DA NON PERDERE

Il teatro non è solo luogo di novità ma anche di ritorni. Una volta si diceva "a grande richiesta", ora si potrebbe dire "per grande interesse". Gli ingredienti per ripetere il successo dell'anno scorso per "Naufragi di Don Chisciotte". riproposto in questi giorni all'Out Off, ci sono tutti: l'autore italiano, il trentaduenne Massimo Bavastro riconosciuto come uno dei più interessanti in questo momento, il testo che unisce realtà,a fantasia, comicità a tragedia nel quotidiano ostile di una grande metropoli, gli attori, i bravissimi Gigio Alberti e Mario Sala, la regia sobria e misurata di Lorenzo Loris. I protagonisti sono due emarginati, imbottiti di psicofarmaci, due eroi della guerra quotidiana per la sopravvivenza in un mondo estraneo, inseguiti dai mostri partoriti dalla loro mente che i farmaci fanno addormentare ma non scacciano. Due anime sole contro una vita difficile da sopportare scandita dalle visite ambulatoriali, dai piccoli ricoveri e dalla ricerca di una libertà insidiata dal loro stesso immaginario. Due profughi dell'esistenza che decidono di guardare in faccia i propri mostri e sconfiggerli, distruggerli per non essere distrutti in una donchisciottesca tenzone senza vincitori ma solo vinti. Tra i ritomi da non perdere "Roccu U'Stortu" della Compagnia Krypton in aprile al Filodrammatici, il matematico-fìlosofico "Infinities" di Luca Ronconi alla Bovisa in maggio e il "piccolo classico" del Buratto "Fly Butterfly", sempre a maggio al Verdi.

  Magda Poli, Corriere della Sera, 12 marzo 2003


 

Ritorna a indice recensioni Naufragi di Don Chisciotte