Carnot Lazare Nicolas Marguerite (1753-1823)

Allievo alla Scuola del genio, è capitano all'inizio della rivoluzione. Eletto alla Legislativa e poi alla Convenzione viene inviarto all'Armata dei Pirenei. Nel '93 fa parte del Comitato di Salute pubblica malgrado l'opposizione di Robespierre. Una delle sue decisioni più importanti fu di "amalgamare" i volontari alle truppe di linea. Le vittorie non si fecero attendere (Honds-Choote, Wattigny). Energico, autoritario e sbrigativo, raddrizza la situazione delle armate francesi nonostante l'opposizione degli Hebértisti, degli "Arrabbiati" e quella di Robespierre. La vittoria di Fleurus rafforza la sua posizione.

Pur parte attiva nella caduta di Robespierre a mala pena sfugge alla proscrizione del dopo Termidoro. Eletto agli Anziani entra nel Direttorio come specialista degli affari militari. Moderato, ma devoto alle istituzioniu repubblicane, rifiuta di appoggiare i realisti. Disapprova comunque il colpo di stato del 18 Fruttidoro e si rifugia in Svizzera. Ritorna dopo il 18 brumaio. Bonaparte lo fa Ministro della guerra nel 1800, ma dura poco. Vota contro il Consolato a vita e contro l'Impero.

Ministro dell'interno nei 100 giorni dopo il '15 s'esilia in Prussia ove muore nel '23. Le sue ceneri sono al Pantheon.

 

Cfr. Tulard, Fayard, Fierro, Histoire et dictionnaire de la revolution française, Paris, 1987