Cronache Cittadine  Anno XV  N° 321  - 23 maggio 2004  - pag.9

Segni-con una sentita pubblica manifestazione ed una solenne concelebrazione  

 NUOVE STRADE INTITOLATE A PERSONAGGI AMATISSIMI

I loro nomi saranno di grande esempio e stimolo per le generazioni future

di   Fernanda Spigone

 

Lo scorso 8 maggio, presso la bella Chiesa del Convento dei Cappuccini di Segni, si è svolta la cerimonia per l’intitolazione di 3 vie ed un piazzale a quattro personaggi che vanno degnamente a collocarsi accanto ad altri eroi, del quotidiano e della storia, che onorano la toponomastica della nostra città.

I quattro nomi sono: Madre Teresa di Calcutta, Cardinale Vincenzo Fagiolo, Padre Antonio Sinibaldi, Dottor Alfredo Sepe. - Personaggi che nella loro umiltà e dedizione al loro compito spirituale, hanno lanciato un messaggio di solidarietà e di servizio. Scintille di segninità che spesso hanno varcato i confini nazionali - così si esprime al loro riguardo il vice sindaco Dott. Alberto Santoboni, il quale ha fortemente lavorato a tale progetto fino a vederne la realizzazione che lo ha colmato di profonda e visibile gioia.

Ed è stato bello ascoltare, sabato 8 maggio, testimonianze di coloro che hanno conosciuto da vicino i quattro personaggi, che hanno parlato con la voce del cuore senza tuttavia scalfire, con inutili rigurgiti emotivi, il limpido, buono, umile ed indomabile operato di essi.

Madre Teresa di Calcutta, gigantesca figura mondiale,dedita al servizio dei più poveri tra i poveri, cittadina onoraria di Segni che ebbe l’onore di riceverla tra le mura della Cattedrale di Santa Maria Assunta nel 27 novembre del 1990: di Lei ha parlato Padre Buela, fondatore dei sacerdoti del Verbo Incarnato. Con fraterna tenerezza ha ricorda-to alcuni vezzi della Santa: non amava essere baciata nè essere inghirlandata di fiori, come spesso, invece, accadeva nell’entusiasmo delle folle. Il suo più caro ricordo è l’ordine che ricevette da Lei, di  “creare” sacerdoti in Albania, nella terra dei Balcani tanto amata.

Del Cardinal Vincenzo Fagiolo ha parlato Mons.Lorenzo Loppa, Vescovo della Chiesa di Anagni-Alatri, esaltandone la fede adamantina e l’umiltà, l’operato durante il ministero pastorale come Vescovo della diocesi di Vasto e di Chieti, come segretario della Congregazione  dei Religiosi, come Cardinale, designandolo con le stesse parole  che usò il Santo Padre durante l’omelia per la sua morte  avvenuta a Roma il 22 settembre 2000:”uomo di chiesa e maestro di giustizia”, alludendo alla sua formazione in Diritto ecclesiastico e canonico.

Scrive di lui Anna Lisa Ciccotti - Il suo sorriso pacato, la sua bonomia, la disponibilità per i sacerdoti, la gente, la cultura, le tradizioni ed i valori della cultura lepina rendono la sua memoria cara e preziosa ad ogni segnino -

Del Padre Antonio Sinibaldi, missionario che donò la propria vita per aiutare 17 ragazzi sul punto di annegare, ha parlato Mons. Luigi d’Andrea vescovo di Cascias (Brasile). Con tono pacato,venato di gioia e mestizia, ha ricordato come, insieme, abbiano preparato la strada della missione, fratelli nell’amore di san Francesco ed ha sottolineato come ancora oggi, a 17 anni dalla morte, il ricordo di Padre Antonio Sinibaldi sia vivo in Brasile, sopratutto nei luoghi più poveri e diseredati di quella meravigliosa terra, patria di un popolo”affamato” di Dio.

Mons.Bruno Navarra ha parlato del Dott. Alfredo Sepe, tracciando, in un breve excursus, il profilo umano, estremamente bonario del dottore il cui ricordo è tutt’altro che sopito nell’animo dei segnini che ne ricevettero tanto bene.

Ha messo in luce la stima che Egli godeva presso i suoi colleghi, l’animo cristiano intriso di profonda fede che permeò di sè anche la professione:- sempre disponibile, pronto, mise l’ammalato al centro di quella che considerava  non una professione ma una vera e propria missione. La riconoscenza dei segnini per il suo operato è unanime -( Anna Lisa Ciccotti)

  Così, alla presenza di tante autorità civili e religiose, di parenti, di cittadini, è terminata la manifestazione che ha designato i quattro personaggi quali poli ascetico-mistici, assolutamente non espressione del passato ma traccia per il futuro.

I loro nomi saranno esempio e stimolo per i giovani che percorreranno le strade ad essi intitolate.