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Il Gattamelata

La pietra del Vituperio

I terremoti a Padova

Il Gattamelata:

Erasmo da Narni, detto "Gattamelata" per la sua grande astuzia dimostrata in battaglia, è senza dubbio il più celebre generale della Repubblica Veneta. Dopo la sua morte, avvenuta a Padova nel 1443, la moglie e il figlio, con il consenso del Senato Veneto, incaricarono Donatello di erigere una statua in onore del loro congiunto. Donatello, che allora lavorava per la Basilica del Santo, di fronte alla Basilica stessa costruì nel 1450 la mirabile opera, primo esempio di statua equestre fusa in Italia dopo l'epoca romana. Costo originario dell'opera: 1700 ducati d'oro!

La pietra del "Vituperio":

Nel periodo comunale, i debitori che non potevano pagare i loro debiti, anche per cause di forza maggiore o disgrazie personali, venivano condannati senza appello al carcere perpetuo. Tale legge ingiustamente crudele fu modificata per intercessione dello stesso S. Antonio nel 1231, tre mesi prima della sua morte (1).
Ma a partire dal 1260 venne istituita la cosiddetta "Pietra del Vituperio" ossia l'usanza di esporre alla berlina per ben tre giorni sopra una pietra, che si trovava nei pressi del Palazzo delle Debite (2), tutti i "falliti" previa confisca di tutti i loro beni, comprese le vesti fino a lasciarli così praticamente in mutande. Da questa usanza deriva l'espressione padovana "restar in braghe de tela".
(1) Il 15 Marzo dello stesso anno il podestà di Padova ordinò che "per ricerca del venerando frate Antonio nessuno per alcun debito sia carcerato".
(2) Allora  fungeva da carcere ed era collegato al Palazzo della Ragione da un Cavalcavia.

I terremoti a Padova:

Il più antico terremoto riportato nelle cronache cittadine risale al 250 d.C.; arrecò rilevanti danni alla città, tra i quali la distruzione dell'Arena e di una grande chiesa situata nell'area occupata attualmente dalla basilica di Santa Giustina.
Un altro importante sisma avvenne il
3 gennaio del 1117 che distrusse la chiesa stessa di Santa Giustina, la quale, ricostruita un secolo dopo, venne di nuovo demolita nel 1502 per scarsa solidità e poi lentamente ricostruita nei secoli successivi. Di qui il modo di dire tipicamente padovano di una<<cosa lunga come la fabbrica di Santa Giustina>>.
Un altro memorabile terremoto avvenne nel
1490 che rovinò pesantemente la Chiesa dei Carmini, la quale, una volta ricostruita, venne nuovamente danneggiata da altri due importanti movimenti tellurici, rispettivamente nel 1503 e nel 1695, evento quest'ultimo che provocò la distruzione totale del tetto.

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