Il giovane Holden di J. D. Salinger
Questo romanzo è troppo famoso. E' uno dei romanzi più venduti al mondo (60 milioni di copie vendute dal 1951, anno della sua prima pubblicazione; ancora oggi se ne vendono 250.000 copie) ed è il romanzo che ha chiuso (invece di aprire) le porte dell'autore al mondo, l'allora trentaduenne J.D.Salinger (oggi ha superato gli ottanta anni.) Ormai il libro ed il protagonista sono un mito. Holden è da accostare alle grandi figure della letteratura classica. Holden è stato un modello per le generazioni successive, prime fra tutte gli hippies degli anni '60, e purtroppo per l'omicida di John Lennon, Mark David Chapman, e per l'attentatore di Ronald Reagan.
La trama, praticamente, non esiste: semplificando
(termine che Holden detesta), potremmo dire che il romanzo, in tutto poco
più di 250 pagine, racconta le vicende di un giovane rampollo della
buona borghesia di New York (il giovane Holden Caulfield, appunto; come spesso
accade, la traduzione in un'altra lingua tradisce il senso dell'originale:
in questo caso, sotto accusa è il titolo in italiano, meno pregnante
dell'originale The Catcher in the rye - letteralmente L'Acchiappatore nella
segale - da applausi, invece, la traduzione di Adriana Motti), appena espulso
da scuola, perché si impegna poco. (In realtà, la faccenda è
più complessa: Holden odia la scuola perché in fondo è
un disadattato, si ribella alle convenzioni sociali e quindi ai luoghi dove
queste fanno da padrone, in primis la scuola.) Su tutto, domina il ricordo
del fratello morto di Holden: Allie, morto poco più che ragazzo.
Durante la narrazione, sembra che Holden - ragazzo che si appresta a superare
la conradiana linea d'ombra - voglia trovare un appiglio al quale appoggiarsi
per poter vivere in questo mondo: Holden rispecchia la psicologia dei ragazzi
sedicenni, quindi il quadro del suo personaggio è estremamente realistico.
Questo appiglio potrebbe essere la sorella Phoebe (uno dei personaggi più
belli), che frena la ribellione e l'odio di Holden verso il mondo con la sua
maturità di ragazzina.
Ma Holden, in realtà, cerca una risposta alle proprie inquietudini
in una domanda su qualcosa che è forse l'allegoria della sua condizione:
che fine fanno le anatre del lago di Central Park quando lo stesso gela d'inverno.
Il romanzo ha uno stile incredibile, che difficilmente
si trova in altri romanzi: Salinger scrive all'indicativo e riproduce perfettamente
il linguaggio giovanile tipico dell'epoca, raggiungendo uno stile altamente
colloquiale, che non è mero artificio retorico: forse è per
questo che è ancora così attuale, così moderno.
E' un peccato che il suo autore, J.D.Salinger (autore anche dei bellissimi
Nove Racconti, pubblicati nel 1953) abbia deciso di non pubblicare più.
Noi, figli di Holden, ne sentiamo la mancanza.
J.D. Salinger, Il giovane Holden, Einaudi, pag.258, 13.43 €.