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Barra Paul François Jean Nicolas (1755-1829)
Di vecchia nobiltà provenzale, si arruola a 16 anni e viene inviato nelle Indie. Capitano nel 1783 sciupa a Parigi la sua fortuna rapidamente ed all'inizio della rivoluzione torna al suo paese. Viene eletto alla Convenzione ed incaricato della leva delle reclute. All'assedio di Tolone riconosce il merito di Bonaparte e lo fa capitano. A Tolone si arricchisce spudoratamente con le ruberie, tanto che al suo ritorno (gennaio 1794) viene trattato freddamente da Robespierre, che non gli rivolge nemmeno la parola.
Barras si sente perduto e pertanto si volge all'opposizione raccogliendo attorno a sé coloro che temono per se stessi.
Il 9 termidoro, comandante delle truppe di Parigi, fa proclamare fuori legge Hanriot e blocca la Guardia nazionale che tentava - in modo indeciso e quindi inefficace - di difendere Robespierre. S'impadronisce dell'Hotel de ville ed è il principale artefice della nascita del Direttorio.
Impedisce la rivincita realista il13 vendemmiai con l'aiuto del suo amico Bonaparte.
Facendo poi credere a Luigi XVIII che poteva essere il restauratore della monarchia stronca ancora una volta i realisti. Impedisce la vittoria elettorale della sinistra invalidando i voti di alcuni seggi. Non si oppone al colpo di stato del 18 brumaio 1799 (9 novembre) e servilmente osanna a Bonaparte ritirandosi a vita privata.
Bonaparte diffida di quest'uomo troppo abile, manovriero, infido e corrotto e lo manda lontano: Belgio, Provenza, Roma. Alla caduta di Napoleone non subisce alcun fastidio e continua la sua vita lussuosa.
Cfr. Tulard, Fayard, Fierro, Op. cit.