|
Le principali Porte Medievali: una breve "Guida Virtuale":
Porta di Ponte Molino A seguito della costruzione della cinta muraria esterna carrarese venne progressivamente perdendo la sua originaria funzione strategica: perciò, sino al Settecento fu usata come abitazione privata e successivamente per gli impianti dell'acquedotto cittadino. Di fronte alla porta, sulla sinistra del ponte, vi erano sino al 1883 (allorché vennero demoliti a seguito della "rotta" dell'anno precedente) 30 mulini per la macina dei cereali o di altri prodotti necessari all'artigianato, come per esempio i colori per i conciapelli. Porta di San Tomio Si trovava presumibilmente a metà della Riviera dei Mugnai (tra l'attuale Baessato ed ex-Standa/Oviesse) all'altezza del demolito Ponte della Punta, che collegava Riviera dei Mugnai a Riviera Beldomandi prima dell'interramento del naviglio in quello che sarà l'attuale Largo Europa. Porta di San Matteo Si apriva al termine dell'attuale Largo Europa, più o meno all'altezza dei nn.2-4 dove è possibile rinvenire alcune (poche) tracce della Torre "Medoacense" in una lapide "Resti di Mura Medievali". Era rivolta verso la Piazza Eremitani e a quest'ultima collegata dal Ponte della Stua, demolito agli inizi del novecento per far posto alla costruzione di Corso del Popolo. Porta Altinate Venne ricostruita nel 1286. Di qui entrarono i crociati il 20 Giugno del 1256 cacciando Ansedisio de' Guidotti, nipote di Ezzelino (una lapide ivi affissa di Carlo Leoni ricorda il fatto). Il ponte antistante (purtroppo interrato) di origine romana, era a tre archi e lungo 39,94 metri e largo 7,77. Il "Portelletto" Si trovava all'altezza di Via G. Anghinoni, strada dedicata a Giovanni Anghinoni, studente padovano, il quale fu ucciso da una sentinella austriaca di guardia in prossimità dell'allora Ufficio Postale (attuale Cassa di Risparmio) l'8 Febbraio 1848. Il ponte antistante, con la costruzione del vecchio Palazzo delle Poste serviva da attracco alle barche che muovevano da e verso Venezia per il trasporto della posta. Porta delle Beccarie Detta anche Porta della "Vacca", si trovava all'altezza di Via Cesare Battisti, al termine della strada che costeggia la Torre del Bo. Nelle vicinanze vi erano le Pescherie Nuove (quelle vecchie si trovavano nell'attuale Via Gorizia), dove aveva luogo il mercato del pesce. Porta di San Lorenzo L'antistante ponte romano di S. Lorenzo a tre arcate lungo 45,22 metri e largo 8,80 (una delle quali è visibile nell'omonimo sottopasso) consentiva l'accesso a Via S. Francesco. Sulla sinistra si trovava il "nuovo" edificio dell'ex-albergo Storione (ora sede dell'Università degli Studi). Di fronte, nell'attuale Piazza Antenore, al centro vi era la chiesa di S. Lorenzo soppressa nel 1809 e, nell'area della Prefettura, la chiesa ed il monastero delle benedettine di S. Stefano. Porta di San Giorgio Probabilmente si apriva all'altezza del Teatro Ruzante, ove in precedenza era situata la chiesa di S. Giorgio con il convento delle monache benedettine. Porta delle Torreselle Demolita nel 1819, una lapide ivi affissa di Carlo Leoni ricorda l'entrata di Ezzelino vincitore e tiranno nel 1237. Lungo l'attuale Via XX Settembre si estendeva la cinta muraria medievale abbattuta per consentire l'accesso al canale (soprattutto alle lavandaie!) laddove ora vi sono "solo" edifici. Porta di Santa Maria in Vanzo L'antistante ponte, detto anche di San Gregorio Barbarigo, risale al 1489 (poi ricostruito nel 1717) e collega Via XX Settembre alla Riviera di Tiso da Camposampiero. Porta di San Tomaso al Castello L'antistante Ponte di S. Agostino, dapprima di legno, venne rifatto in pietra nel 1522. Al di là del ponte, sull'area dell'ex-Caserma di Cavalleria (ora Caserma Piave e Distretto Militare), vi era la basilica gotica di Sant'Agostino (XIII secolo) con il convento dei Padri Domenicani, demoliti entrambi nel 1818. Porta di San Giovanni L'omonimo Ponte di "San Giovanni delle Navi", di struttura romana rifatto nel 1285, è così chiamato o perché nei pressi vi approdavano le navi ed i canonici della cattedrale pretendevano il pagamento di un dazio o in memoria di giochi navali, di cui narra Livio, per celebrare la vittoria su Cleonimo a Porto Edrone. Porta Tadi L'antistante ponte dei Tadi o ponte vicentino è a due arcate e fu ricostruito nel 1300 dal podestà fiorentino Nicolò de' Cerchi (come attesta l'iscrizione sul capitello della colonna posta all'estremità esterna). Porta di San Leonardo Di fronte troviamo Ponte San Leonardo costruito intorno al 1140, riedificato in pietra nel 1283, restaurato nel 1487. Sulla sinistra si trova Via Tolomei, già "Casin Rosso", luogo di "divertimento" chiuso nel 1786. E' da sottolineare, in conclusione, che Giovanni da Nono (vissuto nel periodo compreso tra il 1276 e il 1346) nella sua opera "Visione di Egidio re di Padova" descrisse addirittura 19 porte della città medievale: Quattro principali (ponte Molino, S. Giovanni delle Navi, Torreselle, ponte Altinate) corrispondenti ai quattro punti cardinali; Quindici minori (San Leonardo, San Pietro, Tadi, San Tomaso, del Castello, San Luca, dei Conti, Sant' Egidio, Santa Giuliana, Santo Stefano, Falaroto, Braido, San Matteo, Contarini, San Fermo).
BUONA PASSEGGIATA!
|
|