S. ANTONIO ABATE La prima festa del calendario ortonese, una festa intima e molto familiare.
Il tiepido sole e il freddo pungente hanno fatto da cornice ad uno splendido quadro che, seppur uguale negli anni, è sempre piacevole dipingere ogni volta con le tappe tipiche di questo giorno: la benedizione degli autoveicoli, lo sparo pirotecnico, la banda, la forma circolare del rione, il fuoco, i panini con la salsiccia, tanto vino, i cavalli e la loro benedizione, la Chiesetta e il giro nelle case di questo posto magico … e ancora … i balli, le tarantelle e la tradizionale quadriglia, la voglia di divertirsi e di far tardi. Allegria, euforia, contentezza, magia, voglia di stare insieme e di far festa, voglia di distrarsi dalla quotidianità e dalla routine, ma anche, e soprattutto, voglia di mantenere le tradizioni, voglia di mantenere vivo il legame con Ortona, sempre. Queste sono le sensazioni e gli stati d’animo che contraddistinguono la festa in onore di Sant’Antonio. Una festa intima, familiare … la festa dell’ospitalità ortonese.
Antonella
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