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Vecchie vie e zone di Padova:
Canton del gallo - Si chiama ancora con questo nome in quanto fino al 1200 esisteva nei pressi un'osteria con l'insegna di un gallo.
Volto della Corda - Il passaggio ad arco tra Piazza dei Frutti e Piazza delle Erbe trae il suo nome dal fatto che sotto di esso si dava ai condannati il supplizio dei tratti di corda.
Via Savonarola - Antonio Savonarola difese con valore una fortezza tra Padova e Vicenza (nei pressi di Arlesega) nel 1256 contro Ezzelino: fu così che la Repubblica Padovana decretò che quella via con l'annessa porta fossero intitolate a questo valoroso condottiero.
Via Altinate - Questa via veniva abitualmente imboccata per recarsi ad Altino antica città a sud di Treviso tra Aquileia e Venezia, distrutta da Attila nel 425.
Ponte Corvo - Il nome deriva dal latino "Pons Curvus" ossia curvo, in quanto il ponte era molto rialzato nell'arco centrale per evitare che nei periodi di piena non venisse sommerso dalle acque.
Viale Codalunga - Già prima della costruzione delle mura veneziane questa via si situava al di fuori delle mura cittadine e come tutte le zone di sobborgo era chiamata "Coa" e questa essendo più lunga di altre venne chiamata Codalunga.
Via Mortise - Presso la chiesa di S.Lazzaro vi era una località nella quale i padovani ancor prima dell'Era Cristiana seppellivano i loro morti: si tratta dunque della attuale zona Mortise.
Ponte della morte - Vicino a questo ponte si trovava una casa fortificata e abitata da ladri e assalitori che di notte erano soliti uscire per compiere scorribande e derubare gli abitanti della zona. Erano così ben difesi che il Consiglio della Repubblica Padovana dovette assediarli con truppe regolari. Una volta arrestati ben 27 briganti vennero impiccati sul ponte vicino alla casa stessa da cui il "funesto nome" del ponte. Quasi a voler confermare questo triste precedente nel 1422 il ponte subì inoltre un rovinoso crollo.
L'Arcella - Nel luogo ove sorge questa antica chiesa sembra esistesse, già prima del 1200, un piccolo castello o fortezza (in latino "Arce") da cui sarebbe quindi derivato il diminutivo di Arcella. Un'altra versione parla invece dell'esistenza nella zona di un altare all'aperto e dunque il nome deriverebbe dal latino "Ara Coeli".
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