Rioninfesta

 

La mattina del 30 luglio 2011, lungo le vie di Ortona, c’è un gran fermento: le numerose persone impegnate ad addobbare il paese corrono su e giù per le ruve, c’è molta agitazione, si vorrebbe quasi fermare il tempo per poter terminare al meglio gli ultimi preparativi per questo importantissimo evento estivo.

Alle ore 16:00, come per magia, tutto è pronto, ha inizio la seconda edizione de i  “Rioni in festa”; l’ansia, la paura di non ultimare,  il lavoro sono ormai alle spalle, comincia la festa!

Quella bacchetta magica, nelle mani degli instancabili volontari, è riuscita a compiere un vero “incantesimo”!

In molti si radunano in piazza per vedere sfilare il corteo storico che si snoderà lungo le vie del paese.

Chiudiamo gli occhi, proviamo ad immaginare, per un solo momento, come poteva essere Ortona nel Medioevo, quando era un feudo della Contea di Celano.

Si odono in lontananza i colpi di tamburo che annunciano i signori Cantelmo, giunti a far visita al nostro borgo, sfilano lungo viale Roma, è una rievocazione storica, ma così precisa ed emozionante da lasciare il pubblico senza parole!

Applausi, canti, la piazza gremita… pensiamo, per un istante, a quel passato troppo lontano e diverso dal nostro presente, immaginiamo quante persone, voci e rumori ci saranno stati lungo le antiche ruve di Ortona in quell’epoca, ora… solo silenzio!

Torniamo alla realtà e proseguiamo la nostra lunga e tranquilla passeggiata; un fiume di visitatori guarda e ammira incuriosito ogni dettaglio, degusta piatti della tradizione ortonese, preparati da brave massaie, si sofferma nelle case antiche dei vari rioni, riaperte e addobbate in occasione dell’evento.

Visitando queste stanze, si torna di nuovo  indietro, a quel tempo in cui le abitazioni erano semplici, povere, ma tanto, tanto dignitose, le famiglie che vi dimoravano erano ospitali e calorose, sulle loro tavole si intravede solo l’essenziale, sembra essere quasi un invito a riflettere sul superfluo dei nostri giorni.

È tardi ormai, la serata volge al termine, in molti ci ritroviamo ancora a “girare” per rioni e ruvette, nessuno ha voglia di tornare a casa, forse, perché, desideriamo che quello straordinario incantesimo, che Ortona è riuscita a compiere anche quest’anno, non finisca stanotte!

 

                                                                                                                                                           Silvia