Murat, Gioacchino (25/3/1767- 13/10/1815)
Respinto dal seminario si arruola a 20 anni nella cavalleria: Entra nella Guardia Costituzionale del Re e nel '92 è già luogotenente. A termidoro è messo in disparte come seguace dei terroristi. Il 13 vendemmiaio è decisivo il suo intervento nell'impadronirsi dei cannoni che Bonaparte gli aveva commissionato, cosicché il tentativo controrivoluzionario viene stroncato.
Segue dovunque Bonaparte. Nelle battaglie in Italia il coraggio e l'irruenza della sua cavalleria sono spesso determinanti. In Egitto sciabola i Mamelucchi. Ritorna in Francia generale di divisione e il 18 brumaio con decisione fa sgombrare l'aula dai deputati ostili a Bonaparte. Sposa Carolina Bonaparte e diventa Re di Napoli. Segue dovunque Napoleone. Dopo Lipsia tenta di conservare il sua trono e non segue Napoleone nei 100 giorni.
I partigiani dei Borboni tuttavia gli danno la caccia. Preso, viene fucilato a Pizzo Calabro.