GIACOMO AGOSTI
Arte antica anche quella di Mino Agosti, che ha a che fare con la pittura e con la scultura in una sintesi felicissima: larte dellintarsio, il vecchio mestiere dellebanista che dava vita alle superfici dei mobili innestando con sapienza e pazienza legno su legno, colore su colore. Legno come carta, legno come collage, in una singolare fusione che unisce assieme le arti del disegno, dellintaglio, del mosaico. E così che limpiallacciatura, quella sorta di tradimento del legno massiccio, quellinganno che nasconde il truciolato nelle lavorazioni industriali, diventa per magia arte, preziosità. E unarte fatta di materiali poveri, dei cascami di legno, ma al tempo stesso vi è una sapiente e lunga ricerca di materiali, di tinte, di essenze procurate da lontano, attraverso le maglie avare di un sistema industriale che ignora la piccola e raffinata manualità.. Vi è il disegno dei soggetti, innanzitutto, linfinita varietà di temi, a fatica organizzabili in gruppi: dai quadri naturalistici, con tutta la sensibilità e lattenzione calligrafica per il dettaglio di una piuma o di una foglia, ai soggetti astratti di una modernità straordinaria, alle farfalle, alle composizioni celebrative, alle architetture che coprono pareti e pareti della sua casa e partono da anni per mostre che si tengono in tutto il mondo, quasi un pezzo di Friuli che ci rappresenta degnamente dal Venezuela a Sydney, da New York a Roma. E' un incontro sottile e intimo con la materia, la sensazione ai polpastrelli dei caratteri diversi delle essenze, più ruvido, meno ruvido, a cercare unalchimia perfetta di accostamenti cromatici e geometrici; la sensazione agli occhi delle diverse tessiture sfruttate al massimo in certi quadri astratti. Vi è una magia, quasi, là dove si incontrano nel profondo il disegno sulla carta e il disegno nascosto nel tronco, là dove la venatura contorta della radica diventa mare, bosco, o le fibre allineate e sottili rendono la trama di un muro, di un cielo. Vi è la magia dellintaglio poi, della lama affilata che segue fedele la forma, sostituisce pieni e vuoti con una perfezione assoluta, senza sbavature, a chiudere un piccolo miracolo in cui noce, frassino, ebano, tagliati in stati sottili, diventano casa, viso, prato.