"Palena, viaggio nella memoria" è lieta di ospitare nel proprio sito una meritevole iniziativa che si svolge sia nella versione stampata che in questa telematica, tesa a valorizzare i valori fratellanza e comunanza delle genti dell'Alta Valle Aventino fra cui Palena, segnalando via via, l'attualità, i ricordi, le iniative culturali e tutto quanto rappresenta la realtà e la storia delle genti di questa terra d'Abruzzo, con un occhio particolare alle comunità di emigranti sparsi un pò per tutto il mondo.

 

LA VOCE DELL'AVENTINO

Bollettino interparrocchiale

Periodico della fraternità tra i residenti ed emigranti
delle Comunità dell'Alta Valle dell'Aventino

 

Cime della Porrara, anticamente Palleno. Alle sue pendici, le sorgenti dell'Aventino

Numero speciale SETTEMBRE 2001:

San Falco e l'evento del primo gemellaggio Taverna-Palena

1. In nome di S. Falco, dopo mille anni, un gemellaggio storico- religioso tra Taverna e Palena

2. IL GEMELLAGGIO STORICO-RELIGIOSO.

3. IL VESCOVO DI SULMONA - VALVA.

4. Omelia del Parroco di Taverna, don Mario Spinocchio

5. Parole del Parroco di Palena, don Maurizio Buzzelli

INNO A SAN FALCO

INSERTO
Cultura storico - religiosa

1. SPIRITUALITA' EREMITICA IN ABRUZZO: SAN FALCO

2. SAN RINALDO

3. Il gemellaggio e l'Associazione culturale di Palena

4. Palenesi a Taverna.

5. Opere celebri del pittore O. Recchione:

 

1. In nome di S. Falco, dopo mille anni, un gemellaggio storico- religioso tra Taverna e Palena

Ili 10 agosto 2001, in occasione della ricorrenza della festa di San Falco, nostro Patrono protettore, il Vescovo di Sulmona- Valva Giuseppe DI FALCO ha salutato e benedetto il gemellaggio storico - religioso tra Taverna e Palena.
"S. Falco ebbe i suoi natali nell'antichissima città di Taverna, in Calabria, verso la metà del decimo secolo, dalla nobile famiglia Poerio. Morì il 13 gennaio, verso la metà dell'undicesimo secolo (festa e commemorazione della sua morte: domenica dopo il 16 agosto). I compagni di S. Falco furono: S. Nicolò Greco (il suo corpo è nella chiesa di S. Francesco di Guardiagrele); S. Rinaldo che visse in una grotta presso Fallascoso ( il suo corpo è in quella chiesa parrocchiale); due feste ogni anno solennizzano ad onore di lui (il 9 maggio e il 28 agosto); S Franco, il quale morì a Francavilla, ove si venerano le sue reliquie; & Stefano, detto il Lupo, che fece penitenza nelle grotte della Maiella, ove morì; S. Giovanni (il suo sepolcro è in Rocca S. Giovanni in Venere, della Diocesi di Trivento); S. O rante che morì nel 1031 in Ortucchio, dove gli fu edificata una chiesa.
Taverna, antico e nobile Castello, molto popolato, situato in una bella ed amena valle, è rinomato per aver prodotto nobili e scenziati uomini, massimamente nelle leggi canoniche e civili, non che profondi nelle lettere greche e latine ".
Esisteva di S. Falco, un gran. libro di tutti i miracoli da lui operati: fu distrutto nel terremoto del novembre 1706. (Dal libro su S. Falco, di Cesare Falcocchio, Ed. Napoli 1817).


2. IL GEMELLAGGIO STORICO-RELIGIOSO.


Un gemellaggio, nato da legami storico-religiosi tra le Comunità di Taverna (Calabria), anche nota col nome di Trjkene (Catanzaro), e Palena (Chieti), è stato solennemente celebrato quest'anno in nome di San Falco, per ispirazione spontanea (separatamente e concordemente maturata) nelle rispettive Comunità parrocchiali.
Padre Falco eremita nacque in Calabria, abbandonò il monastero di Pesica per sottrarsi all'invasione saracena. Morì in una gelida grotta d'Abruzzo il 13 gennaio del 1130, tra il monte Coccia e la Maiella Orientale.
La celebrazione storico-religiosa ha avuto luogo in Palena, prima nella sala comunale del suo Municipio, poi, nella chiesa madre di San Falco protettore, il giorno 19 agosto 2001, in occasione della ricorrente festività del nostro Patrono, per lodevole iniziativa di due Comunità parrocchiali: quella di Taverna (con la presenza del suo Sindaco, del suo Parroco e di numerosi fedeli qui affluiti fin dal mattino) e quella di Palena, con la presenza di Mons. DEL BENE, del Parroco, delle autorità locali, di esponenti delle sue varie Associazioni (tra cui quella culturale di recente costituzione) e dell'intera popolazione di residenti, non residenti e di emigranti tornati per le festività patronali.
Della vita di San Falco si parla: a) in un libretto del canonico Cesare FALCOCCHIO, edito nel 1847 a Napoli, intitolato "Compendio della vita e miracoli del glorioso San Falco eremita, protettore della città di Palena"; b) in una monografia di don Antonino CHIAVERINI, dedicata a "San Falco" Ed. tip. Labor, Sulmona; c) nel periodico abruzzese "La Voce dell'Emigrante", sotto i titoli "Il primo miracolo di San Falco" e "Sìlloge di composizioni", di R.V. G. recensita da don Antonio PINTORI; e, infine, sia nel periodico "Vita Nostra", del Sodalizio degli Abruzzesi "San Camillo de Lellis" in Roma, sotto il titolo "Spiritualità eremitica in Abruzzo: San Falco", sia nel Bollettino interparrocchiale "La Voce dell'Aventino", edito in Palena, N° 4, agosto 1999, paragrafo N° 7, sotto il titolo "San Falco", sia in Pallenium, numero unico, "Feste celebrative religiose e civili", 15-16-17 agosto 1953.
Il significato storico-religioso del gemellaggio "Taverna-Palena" è stato illustrato con le parole del Vescovo di Sulmona-Valva (in una lettera letta dal Parroco di Palena) e dal Parroco di Taverna, nella chiesa di San Falco, gremita di popolo, il 19 agosto 2001.
Trascriviamo, qui di seguito, il testo della lettera con cui il Vescovo ha dato risalto all'avvenimento.

LA REDAZIONE


3. IL VESCOVO DI SULMONA - VALVA


Saluto cordialmente la comunità di Taverna che, attraverso moderne vie medianiche, è venuta a conoscenza dell'esistenza di un suo figlio, il Beato Falco, che sradicato per circostanze storiche dal suo paese nativo raggiunse Palena dove, vivendo da monaco, pervenne alla santità.
Da tale conoscenza è nato il vostro legittimo desiderio di un gemellaggio con la comunità di Palena che fin dal secolo XI' ha sempre venerato e onorato il Beato Falco quale suo celeste patrono.
Godo di questa iniziativa di gemellaggio ed auguro alle due comunità una reciproca conoscenza che dia luogo a molteplici rapporti e a una più estesa venerazione a questo santo monaco, la cui vita contemplativa sia di rinnovato stimolo ai nostri giorni a cercare e ritrovare Dio, nella cui contemplazione si gode di pace interiore, fonte e forza di rinnovamento e testimonianza di vita cristiana.
Benedico di cuore, per l'intercessione del Beato Falco le comunità gemellate augurando loro una comunione di intenti crescenti e fecondi.

GIUSEPPE DI FALCO - Vescovo



4. Omelia del Parroco di Taverna, don Mario Spinocchio.

Le belle parole di don Mario, Reverendo Parroco di Taverna, celebrante la Santa Messa in onore di San Falco il 19 agosto 2001 in Palena, Suo Patrono, nella chiesa Madre sono state accolte da tutto il popolo della Comunità palenese, che la gremiva, attento, e dalle Rappresentanze numerose di quella di Taverna, con profonda commozione ed intima gioia.
Il celebrante ha illustrato il particolare significato dell'eccezionale avvenimento: il gemellaggio, dopo un millennio dalla morte di San Falco Eremita in Palena, in una grotta alle pendici del monte Coccia (fra la Porrara e la Maiella), tra le Comunità di Taverna e Palena, luogo di nascita e di morte del Santo, assai vicine per religiosità dei due popoli e per le caratteristiche dei due paesi montani.
L'avvicinamento fraterno delle due Comunità Gemellate è destinato a consolidarsi ed arricchirsi, come annunciato dal celebrante, nella sua omelia, con altri incontri, di cui il primo fissato per il 9 settembre 2001, è felicemente avvenuto.
Viene auspicato che il primo incontro del 9 settembre 2001 possa ripetersi lo stesso giorno, con una data -. ,segnata nella storia religiosa di Taverna e Palena, per festeggiare a Taverna San Falco ogni anno in settembre, come a Palena in Agosto.


5. Parole del Parroco di Palena, don Maurizio Buzzelli.

In questo solenne giorno, atteso da dieci secoli, si è realizzato ciò che usualmente cantiamo nell'inno al Santo Patrono: "Tuas laudes Palena una cum Trjchene dicant et laeti celebrent" (Palena e Taverna dicano ognora e cantino Tue lodi). La fratellanza che sta nascendo tra le Comunità di Taverna e Palena è motivo di commozione e di esultanza. Il nostro Santo Protettore ha compiuto un altro miracolo: l'aver unito due antiche realtà così lontane tra loro nell'unica esperienza di Fede, nella comunione dell'unica Chiesa di Cristo. Abbiamo cosi scritto una nuova e gloriosa pagina della nostra storia da consegnare alle nuove generazioni, affinché possano vivere nella fratellanza scaturita dalla Comunione dei Santi". 19 agosto 2001 (Dall'omelia di don Maurizio Buzzelli, Arciprete di Palena).



INNO A SAN FALCO


O Falce, Pater inclite, O Padre amorosissimo,
Qui claris fulges meritis, Che splendi per gran meriti,
Et a superno Numine E le celesti grazie
Gratias nobis impetras. Sopra di noi fai piovere;
Si qui torquentur daemonum Virtù contro i Demoni
Dirissimis suppliciis, Hanno le tue reliquie,
Ante tui reliquias E restan gli energumeni
Fiunt salùtis compotes. Davanti ad esse liberi.
Innumeras tuas laudes Dicano ognora, e cantino
Dicant et laeti celebrent Tue lodi senza numero
Palena una cum Trjchene, Palena, la Calabria
Et tota gens mortalium. E tutto 1' umano genere.

 

LA VOCE DELL'AVENTINO

Bollettino interparrocchiale

INSERTO
Cultura storico - religiosa

NUMERO SPECIALE - SETTEMBRE 2001

SPIRITUALITA' EREMITICA IN ABRUZZO: SAN FALCO

San Falco venne dalla Calabria dietro un maestro di vita spirituale: il Beato Ilarione, con altri sei discepoli (cfr. Bollettino Interparrocchiale "La Voce dell 'Aventino" n. 2, ottobre 1998, pag. 3 "San Rinaldo, protettore di Fallascoso'), che scelsero la solitudine e la preghiera in luoghi diversi. San Falco si ritirò presso la chiesetta di S. Egidio (in quel di Palena, di cui ora non si vede neppure una reliquia), sulla Maiella.
Non risulta dalla tradizione che San Falco fosse sacerdote. Scendeva per il sentiero che si allacciava a quella chiesetta, appariva tra i buoni paesani e dispensava quella raccolta tranquillità spirituale a ritemprare i loro propositi, a sedare gli screzi, a porgere loro, con le mani odoranti di santità, il rozzo crocefisso. Ebbe un particolare potere sui demoni: il decreto della S.Congregazione dei riti che convalida il suo culto, dà prevalente rilievo all'efficace potere di Lui sugli indemoniati. Una celebre tela, opera del pittore Oreste Recchione, ritrae appunto il Santo nel suo abito marrone, con la mano protesa in atto di comando, mentre dal corpo di una giovinetta violentemente stretta da mani vigorose guizza rapido il diabolico serpentello.
Falco predilesse la montagna, la solitudine, la preghiera.
La montagna è la realizzazione dell'ansia di cielo, un'ansia di perfezione. Così Falco capì la montagna. Veniva dalla montagna calabrese si nascose nella montagna d Abruzzo, lì dove la stessa vegetazione si dirada, ove non cresce che l'erba bassa con gli sterpi paurosi, ove si ascolta la voce verso Dio.

S. Falco, protettore della città di Palena
Incisione di una celebre tela del pittore palenese Oreste Recchione (1841 - 1904)


Falco predilesse la solitudine di una grotta montana, in essa raccolse il suo essere in un ripiegamento che voleva giungere alla conoscenza di se stesso attraverso il conoscimento di Dio che in Lui viveva e agiva e con il quale stringeva quel connubio sublime: la preghiera della vita: "Sedetti e tacqui, elevando al Signore me stesso come una preghiera",
La preghiera di Falco, ascesa del suo essere verso Dio, chiamava, sollecitava la discesa di Dio verso di Lui: unione mistica in cui consiste la perfezione cristiana.
Quando giunse l'ora del suo transito, tutta la montagna era imbiancata di neve.
Era l'alba del 13 gennaio, nella metà dell'undicesimo secolo, una candida coltre, dalla grotta del suo eremitaggio, si stendeva in una ondulazione vaga fino al tremolar della marina. La campanella che sormontava il rozzo tetto della chiesetta di S. Egidio suonava ...suonava.
Allarme? Richiamo? Miracolo?
I Palenesi si mossero affondando nella neve fresca i piedi ansiosi ...La campanella suonava ...suonava...
Falco era disteso sul nudo argilloso pavimento, le mani congiunte nell'amplesso supremo del Crocifisso, il volto sereno nel sorriso dell'innocenza, scarno e alato dalla diurna ascesi.
La campanella suonava ...suonava!...
Era l'annunzio del transito del Santo, era la testimonianza della fedeltà di Falco a Cristo, era la conferma miracolosa della sua santità.
(Dal libro di don Antonio Chiaverini, intitolato: "falena nella corona dei suoi Santi" Ed. tip."La moderna". Sulmona, 1982).

A cura di Riccardo Vittorio Gentile


2. SAN RINALDO, eremita sui monti di Fallascoso (a circa 20 km da Palena) uno dei sei compagni di San Falco


Preghiera a S. Rinaldo
O S.Rinaldo Protettore di Fallascoso, volgi il tuo sguardo pietoso, non solo a noi, ma anche a tutti coloro che a te ricorrono. Tu che scegliesti tua dimora, in vita di penitenza e preghiera, in antro oscuro per la conquista della vita celeste, ci sia il tuo esempio sprone ad amare la povertà, la preghiera, il sacrificio. Mentre oggi ancora, dopo tanti secoli le tue preziose reliquie, ci parlano di vita beata in terra e in cielo, da te, o Santo Taumaturgo, attendiamo celesti favori e grazie per imitarti a raggiungerti nella gloria del Cielo. Amen.


3. Il gemellaggio e l'Associazione culturale di Palena

Fin dalla sua costituzione (13 marzo 2001), l'Associazione predetta ha posto in agenda, tra le sue attività prioritarie, la realizzazione del gemellaggio storico-religioso tra le Comunità di Taverna e Palena, già ideato nel 1962 dal concittadino Pasquale CHIAVERINI, che aveva segnalato l'iniziativa ad esponenti di Taverna, in provincia di Catanzaro. La proposta di Chiaverini non ha avuto concreti sviluppi fino a quando l'Associazione anzidetta ha segnalato a Taverna quella iniziativa. A tale segnalazione sono seguiti via filo contatti personali tra esponenti della citata Associazione e della Comunità di Taverna. Il 21 giugno 2001, una Delegazione di personalità rappresentative degli Enti civili e religiosi di `Taverna è venuta a Palena per prendere contatti diretti ed accordi di massima per l'attuazione del progetto. L'incontro che ha avuto luogo con il patrocinio del Sindaco DELLA GROTTA e del Parroco don Maurizio, ha raccolto unanimi consensi e suscitato il più vivo entusiasmo. I positivi risultati del convegno sono quelli sopradescritti.

Per l'Associazione culturale di Palena
Giovanni Scarpelli


4. Palenesi a Taverna.

Il mattino del 9 settembre u.s. centootto Palenesi, guidatidal Parroco don Maurizio, giunti a Taverna per ricambiare la fervorosa partecipazione dei suoi fedeli alla celebrazione in Palena del gemellaggio in occasione della festa in onore di San Falco del 19 agosto u.s., sono stati accolti con gioiosa fraternità nella terra natale di San Falco, per pregare insieme con simiglianza di riti nella loro chiesa, dove è stata esposta la statua d'argento del Santo ed è stato offerto un quadro con l'immagine di Padre Falco benedicente, celebre opera del pittore palenese Oreste RECCHIONE: una preghiera (che dopo dieci secoli ha avuto iniziale realizzazione, come auspicato nell'Inno a San Falco) di "Palena una cum Trjchene" (di "Palena insieme con Taverna"). R. V G.



5. Opere celebri del pittore O. Recchione:

San Falco eremita protettore della città di Palena: originale esposto nella sede vescovile di Sulmona Valva su tela ad olio (una sua copia è esposta nella chiesa di San Falco-Palena).
(Dimensioni: cm 35x100). Altra copia (a colori) è esposta nella chiesa parrocchiale di Taverna.

La Sacra Famiglia: (originale esposto nella chiesa parrocchiale di Lettopalena, già abbazia di Monteplanizio).
(Dimensioni: cm. 224x132):

Sant'Andrea della Valle: originale esposto nella chiesa del Rosario in Palena. (Dimensioni: cm 225x128).

 

BOLLETTINO INTERPARROCCHIALE
"LA VOCE DELL'AVENTINO"

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