da IL CUORE DELLA DIOCESI - NOVEMBRE
UNA VITA…UN SORRISO
Un titolo azzeccato quello scelto dagli organizzatori della manifestazione svoltasi a Segni dal 2 al 10 ottobre u.s. in ricordo di Padre Antonio Sinibaldi.
Di questa figura di
francescano infatti tutti ricordano il sorriso pacato, sereno, indice della
capacità d’ascolto e di condivisione.
Padre Antonio nacque a Segni
nel 1937; maturò, in una famiglia dai saldi principi cristiani, la vocazione
religiosa, entrò nell’ordine dei conventuali e nel 1962 fu ordinato sacerdote.
La sua ansia missionaria lo portò nel 1968 nello stato del Maranhâo, una delle
regioni meno sviluppate del Brasile. Lavorò prima nella parrocchia di Bom
Jardim e dal 1971 nella parrocchia di São Francisco a São Luis. Si fece vicino
a tutti quanti avevano bisogno di sostegno materiale e morale, spendendosi
indefessamente per gli emarginati delle “favelas”, i meniños de rua, le
prostitute, le famiglie in estrema povertà.
In Brasile si consumò la
tragedia che ben ricordano tutti quelli che vollero bene a Padre Antonio: il
mare in burrasca capovolse la barca sulla quale si trovava assieme ad alcuni
giovani per recarsi nell’isola del Timore e trascorrere una giornata di ritiro
spirituale. Frei Antonio si prodigò fino allo stremo, portò in salvo molti
naufraghi ma poi fu risucchiato dal mare.
Ora il suo corpo riposa
nella chiesa di São Luis ma continuano a parlare di lui le sue opere.
Per i suoi poveri infatti
Frei Antonio pose le basi di un Centro Sociale, attualmente intitolato a lui,
che, cresciuto nell’impegno e nell’attività, costituisce ora un felice punto di
riferimento per la città di São Luis: nel Centro operano equipe specializzate
che contattano le famiglie per aiutarle e sostenerle, circa 300 ragazzi al
giorno frequentano corsi di formazione professionale che rilasciano titoli
riconosciuti dallo stato, i più piccoli sono intrattenuti con corsi di
alfabetizzazione, di musica, recitazione e laboratori artistici. Nel Centro
funzionano inoltre ambulatori di psicopedagogia, pediatria, ostetricia e
odontoiatria.
Il ricordo di Padre Antonio
nel suo paese natale non poteva essere allora disgiunto da una particolare
attenzione all’Obras Sociais Frei Antonio Sinibaldi..
Così la mostra ospitata dal
2 all’8 ottobre u.s. in Corso Vittorio Emanuele ha dato modo ai numerosi visitatori di ricordare e conoscere
meglio sia un concittadino illustre ma anche la realtà della missione
brasiliana attraverso documenti, fotografie, proiezioni e musiche.
Le giornate conclusive della
manifestazione sono state particolarmente significative.
Sabato 9 ottobre presso il
Convento dei Cappuccini Padre Carmine Castiglione, Padre Francesco Trani ed il
Prof. Giuseppe Staccone, compagni della prima ora o comunque in qualche modo
legati a Padre Antonio ed alla sua opera, hanno offerto ai convenuti preziose
testimonianze e ricordi toccanti. Tra le altre testimonianze poi
particolarmente significative quelle di un compagno d’infanzia e di un nipote
di Padre Antonio che hanno completato il quadro disegnando la figura di un uomo
mite, caritatevole per natura, di un sacerdote ancora presente nel ricordo di
quanti condivisero i suoi ideali.
La giornata di domenica 10 è stata aperta dalla S. Messa. Nel
pomeriggio il Convento dei Cappuccini ha offerto spettacoli d’eccezione.
L’orchestra d’archi
“Capriccio Stravagante” diretta dal maestro Rudiger, il gruppo musicale”Effetto Note” ed il coro”In canto Gospel”
diretto dal maestro Fabio Valeri non solo hanno offerto godibilissimi momenti
musicali ma hanno dato modo di riflettere ed approfondire il messaggio che
Padre Antonio ha lasciato.
Molti hanno aderito alla
raccolta di fondi apprezzando e condividendo l’idea proposta dagli
organizzatori di promuovere un gemellaggio, quasi un’adozione a distanza
dell’Obras Sociais Frei Antonio Sinibaldi per sorridere ogni anno insieme ai
bambini di São Luis.