGORAZIONE
La folgorazione è il trauma causato dal contatto del nostro corpo con corrente elettrica. Bisogna ricordare però che anche all’interno del nostro corpo passa elettricità, per tale ragione siamo conduttori di corrente elettrica.
Molto spesso questo trauma avviene tra le mura domestiche, a causa di elettrodomestici mal funzionanti o di imprudenze del soggetto (avere le mani bagnate o camminare su un pavimento bagnato o umido).
Nei casi di folgorazione meno gravi si può sentire solo un brebe formicolio alla parte del corpo colpita, mentre nei casi più gravi, a causa dell’eccessivo passaggio di elettricità, i muscoli possono contrarsi causando anche arresti cardiaci e respiratori.
Cosa fare
Come prima cosa, se è possibile, staccare la corrente elettrica (se si è in casa dall’interruttore generale), e solo in un secondo tempo cercare di accorrere il soggetto, ricordandosi di indossare zoccoli di legno o stivali di plastica, e di non toccare l’infortunato con oggetti di metallo.
Se invece si deve toccare il filo (per spostarlo e rimetterlo a posto), ricordarsi di usare sempre oggetti di legno (vabbene anche il manico della scopa) soprattutto se la corrente non è ancora stata spenta dall’interruttore generale.
Cosa non fare
Evitare di usare oggetti di metallo per accorrere il soggetto o per spostare il filo (anche un semplice ombrello costituito da alcune parti di metallo potrebbe essere fatale), e di camminare con i piedi bagnati o in un pavimento bagnato o umido; per sicurezza ricordarsi sempre di mettere delle tovaglie ben asciutte sotto i piedi quando bisogna soccorrere un soggetto folgorato.

TORNA SU


SVENIMENTO
Lo svenimento non è un verio e proprio trauma, ma una breve (in genere non dura più di 2-3 minuti) sospensione delle attività causata da una mancanza di afflusso di sangue al cervello.
Questa mancanza può essere causata dall’abbassamento della pressione, da un lungo digiuno, dallo stare troppo in piedi o trovarsi in luoghi caldi o affollati in cui non c’è il ricambio d’aria, o anche da una forte emozione (come spesso accade in televisione).
I sintomi precedenti allo svenimento sono in generale: sudorazione, nausea, barcollamento, annebbiamento della vista e ronzio alle orecchie.
Cosa fare
Far sdraiare la persona di schiena tenedole le gambe alzate. Ricordarsi di mantenere questa posizione anche dopo che la persona si riprende per almeno un 15-20 minuti, dato che potrebbe esserci una ricaduta.
Ricordarsi inoltre che la cosa più importante da fare è il tranquillizare la persona, dato che molto spesso non è che un episodio isolato neanche grave in se.
Cosa non fare
Evitare di dare al soggetto bevande alcoliche, caffé, altre bevande calde o medicinali.

TORNA SU


MORSI DI ANIMALI
Quel che è importante tenere in considerazione dei morsi di animali, non sono tanto le lesioni, quanto il fatto che questi morsi potrebbero provocarci infezioni quali ad esempio rabbia e tetanica.
I sintomi sono un gran dolore, naturalmente, e la sensazione di stanchezza e nausea.
Nel caso di morso di vipera, oltre al rischio di infezione, vi è anche il rischio di essere avvelenati, anche se il veleno di una vipera, incomincia a diffondersi per l’organismo dopo solo 2 ore circa.
Cosa fare
Come prima cosa è necessario pulire e disinfettare la lesione come una qualsiasi ferita.
Rivolgeri inoltre al medico per vedere se il soggetto ha bisogna di essere vaccinato con l’anti-tetanica.
In caso si tratta di morso di vipera, applicare un laccio emostatico (o in mancanza di questo anche una cintura o un qualsiasi laccio) a circa 5 cm dal morso. Ricordarsi inoltre che la ferita deve trovarsi sotto il cuore, quindi evitare di posizionare la parte colpita su cuscini o sedie.
Cosa non fare
Evitare di fare affaticare il soggetto.
In caso si tratti di morso di vipera, non somministrare siero anti-vipera, salvo che non si sia sicuri che il soggetto non sia allergico a questo.

TORNA SU


PUNTURE DI INSETTI
Come anche i morsi di animali quel che preoccupa non è il morso in se stesso, salvo che non colpisca zone come viso, occhi, bocca e gola, ma il fatto che alcune persone possano, come i bambini piccoli o le persone che sono allergiche alle punture d’insetto, possano soffrirne in modo particolare.
Cosa fare
Estrarre l’eventuale pungiglione aiutandosi con una pinzetta e disinfettare con acqua ossigenara la zona colpita, applicandovi in seguito del ghiaccio o dell’ammoniaca per alleviare il dolore.

TORNA SU


SHOCK
Lo shock è un trauma provocato dalla mancanza dell’arrivo di sangue ai tessuti, causata da un trauma, da un agente allergico o anche dal freddo, dal caldo o da una forte emozione.
Lo shock si divide in 3 stadi: 1° stadio o pre-shock (quando si ha soltanto un battito irregolare e si appare pallidi), 2° stadio o shock moderato (quando si ha anche un abbassamento di pressione) e 3° stadio o shock severo (quando il battito cardiaco e la respirazione sono molto irregolari e si ha uno stato di sonnolenza).
Cosa fare
Far coricare il soggetto di schiena e avvolgero in coperte per riscaldarlo.
Chiamare subito un medico o un ambulanza, soprattutto se si tratta di shock severo.

TORNA SU


Home Page