da   IL CITTADINO

 

Portare Segni in Brasile? Si può …

 

 

Si é volutamente lasciato trascorrere del tempo, da quando ad inizio ottobre scorso si è celebrata l’opera del segnino Padre Antonimo Sinibaldi (ricordate “Una vita, un sorriso”?), un uomo che, lasciato tutto, ha scelto di consegnare la sua vita ad un mondo di sofferenza e di povertà, fiducioso che il suo sorriso, la sua disponibilità e la sua “missione” avrebbero contribuito ad accendere calore e speranza dove si conosce solo il vuoto della disperazione. A São Luís in Brasile (stato di Maranhão fonda il Centro Sociale, ora a lui intitolato “Obras Sociais Frei Antonio Sinibaldi” che ospita circa 300 ragazzi che vi svolgono attività di formazione al lavoro, mentre i più piccoli compiono i primi passi scolastici. Vi sono inoltre ambulatori medici e servizi per le famiglie bisognose. La celebrazione tenutasi a Segni costituiva la prima di un appuntamento a cadenza annuale per sostenere il Centro Sociale. L’obiettivo è quello di non far dimenticare l’opera di questo eroe dell’amore per chi non chiede, pur avendo bisogno.

Ora, trascorsa la celebrazione possiamo riflettere insieme se davvero qualcosa si può costruire per sostenere un’opera di fraternità.

La famiglia di Padre Sinibaldi, infatti, desidererebbe farsi promotrice di un “gemellaggio” tra la cittadinanza ed il Centro Sociale, per raccogliere fondi e sostenere l’attività, anche attraverso l’istituto delle adozioni a distanza. Donare, anche poco, non è un costo, ma un valore enorme se fa immaginare ai bisognosi che, lontano, c’è chi pensa a loro, perché alleggerisce la pena ed asciuga le lacrime.

L’idea che si intende lanciare è quella di organizzare un “Comitato pro Obras Sociais Frei Antonio Sinibaldi”, che abbracci insieme la comunità civica e quella religiosa, e dove far confluire anche il più piccolo degli sforzi, delle intenzioni, delle idee e delle donazioni, naturalmente nella trasparenza assoluta dell’attività; un Comitato che sia un centro di ascolto e dialogo con quei ragazzi, con collegamento internet o postale, e, nel limite del possibile, dare sollievo e qualche sicurezza. Seminare anche solo un po’ di bene, dà raccolti sicuri!

Sarebbe un bel risultato che nella seconda ricorrenza di “Una vita, un sorriso” questo comitato fosse già operante e la base di consenso della cittadinanza riuscisse a moltiplicare i risultati, già lusinghieri, della trascorsa prima giornata.

 

Paolo Tomasi