La Storia dell'Associazione

Investito da un’auto in Corso Re Umberto a Torino, il 15 ottobre 1967 moriva Gigi Meroni, ala destra granata e della Nazionale. Pochi giorni dopo un gruppo di giovani castellamontesi che avevano da qualche mese fondato autonomamente una formazione calcistica, decisero di legare il proprio nome al ricordo di quel giocatore genuinamente anticonformista, che aveva attraversato il mondo del calcio professionistico con uno spirito libero, affascinando anche coloro che non tifavano Toro: fu così che nacque la “Virtus Meroni Castellamonte”, una squadra destinata, per un breve, intensissimo periodo, a diventare un “caso” nel panorama sportivo canavesano. Essa riuscì a realizzare un modello di assoluta autogestione: nessun allenatore, nessun presidente, nessun dirigente; un gruppo di giovani uniti dall’ amicizia e dalla passione per il calcio, capace di gestire l’ aspetto tattico delle gare, ma anche di sostenere lo sforzo organizzativo. Divise di gioco acquistate con autofinanziamenti che attingevano direttamente alle modeste risorse di studenti sedicenni, trasferte affrontate in autostop o in bicicletta, doveri familiari e scolastici spesso trascurati di fronte al richiamo dell’ impegno agonistico.

A distanza di 35 anni si può dire che fu proprio il fatto che quei ragazzi si rendessero conto che il semplice “giocare” andava faticosamente conquistato, a rendere quella esperienza indimenticabile e per certi versi irripetibile. Quando, nel 1992, prendemmo la decisione di alimentare ancora la nostra passione sportiva, tentando l’ avventura tra i Veterani, noi reduci della “mitica” Virtus Meroni avevamo già quarant’ anni ( i più giovani, trentanove). Ci ponemmo, quasi per scherzo, l’ obiettivo di “durare” cinque anni, ben al di là delle Colonne d’ Ercole di ogni ragionevole rapporto tra ciò che si vuol fare e le condizioni oggettive (leggi anagrafiche) per farlo. Lo scorso anno, decimo dalla fondazione, abbiamo coronato il sogno di una vittoria all’ estero (Trofeo “Cafolla” di Rovigno, edizione 2001); la stagione 2002 ci ha regalato l’inatteso titolo di Campioni Provinciali. Come trent’anni fa, dopo la vittoria nel Torneo di Agliè, il sogno sembra essersi realizzato, ma fa più fatica a dileguarsi.

Finale del Torneo di Agliè 1969

Da sinistra in alto: Candusso, Giacoma, Cotugno, Perotti, Bianchetti, Fratalocchi;  Bergia, Cotella, Graiani, Faletti, Genisio.