Estate
1997 numero 7
Gli Articoli:
1
POSSIAMO CREARE LAVORO!
Il clima di gioia e serenità che ci riempie l'anima nelle sere d'estate
è quanto di più bello il nostro paese continua ad offrirci ogni
anno, soprattutto ad agosto. Ma questo tempo che ci fa godere il
verde delle nostre colline, l'acqua fresca del mare a pochi
chilometri ed i raggi del sole che colorano la nostra pelle, è
reso più bello dai nostri amici,papà e fratelli che finalmente
ritornano a ricomporre l'unita delle nostre famiglie. Abbiamo già
detto da queste pagine che l'emigrazione per il nostro paese è
un problema attuale e che bisogna creare le condizioni ideali
perché nessuno dei nostri cari sia più costretto ad abbandonare
Palermiti per trovare un lavoro. Speravamo che "altri"
approfondissero il problema e cercassero soluzioni, ma abbiamo
scoperto una totale assenza delle istituzioni pubbliche
giuridicamente riconosciute che dovrebbero operare nel nostro
paese. Nonostante tutto la speranza è ancora viva. Creare lavoro
è un problema che tocca ormai anche le società più
industrializzate. Ma qualcosa nel nostro piccolo siamo in dovere
di farlo. La possibilità che molti giovani hanno avuto di poter
mettere qualche soldo in tasca grazie ai "lavori socialmente
utili" è un merito che va riconosciuto all' Amministrazione
comunale. Ma cosi dopo una settimana si torna punto e a capo. Noi
ci auspichiamo che i responsabili dell' Amministrazione, della
Proloco, del circolo culturale Corrado Alvaro e delle altre
associazioni politiche presenti nella nostra comunità, si
facciano coordinatori e guide dei giovani di Palermiti per
offrire loro la possibilità di associarsi in cooperative e
sanare per come e possibile la ferita dell'emigrazione. Forse può
sembrare un'idea semplicistica, ma a Locri perfino il vescovo si
e' messo a radunare i giovani e a guidarli nella formazione di
cooperative e adesso molti di loro stanno già lavorando.
2
IL SINDACO SALUTA GLI
EMIGRATI...
Come è ormai usuale da più anni a questa parte quest' anno l'amministrazione comunale di Palermiti ha inteso con un ciclo di
manifestazioni ricreative e culturali onorare i propri figli che
sparsi per il mondo si ritrovano qui con noi per le meritate
vacanze. PALERMITI, non ha mai dimenticato e non dimenticherà
mai questi suoi figli prediletti e poco fortunati perché hanno
dovuto abbandonare gli affetti più cari ed affrontare la dura
via dell'emigrazione per conquistarsi una certa posizione
economica. In questi anni in cui sono stato sindaco in ogni modo
ho cercato di stare vicino a questi nostri concittadini recandomi
a spese mie o per impegni connessi all'ufficio al quale
appartengo per dimostrare quanto il legame tra Palermiti e i suoi
emigranti sia forte. Il nostro interesse non si è esaurito solo
in questo comportamento ma abbiamo cercato di rendere anche il
nostro paese maggiormente vivibile e più sereno,al fine di
consentire non solo a chi nel paese ci vive tutto l'anno ma anche
a chi ritorna per una breve vacanza di vivere in un contesto
sociale sgravato da tensioni e da conflitti sociali,anche se al
riguardo non sono mancate le provocazioni per restaurare vecchi e
superati conflitti politici. Convinti,che pur nell'ambito di una
diversità ideologica e politica che caratterizza ognuno di noi
il confronto si realizza su basi dialettiche nel pieno rispetto
della più alta tradizione di DEMOCRAZIA e di CIVILTÀ. Se ciò
si è in parte realizzato lo si deve al nostro sacrificio e al
nostro senso d'intendere l'amministrazione della cosa pubblica,
da noi sempre concepita come servizio e mai come strumento di
persecuzione e di realizzazione di miglioramenti economici e
sociali. La nostra azione di governo non si è mai modificata in
riferimento al colore politico del cittadino. Abbiamo investito
oltre 3O.000.000 a sollievo della disoccupazione giovanile
utilizzando in maniera trasparente tutti coloro che in regola con
le norme previste dal collocamento ne hanno fatto richiesta,abbiamo
approvato ed inviato al Ministero del Lavoro un progetto per
lavori socialmente utili che se finanziati daranno lavoro a molti
giovani disoccupati. Non ritengo che in questa circostanza sia
necessaria da parte mia una analisi dell'operato dell'Amministrazione
che ho l'onore di presiedere, ciò perché, la nostra comunità
è piccola e ogni forma di controllo è possibile da parte di
tutti, anche perché l'Amministrazione in carica agisce nel
rigoroso criterio della trasparenza e della pubblicizzazione
degli atti amministrativi. Per realizzare le nostre progettualità
riteniamo di estrema importanza la collaborazione e l'impegno di
tutti perché la nobile tradizione di PALERMITI ben merita un
piccolo sacrificio da parte di ognuno dei suoi figli, per potersi
collocare nel novero dei paesi limitrofi con quella dignità che
la storia gli ha consegnato.
A Voi tutti e in maniera particolare a voi EMIGRANTI, che dopo
questo salutare bagno non solo nelle acque del nostro splendido
mare, ma anche negli affetti più cari,dei parenti e degli amici
più sinceri e leali, dovete da qui a qualche giorno ripartire vi
diciamo di partire sereni e felici perché noi sapremo operare
per la crescita dell'immagine e della dignità di quel PAESE che
voi vi portate nel cuore con tanto affetto e tanto amore.
Il Sindaco FRANCESCO ALOISI
3
Si è svolta domenica 17
agosto la IV edizione della...CORSA PER LA VITA
Anche quest'anno le vie del nostro paese hanno visto il passaggio
degli atleti che hanno partecipato alla ormai tradizionale gara
podistica che ad iniziare del 1994 prende il nome di Corsa per la
Vita. Su un percorso di 4,5 Km hanno gareggiato otto corridori di
cui tre palermitesi. La vittoria è andata a Giuseppe Caramante
di Gasperina, che aveva già vinto a Palermiti quattro anni fà.
Primo dei palermitesi Tavano Gianvittorio che si è classificato
al quarto posto.CLASSIFICHE
Gara podistica
1° Caramante Giuseppe
2° Viscido Nicola
3° Colacitti Vincenzo
Gara Bambini
I-II Elementare
1° Aloisi Pasquale
III-IV-V Elementare
1° Ceravolo Alessandro ALBO D'ORO
Gara Podistica
1986 Aiello Gregorio
1990 Vagnato Claudio
1991 Vagnato Claudio
1992
1993 Caramante Giuseppe
1994 Signorelli Rocco
1995 Sestito Giuseppe
1996 Sestito Giuseppe
1997 Caramante Giuseppe
4
PROPOSTA PER UNA POLEMICA
ESTIVA
Cari cittadini da molti anni a tutti noi è venuta in mente per
almeno una volta o sul serio o per scherzo, questa domanda: PERCHÉ
NON SPOSTARE O ANTICIPARE LA FESTA DELLA MADONNA DELLA LUCE?
Adesso che nel mondo sono cambiate tante cose come il MURO DI
BERLINO o la caduta del COMUNISMO in URSS. Anche per noi
cittadini di PALERMITI è arrivato il momento di mettere in
discussione la data della festa. Perché non tutti gli emigrati
sono in grado di aspettare l'ultima domenica d'agosto per vedere
la festa non per motivi personali o di religione ma per motivi
dipendenti dal lavoro. Ormai tutti sanno che nel mondo del lavoro
c'è crisi ed i nostri paesani non si possono permettere di
perdere il proprio posto di lavoro per aspettare la festa. Quello
che negli anni sessanta e settanta era stato il boom economico
del lavoro al Nord, nei paesi vicini all'Italia e in America,che
aveva portato molti compaesani a trasferirsi al di fuori del
nostro piccolo paese per dare un avvenire ai propri figli, in
questi ultimi anni ha avuto una brusca frenata e molti non si
possono più permettere di restare per la festa e se ne vanno a
malincuore perché negli anni precedenti qualcuno faceva carte
false per restare per il giorno più importante del paese. A
questo punto la festa non vale il lavoro, perciò cari paesani
poniamoci la domanda: PERCHÉ NON SPOSTARE O ANTICIPARE LA FESTA
DELLA MADONNA DELLA LUCE? Se la maggioranza del paese è d'accordo
si può chiedere un incontro con tutta la comunità ed invitare
tutte le autorità per arrivare ad una proposta, e poi fare le
varie procedure che servono per anticipare o meglio ancora
fissare una data per celebrare la festa. Questa non è una
proposta rivoluzionaria e nessuno vuole farla per spaccare il
paese in due, favorevoli e contrari, ma vuole unire il paese e
tutti gli emigrati che da tempo non vedono la festa e che
vorrebbero passare quei giorni con amici, parenti e compagni di
scuola.
I Nipotini
5
Sogni, speranze, propositi
e realtà nell' esperienza universitaria di una ragazza
palermitese...
Una istituzione universitaria é impegnata nel campo del sapere;
é tesa ad affinare le molteplici doti intellettuali e spirituali
dell' uomo, é desiderosa di contribuire a rendere più umana la
vita sociale in tutta la sua complessità di ambiti e relazioni,
nel riconoscimento della naturale ed inviolabile dignità della
persona. Sarebbe questa la fondamentale funzione e, dunque, il
fine basilare dell' università; sebbene spesso tutto ciò non
corrisponde alla realtà che si vive quotidianamente nell' ambito
dell' istituto. In antitesi, a volte, prevalgono le ostilità, le
ingiustizie ed i pregiudizi, ossia tutte quelle spiacevoli
caratteristiche precipue del nostro tempo. Tutte quelle proprie
insite nella nostra società si proiettano nell' ambito
universitario, modellandolo a propria immagine e somiglianza. Ma
il quadro universitario non si esaurisce tutto in questa nota
negativa, al contrario presenta innumerevoli qualità che rendono
quest' istituzione una perenne ed ineguagliabile fonte di
sapienza a servizio dell' umanità. L' esperienza universitaria
é capace di trasformare radicalmente un soggetto, permettendogli
di scoprire lati della propria personalità fino allora ignoti o
sottovalutati dallo stesso. Di certo ancora non posso fornire un
giudizio esaustivo e comunque effettivamente preciso su questo
"mondo" così complesso ed affascinante di cui solo ora
sto varcando la soglia, eppure di già ho potuto constatare come
sia importante la sua cognizione, il vivere giorno dopo giorno le
soddisfazioni, le delusioni e lo stress che caratterizzano il
corso di studi universitari. I motivi che mi hanno indotta ad
intraprendere la strada giuridica sono molteplici; sono tanti i
miei sogni ed ambizioni i miei propositi che affondano le loro
radici in un'amara constatazione, ovvero nel contesto di una
società in cui sembra allentarsi progressivamente il senso di
legalità, in cui i rapporti interpersonali spesso tendono ad
assestarsi sulla base di criteri diversi rispetto a quello di
"giustizia", in cui pare erodersi progressivamente la
tavola di valori etici sui quali il diritto positivo deve essere
radicato; ho avvertito l' esigenza di contribuire a riaffermare
una cultura giuridica, che guardi al diritto come dimensione
costitutiva della persona, come strumento di relazioni
interpersonali pacifiche e giuste, come espressione di un' etica
per la quale si riconosce l'altro nella sua dignità di persona,
nei suoi diritti inviolabili, nelle sue spettanze. Un contributo
sincero e fattivo, nella consapevolezza che il problema della
formazione di un autentico senso del diritto riguarda tutta la
società, ma che essa tocca innanzitutto coloro che sono
chiamati ad esercitare professioni giuridiche. E' dunque un
impegno che mi assumo, sperando di poter giungere al tanto
agognato traguardo della laurea, rispondendo ad una esigenza che
si leva dalla società contemporanea. Spero che i giovani che
hanno intrapreso questi studi avvertano e dunque siano sensibili
all' istanza di rispondere a tale esigenza, in spirito di
servizio per il bene comune.
Melissa Gullà
6
LA FESTA : IL LATO DISTORTO DELLA
TRADIZIONE...
E' arrivato il tanto atteso mese di Agosto ! - Atteso dai nostri
emigrati, che ritornano nel loro amato paese; - Atteso, dai
nostri giovani,che approfittando del periodo di vacanza e di
festeggiamenti vivono giorni, di inusuale euforia; - Atteso, dai
nostri cari ed amati anziani, i quali dopo aver sopportato un inverno
lungo e grigio possono godere di giornate piene di vitalità; -
Atteso, soprattutto, poiché in questo sospirato mese di Agosto
si svolgono i festeggiamenti in onore di MARIA S.S. DELLA LUCE.
Proprio i numerosi pareri sul tipo o modo di organizzare tali
festeggiamenti è causa di dibattiti e discussioni "Stradali".
Il presente articolo è lontano da etichette di ogni tipo o
personalismi da parte dell'autore, poiché esso è rivolto a
tutti i palermitesi, in particolare al Sindaco ed al Parroco. E'
doveroso, inoltre, ringraziare tutte le persone che in quest'anno
e in quelli precedenti si sono prodigate affinché, la cosi detta
"Festa da Madonna", venisse organizzata nel migliore
dei modi. Poiché ogni singolo cittadino che nel corso degli anni
è stato chiamato a questo incarico, lo ha svolto con il massimo
impegno sacrificando parte del proprio tempo libero. Qualsiasi
interpretazione distorta del presente articolo è fuori luogo.
Grazie. L'argomento trattato, quindi, non rappresenta un problema
di Palermiti (ahimé, i problemi sono altri e ben più gravi)
esso non vuole denunciare o protestare bensì cercare di offrire
spunti per delle proposte. Si sa quando i palermitesi sono
legati a MARIA S.S. DELLA LUCE ed ai festeggiamenti in suo onore
e quanto importante è per il popolo di Palermiti la tradizione.
Già, la tradizione,sembra qualcosa di sovrannaturale, di
immutabile di imperturbabile. Le tradizioni assumono il loro
significato più alto quando rappresentano il punto di partenza
per uno sviluppo socio-culturale di una comunità, non possono
essere usate come ostacolo al bisogno di crescere. Un atto
tradizionale, quindi, oltre a perpetuare usi e costumi di un
popolo fa capire, allo stesso,come era, com'é e come potrebbe
essere. Non si possono precludere piccole possibilità di
cambiamento dietro un "E' tradizione che..."
mascherando spesso con questa affermazione paura e mancanza di
coraggio per il cambiamento. Solo la religione può usufruire di
una tradizione immutabile, ed è quella che ha fatto grande la
nostra devozione per MARIA S.S. DELLA LUCE. L'aspetto civile dei
festeggiamenti, quello no, non è tradizione, E SOLO QUESTIONE DI
SOLDI. Si dice sempre che se la festa non è organizzata in modo
adeguato i "Palermitesi on mentunu i sordi" Non è Vero!
non si può pensare che la devozione che nutre il popolo di
Palermiti per la sua Madonna sia frutto solo di divertimento
personale. E' vero, invece, che si raggiungerebbe un livello
sociale più alto se una parte dei soldi venisse utilizzata per
scopi veramente utili per la comunità. I "Palermitesi"
anche se mettono meno soldi, alla lunga capiranno. Non ha senso
spendere decine di milioni per una festa, che, anche se
ridimensionata nelle ambizioni,si potrebbe fare con molto meno.
Si deve capire che non dobbiamo raggiungere il primato per il
miglior cantante ecc.., dobbiamo fare in modo che la nostra festa
sia conosciuta anche per l'utilizzo sociale di una parte dei
soldi disponibili per la sua organizzazione. Facciamo in modo che
la sera del sabato, dopo aver assistito al "tradizionale"
e "ripetitivo" spettacolo pirotecnico, consapevoli di
aver contribuito ad una organizzazione dignitosa dei
festeggiamenti, ci rimanga anche la prospettiva di aver forse
realizzato qualcosa di più concreto. Tutto ciò può apparire
difficile o addirittura assurdo,soprattutto per chi non vuole
vedere il legame che si potrebbe creare tra cambiamento parziale
nel modo di utilizzare i fondi destinati ai festeggiamenti e
crescita culturale nella società palermitese. L'articolo, quindi,
non ha la presunzione di indicare una ricetta magica, ma
raggiungerà lo scopo per cui è stato scritto, se vara la
capacità di suscitare nel lettore una piccola voglia di
confrontare le proprie idee contribuendo a tenere il più
possibile ad una vita sociale con meno illusioni e più vicina
alla morale cristiana.
BUONE FESTE Paolo Turrà
7
L'INVIOLABILITA' DEL
DIRITTO ALLA VITA...
Il dibattito sull'applicazione e sull'efficacia della pena di
morte, si apre ogni qualvolta giunge dall'America (riguardo gli
Stati in cui è prevista) la notizia dell'ennesima esecuzione di
un condannato a morte. Di fronte ad un uomo che si macchia dei
delitti più cruenti, frutto magari di una preparazione
meticolosa e premeditata, può capitare a tutti di avere una
reazione istintiva che induca ad esclamare ''Uccidetelo''. Ma al
di la di questa reazione istintiva ed umanamente comprensibile,
molti sono coloro che caldeggiano l'applicazione della condanna
capitale per i colpevoli di crimini particolarmente odiosi. L'argomento
addotto dai sostenitori , è che la pena capitale abbia un valore
intimidatorio maggiore rispetto ad una lunga pena detentiva. In
realtà la motivazione reale ò ben più profonda ed eticamente
forte e nulla ha che vedere con la visione utilitaristica della
dissuasione a commettere un crimine. Questa ragione profonda sta
nel principio secondo cui chi uccide, specie poi quando l'uccisione
è crudele e efferata, ha perso il diritto di continuare a vivere,
e per espiare la propria colpa è necessario che la sua stessa
vita venga sacrificata. prescindendo dall'opinione pubblica che
può essere favorevole o meno alla pena di morte, è sconcertante
constatare che in diversi paesi lo Stato può eliminare in
maniera cruenta un membro della società, un suo cittadino. In
Italia la pena di morte trova impraticabilità innanzitutto nell'ordina
mento Costituzionale (l'articolo 27 della Costituzione vieta
espressamente il ricorso alla pena di morte). Il nostro Stato
esclude dal suo arsenale l'arma della condanna a morte, e checché
si dica è da considerarsi una conquista, un segno di maturità
civile. Se lo Stato cedesse alla tentazione di uccidere per
difendere le sue leggi e i suoi valori delinquerebbe contro se
stesso perché decadrebbe da quell'alto piano sul quale è
riuscito a sollevarsi decidendo di non uccidere e perciò di
imporre in primo luogo a se stesso di non uccidere. Lo Stato che
per difenderci e per difendersi adopera l'arma della condanna a
morte ferisce se stesso e si indebolisce. Facendo un discorso
ideologico basato sui valori e sui diritti dell'uomo diremo che
la pena di morte è da abolire e là dove è già stata abolita
non sia da ripristinare. Questa conclusione potrebbe apparire
troppo semplicistica ma non manca di significato: salvare dalla
logica distruttiva della pena di morte il diritto alla vita di
ogni uomo, anche di un assassino. Dicendo ciò non si vuole
aprire una strada all'impunità, ma si rende necessario ricercare
una soluzione diversa. A riguardo sembra opportuno citare il
celebre trattato ''Dei delitti e delle pene'' di Cesare Beccaria,
significativo è il passo in cui l'autore illuminista afferma ''Uno
dei più grandi freni dei delitti non è la crudeltà delle pene,
ma l'infallibilità di esse. La certezza di un castigo moderato
farà sempre maggiore impressione che non il timore di un altro
terribile unito con la speranza dell'impunità''. Come è
evidente Beccaria propone una battaglia contro la pena di morte,
assurda e macabra vendetta dello Stato e sottolinea l'importanza
di pene socialmente utili e di una ricerca delle motivazioni
concrete dei delitti, affermando così il dovere dello Stato di
rimuoverne le cause.
Antonella Mati Vagnato
8
PALERMITI E IL SUO CENTRO
STORICO
Per Centro Storico a Palermiti, non possiamo intendere altro che
l'insieme delle abitazioni tra la Chiesa, via Fiorentino (Nucari),
via Umberto I (Piazza) e via Settembrini e ancora tra la Piazza
dei Martiri e via Guglielmo Pepe, con tutte le loro traverse o
vicoli che caratterizzano il paese,dove fino ad un ventennio fa
viveva tutta la popolazione. Oggi, solo in agosto, passeggiando
per l'interno del vecchio borgo si riassapora la vitalità persa
col passare degli anni dal diradamento delle abitazioni verso via
Regina Elena, via Nazionale,via Santuario. Il Centro Storico di
Palermiti dunque va perdendo la sua urbanizzazione, ha perso
anche la sua allegria, ma la cosa peggiore è che l'abbiamo
abbandonato nelle mani del progresso che ha deturpato i
cosiddetti ''palazzi'' antiche case abitate da ''signori'' dell'epoca,
ma che ormai facevano parte del patrimonio artistico palermitese.
Poi le strade asfaltate hanno contaminato del tutto le stradine
via Fiorentino e via Pepe, percorsi tutto l'anno oltre che dai
residenti, dalle processioni religiose, bande musicali, se le
nostre radici sono qui, dov'è finito il nostro passato? Ps. La
cartina concessa dal Comune di Palermiti ci offre una panoramica
del paese con le abitazioni (tratteggiate) negli anni cinquanta.
Roberto Conforto
9
LAVORO AL SUD PER I
GIOVANI DISOCCUPATI
In autunno saranno stanziati mille miliardi in due anni per dare
una spallata alla disoccupazione nel Sud (non sono poi molti se
si considera che un referendum assurdo quanto inutile è costato
di più di una proposta interessante come quella di cui ci
occupiamo). Al posto della cosiddetta ''Formazione Professionale''
si inaugura un modello di preparazione al lavoro direttamente sul
campo, cioè nelle aziende - 4ore al giorno, 20 settimanali-
sempre ammesso che ci siano aziende dalle nostre parti
interessate all'occupazione, invece di speculare e sfruttare come
spesso avviene la gente che di più ha bisogno, con i vari,
troppi sindacati che stanno a guardare e tutelare chi di diritti
ne ha già troppi. Centomila giovani tra i ventuno e i trentadue
anni con almeno 30 mesi di disoccupazione potranno informarsi
presso gli enti locali, ufficio di collocamento o provinciale del
lavoro, per poter essere inseriti nelle due graduatorie: 40%
pubblica utilità (lavori socialmente utili) gestiti direttamente
dai comuni che saranno interessati a prenderne parte. Anche il
nostro entrerà a far arte di questa iniziativa se l'amministrazione
comunale si muoverà nei tempi e con l'interesse opportuno. La
riqualificazione dei centri urbani (per esempio la manutenzione
degli edifici pubblici o del verde cittadino), beni culturali, la
cura delle persone (assistenza anziani ), la protezione e la
tutela ambientale per esempio un centro per la raccolta
differenziata dei rifiuti. 60% borse lavoro-studio per un periodo
di 10-12 mesi. In tutto il Sud assumerà decine di migliaia di
ragazzi che avranno la possibilità di imparare a diretto
contatto con un vero ambiente di lavoro. Dodici mesi in un'
industria o in un'officina, albergo, ristorante, trasporti,
comunicazione, attività immobiliare, informatica... sono tra i
settori su cui sarà possibile svolgere l'apprendistato. Il
decreto poi prevede di aprire poi una più duratura esperienza di
lavoro concedendo alle imprese del Sud nel caso in cui assumano a
tempo indeterminato i giovani, contributi per tre anni a costi
zero. La Calabria usufruirà di questo progetto del 13% cioè un'occupazione
di circa 12-13mila giovani.
Roberto Conforto
10
Tre domande all'assessore...
Incontrando l'assessore Aiello Antonio gli abbiamo rivolto le
seguenti domande:
D. Come si muoverà l'amministrazione comunale di Palermiti per
usufruire i benefici del governo 97-98 sull'occupazione? (Legge
Treu, lavori socialmente utili e borse di lavoro)
R. Questa amministrazione vuole essere e deve essere il promotore
di tutte quelle iniziative che ci portano ad usufruire delle
leggi dello Stato per l'occupazione giovanile, appena sarà
finanziato il progetto per il Sud, noi saremo pronti ad occupare
più giovani possibili.
D. C'è un piano per il recupero e l'utilizzo per scopo
occupazionale dei diversi edifici comunali disastrati e
inutilizzati?
R. Abbiamo fatto richiesta per il finanziamento da utilizzare per
la sistemazione totale dell'ostello e la sua operosità, per
quanto riguarda il centro sociale stiamo valutando la possibilità
di darlo in gestione a società o istituzioni.
D. Perché non si rivitalizza la villa comunale con l'utilizzo
nei mesi di luglio-agosto di un chiosco?
R. Se l'amministrazione comunale si adopererà per un buon
utilizzo tramite abbellimento e cura della villa stessa si potrà
prima della prossima stagione estiva attrezzarlo con chiosco-bar
e altri locali sotto il porticato con svaghi per i bambini, dando
la possibilità ai vari esercenti di Palermiti di concorrere alla
gestione della villa comunale.
R.C
11
AMORE OMOSESSUALE
E rispetto la tua vita e rispetto la tua differenza educati da
bersagli la mia mano produce sbagli (Litfiba)Affrontare e
riflettere su un argomento del genere comporta il rischio di
generare una divergenza di opinioni considerevole, ragion per cui
mi sembra giusto dire che non si tratta di un intervento
desideroso di mutare idee già consolidate e che comunque non vi
è l'intenzione ad una programmatica e cosciente sovversione di
valori. Tra le innumerevoli spiegazioni e tesi che si possono
avanzare e propugnare a riguardo, appare difficile orientarsi; e
forse non bisogna pretendere e non è possibile andare al di là
di una considerazione personale. La mia riflessione trova forza e
significato nel parlare di AMORE OMOSESSUALE. Il termine
omosessualità richiama facilmente l'idea di una patologia, di un'alterazione
genetica, di una deformazione psico-fisica dell'essere umano; il
binomio amore omosessuale, svincolato dal concetto di diversità
in senso dispregiativo, consente di attribuire dignità anche a
questo aspetto della natura umana, senza tuttavia rinunciare e
sacrificare ciò che sembra inconfutabile e indiscutibile: la
sublimità del sentimento e dall' attrazione che unisce l'uomo e
la donna. E' sicuramente difficile comprendere una realtà non
conforme al nostro modo di sentire, ed è per questo motivo che
molto spesso si scade nella presunzione e nell'arroganza di
essere detentori dell'unica e grande verità, con questo
atteggiamento determiniamo la repulsione nei confronti degli
omosessuali. Bisognerebbe abrogare mentalmente e concretamente il
concetto di diversità, in questo caso concepita come la diversità
di colui che vive fuori dai canoni e dalle leggi stabilite dalla
natura. Ma la natura non si è arrogata nè regole nè schemi ...
siamo noi ad imporle ed imponendole rifiutiamo ed emarginiamo ciò
che non riflette l'immagine che noi vogliamo. Il fatto più
eclatante è che lo scandalo e il disprezzo per gli omosessuali
è frutto della nostra epoca. Nella Grecia Antica infatti, la
vita tra individui dello stesso sesso e il conseguente insorgere
di legami amorosi venivano comunemente collocati anziché in una
sfera di diversità colpevole, in un normale processo pedagogico
non privo di positività. Ed ecco l'antitesi dei nostri giorni
ritenere l'omosessuale una persona malata o moralmente insana,
perché non ha in sé ''la facoltà innata di amare la normalità''.
Sulla normalità così intesa si potrebbero discutere teorie
scientifiche più o meno valide, ma a nulla si potrebbe pervenire
se non ad inutile vivisezionamento dell'essere umano. Si potrebbe
però accantonare questa scialba indagine e riconoscere piuttosto
che ogni uomo ha la sua identità e che questa risulta composta
da caratteristiche fisiche e spirituali inalienabili, ragion per
cui è improprio appellarsi ad un principio di uniformità. Così
dicendo non si invita alla tolleranza, ma ad un profondo rispetto,
sforzo necessario per smantellare barriere e superare pregiudizi
che ostano ai rapporti personali in una società civile.
Antonella Mati Vagnato
12
CHI LAVORA IN ITALIA?
Abitanti in Italia ---- 57.000.000
Abitanti con più di 65 anni:
13.750.000
Restano per lavorare: 43.250.000
ab.
Abitanti con meno di 18 anni:
16.120.000
Restano per lavorare: 27.130.000
ab.
Donne non produttrici di reddito:
18.315.000
Restano per lavorare: 8.815.000
ab.
Studenti universitari compresi i fuori corso:
275.000
Restano per lavorare: 8.540.000
ab.
Funzionari delle pubbliche amministrazioni:
2.020.000
Restano per lavorare: 6.520.000
ab.
Funzionari parastatali ed assimilati:
1.810.000
Restano per lavorare: 4.710.000
ab.
Disoccupati sindacalisti funzionari di partiti politici: 1.380.000
Restano per lavorare: 3.330.000
ab.
Militari ed assimilati: 780.000
Restano per lavorare: 2.550.000
ab.
Ospedalizzati alienati vagabondi -prese natatori TV- habitué
degli ippodromi , cinodromi o casinò: 1.310.000
Restano per lavorare: 1.240.000
ab.
Analisti artisti giudici di premi letterari ecc.:
880.000
Restano per lavorare: 360.000
ab.
Asceti filosofi palermitesi fatalisti scrocconi ed galatoni e
assimilati:
240.000
Restano per lavorare: 120.000
ab.
Sindaci battifiacca ministri deputati senatori detenuti e non:
119.998
Restano per lavorare: n° 2
abitanti
E CHI SONO QUESTI DUE?
Fernando e Giuseppe
Questa tragica realtà deve essere per noi un segnale d'allarme
una lezione di virilità un risveglio di nuove energie. Dovremmo
lavorare di più soprattutto Giuseppe perché io sono stufo di
dover mandare avanti il Paese.........TUTTO DA SOLO!!!
Statistica a cura di GV
13
DA SAN REMO... A PALERMITI
Sabato 30 agosto è previsto nella nostra piazza il concerto di
Carmen Consoli, nell'ambito dei festeggiamenti di Maria SS.della
Luce. Sperando che non venga colpita dalla faringite come (forse)
Edoardo Bennato l'anno scorso vediamo di conoscerla meglio.
Ventitré anni, di Catania ''la cantantessa'' come viene definita,
è l'esponente di punta di una nuova generazione di cantautrici
in grado di rilanciare la musica pop-rock italiana al femminile.
A nove anni sa già suonare la chitarra, a quattordici comincia a
comporre le prime canzoni, a quindici si esibisce nei pubs con la
sua prima band i Moon Dog's party. Nel '94 inizia a lavorare al
primo disco che vede la luce nel '96 con il titolo ''Due parole''.
L'album che contiene ''Amore di plastica'' (la canzone con cui
partecipa a Sanremo) è un concentrato di stili musicali dove
emerge la particolare voce che sa essere allo stesso tempo dolce
ed aggressiva . LP viene votato come miglior disco di debutto del
'96 e consente a Carmen di ben figurare al premio della canzona d'autore
e di arrivare seconda al premio Tenco. Il '97 è l'anno del
successo. Dopo la partecipazione a Sanremo ad aprile esce ''Confusa
e felice'' il suo secondo disco, nel quale spiccano canzoni più
impegnate come ''Per niente stanca'' (che racconta la storia di
un malato di Aids) e ''Un sorso in più'' ( in ricordo delle
vittime dell'Olocausto). L'album vende 100mila copie e Carmen è
su tutti i giornali musicali e non, vince il PIM Premio Italiano
della Musica come migliore rivelazione, viene invitata ai più
importanti raduni musicali (1 Maggio, Concerto per Falcone,
Metarock) è sommersa da richieste di collaborazione con altri
cantanti. La data di Palermiti fa parte dell'interminabile tour
di Carmen Consoli che l'ha vista suonare negli stadi, nei clubs,
nelle piazze di tutta Italia, scatenando sempre l'entusiasmo e il
divertimento del pubblico come sicuramente accadrà qui da noi il
30 agosto.
Giuseppe Mauro Molea
Fernando Loiacono
14
Il mese del ritrovo nel paese dei
balocchi Agosto è il mese in cui ritornano nel nostro paese gli
emigrati,a loro va il nostro saluto,ma a loro (e specialmente a
chi non ha avuto la possibilità di leggere i numeri precedenti
del giornale) vogliamo dire che NON E' TUTTO ORO QUELLO CHE
LUCCICA. Dopo aver letto queste righe molti di voi andranno a
trovare i propri cari defunti al cimitero anche se non saprete
che per mesi questo luogo di rispetto è rimasto <<sepolto>>
da quintali di fiori appassiti,di lumini consumati e di ogni
altro genere di indecenze sparsi nei vialetti. Molti altri
porteranno i propri figli a giocare in villa o vi andranno per
stare con la propria ragazza o con il ragazzo anche se non
saprete che da settembre a giugno le nostre ville erano degli zoo.
Molti altri andranno in montagna a respirare l'aria pulita dopo
mesi trascorsi nella <<nebbia>> delle città anche se
non saprete certo che chi resta in paese è costretto a respirare
i veleni prodotti dagli incendi della nostra cara discarica.
Altri ancora saranno contenti di non abitare al mare ed essere
assaliti dalle zanzare anche se non sapete che in primavera siamo
stati <<mangiati>> dagli insetti poiché nessuno ha
provveduto alla disinfestazione del paese. A tutti voi emigrati
chiediamo di venire (se potete) a Palermiti non ad agosto ma in
giorni come il 14 febbraio, il 26 ottobre, il 10 giugno e di
venirvi .............personalmente che è giunta l'ora di non
credere più alle favole e alle apparenze.
I Burattini
15
E continuavano a chiamarli
ringraziamenti
Dopo alcuni mesi e dopo avercela presa un po’ con tutti (l'amm.comunale,l'anas,la
telecom ecc.ecc.) a grande richiesta continuano i nostri
ringraziamenti;questa volta vanno:
-alle associazioni e ai comitati del nostro paese per aver
riempito l'estate di manifestazioni e spettacoli; pregandoli di
replicarli la prossima estate (che sarà preelettorale).
-all'amministrazione comunale per aver dotato la villa del nuovo
spazzino elettronico,che non consuma,non inquina e che cura l'erba
come nessun altro al presidente della giunta regionale che dopo
essere venuto ad inaugurare il Centro Sociale a gennaio lo ha
dotato di tutte le attrezzature necessarie e lo ha fatto
funzionare come promesso.
-Ai politici specialmente quelli di Alleanza Nazionale per l'impegno
a far spostare il centro ASL da Squillace (che poteva essere
scomodamente raggiunto con i pullman) a Girifalco dove gli
anziani e chi non ne ha mezzi possono arrivarci rapidamente e
tranquillamente grazie alla metropolitana e agli elicotteri di
cui disponiamo
-a Gregorio che ci ha tagliato gli articoli e a chi ha tentato di
non farceli scrivere.
= X Tutti
16
Grazie dall' Amico di
Palermiti
A conclusione di questa serie di numeri dell' Amico di Palermiti
, vorrei esprimere un mio breve parere sull' esito che tale
iniziativa ha avuto. Innanzitutto bisogna apprezzare l' impegno
che hanno assunto alcuni giovani di Palermiti nel realizzare una
così lodevole iniziativa e averla portata avanti con impegno,
obiettività e serietà. Questo è stato possibile solo grazie
all'appoggio e al sostegno di persone che con il loro intervento
disinteressato hanno fatto si che questo giornalino si
migliorasse sempre di più e diventasse strumento di
comunicazione sociale nel contesto palermitese. Anche i commenti
e le critiche con le quali questo giornalino si è dovuto
scontrare rientrano negli obiettivi che ci eravamo prefissi, cioè
dare degli spunti di riflessione sui vari temi sociali del nostro
paese che spesso vengono ignorati. Coloro che hanno collaborato a
dar vita a questo giornalino devono essere consapevoli che il
lavoro realizzato con L' Amico di Palermiti non vuole e non deve
essere un punto di arrivo ma un punto di partenza per una
successiva esperienza che speriamo incontri le energie e la
collaborazione di tutti. Per adesso vogliamo ringraziare tutti
quelli che ci hanno incoraggiato e sostenuto in questa iniziativa.
Erminia Marcella
17
POESIA
PARLA.
Cos'è questo silenzio che ci avvolge,
cos'è questa muta ombra tra di noi?
Quando i nostri sguardi si incontrano
tutto tace,
tutto si fonde in un velo di mistero.
Vorrei che le tue rosee labbra
non rimanessero serrate
vorrei sentir la tua bocca parlare,
ma tu non dici niente.
E spero che non sia indifferenza la tua,
e spero che sia amore,
un amore che sta nascendo;
un amore che però vedo aver paura del destino.
Parla ti prego!
Non farmi annegare in questo profondo silenzio.
Parla e dimmi parole che non siano come sughero buttato in acqua.
Parla e dimmi parole vere,
parole nuove,
parole dolci
che mi facciano sognare,
che mi sleghino da queste catene.
Parla non aver timor del domani,
vivi ciò che di bello la vita oggi ti da.
Parla e dimmi...
Ti Amo.
Lucia Aiello
18
IL SONDAGGIO DELL'ESTATE
Abbiamo condotto un sondaggio tra le ragazze ed i ragazzi di età
compresa tra gli 11 e i 20 anni per scoprire i gusti musicali e
sportivi dei palermitesi che crescono. Eccone i risultati...CANTANTE
PREFERITO (Qual è il cantante o il complesso musicale che più
ti piace?)
1) NEK VOTI 12.45%
2) LITFIBA 7.47%
3) ARTICOLO 31 5.81%
4) B. ANTONACCI 4.98%
5) AEROSMITH 4.98%
6) VASCO ROSSI 4.15%
7) LIGABUE 2.49%
8) L. PAUSINI 2.49%
9) 883 2.49%
10) E. RAMAZZOTTI, M. DI CATALDO, GUN'S ROSES, PAOLA E CHIARA, U2,
TIMORIA, NOMADI, M. JACKSON 1.66%
SQUADRA DEL CUORE (Per quale squadra fai il tifo)
1) JUVENTUS VOTI 23.24%
2) MILAN 22.41%
3) INTER 17.23%
4) ROMA 5.81%
SPORT PREDILETTO (Quale sport vorresti praticare?)
1) CALCIO VOTI 26.56%
2) PALLAVOLO 9.96%
3) CARATE 7.47%
4) PALLACANESTRO 6.64%
5) MOTOCICLISMO 4.15%
6) DANZA 4.15%
7) CORSA 3.32%
8) NUOTO 2.49%
9) AUTOMOBILISMO 1.66%
10) TENNIS, TENNIS TAVOLO 0.83%
Informa:
Dal 27 al 29 Agosto
CONVEGNO GIOVANI
PER RISCOPRIRE IL SENSO DELLA FEDE NELLA NOSTRA VITA
La presenza delle suore domenicane nella settimana di festa della
Madonna sarà un'occasione straordinaria per tutta la comunità e
in particolare per il mondo giovanile palermitese, per riflettere
con maggiore intensità sulle ragioni della speranza cristiana
che dà senso alla nostra storia.
TEMI:
Mercoledi 27 : " IO SONO IL PANE DELLA VITA "
Giovedi 28 : " IMPEGNO NELLA FEDE,OPEROSITA' NELLA
CARITA',COSTANZA NELLA SPERANZA "
Venerdi 29 : " SIATE VIGILANTI,FISSATE LA SPERANZA IN
QUELLA GRAZIA CHE VI SARA' DATA "
P.S. : Le suore con il gruppo giovanile parrocchiale cureranno
anche il I CONCORSO di disegno " Madonna della Luce ".
Tutti i bambini sono invitati a partecipare facendo un disegno
sulla Madonna.
Per informazioni rivolgersi alle catechiste.
I Coordinatori
Aiello Gregorio e Tavano Gianvittorio ringtraziano:
Aiello Adriana
Aiello Antonio
Aiello Antonio (Assess.)
Aiello Lucia
Aloisi Alberto
Aloisi Francesco
Bomenuto Antonio
Cantaffa Maria
Conca Giuseppe
Conforto Maria
Conforto Roberto
Corrado Chiara
Dell'Apa Antonella
Domenico Paolo
Don Antonio
Fulciniti Antonella
Fulginiti Francesco
Gullà Igor
Gullà Lorena
Loiacono Mirella
Loiacono Fernando
Marcella Antonella
Marcella Erminia
Marcella Giampaolo
Marcella Paolo
Matteo Armando
Molea Caterina
Molea Giulia
Molea Giuseppe
Molea Pino
Olivadoti Marialuce
Pace Daniele
Petrelli Paolo
Pugliese Cesare
Razionale Rita
Scalzo Andrea
Scalzo Gerardo
Servideo Domingo
Sorrentino Maurizio
Spadea Antonio
Teti Loredana
Truglia Maurizio
Vespari Paolo
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