CARNEVALE, LA FESTA DEI BIMBI La festa più colorata dell’anno è diventata una tradizione.
Siamo ormai arrivati a fine Giugno… la natura ci prospetta colori di ogni tipo: caldi e splendenti! Le temperature finalmente sembrano accontentarci ma per un po’ devo assentarmi da tutto questo, chiudere gli occhi e dar spazio a qualche flashback.
Torno indietro con la mente, come in un sogno vedo passarmi davanti gli occhi le immagini dei momenti più belli di questi ultimi mesi… le osservo ma non ho tempo. Devo correre e raggiungere altre immagini che mi stanno aspettando in un angoletto per essere osservate, rivissute con la forza dei ricordi e poi raccontate a tutti gli amici di Prima Pagina che, seduti davanti un pc o intorno a un tavolino, le attendono con ansia! Arrivo davanti al famoso angoletto, sul muro vi è incisa una data con schiuma e coriandoli: 2 febbraio 2008; qualche ragazzo si sarà divertito ad imbrattarlo, d’altronde a carnevale ogni scherzo vale!! Mi siedo ai piedi del muro, chiudo gli occhi e do spazio ai ricordi. Cosa mi è rimasto in mente di questo carnevale? Perchè poi alla fine è inutile raccontare la cronaca che è sempre la stessa. Quello che penso è che ogni esperienza, ogni avvenimento, anche se ripetuto, lascia dentro di noi qualcosa di nuovo, di diverso! E allora ancora: cosa mi ha lasciato questo carnevale?
Una cosa che mi è rimasta impressa sono i preparativi: a differenza degli anni precedenti, in cui ci siamo più o meno ridotti tutti agli ultimi giorni per decidere come mascherarci, quest’anno le maschere sono state studiate in ogni dettaglio, indice di una preparazione più accorta! Questo lo dimostra il fatto che si sono create delle “compagnie di maschere” vestite secondo un criterio preciso, a seconda del tema pensato: basti pensare al tema della “scolaresca” sorvegliata dal maestro Gianni o a quello della Banda Bassotti pensato da alcuni ragazzi facenti parte della stessa comitiva! Al di là di questi “gruppi di maschere”, tutti gli altri partecipanti hanno indossato, allo stesso modo, vestiti molto originali: basti pensare agli abiti da “zingara”, portati accuratamente con gonne lunghe e fiorate, collane dorate, orecchini etnici, bandane; oppure a chi si è immedesimato nelle vesti di una strega fredda e accattivante, di un pagliaccio colorato e simpatico, di un vecchietto o di una vecchietta anni ’50. Per non parlare poi dei bambini che, con la loro tenerezza, indossano gli abiti dei personaggi anche più bizzarri trasmettendo sempre e comunque dolcezza. Ho impressa nella mente un’immagine di tutti loro dietro il rimorchio di un trattore... che belli che sono! Ogni maschera è capace di comunicare a ognuno di noi emozioni diverse!
Questo uragano di maschere e, quindi, di emozioni si è ritrovato alle ore 15.00 di sabato 2 febbraio 2008 per dare inizio alla sfilata lungo le vie del paese accompagnato dal suono della fisarmonica di Cristian e da ben quattro trattori che, come ambulanze, caricavano i “disabilitati” dal vino oltre che i bimbi. Più che sfilata, come al solito, possiamo parlare di “via crucis” considerando le numerose tappe presso le abitazioni degli ortonesi che, con grande gentilezza, hanno offerto frappe, castagnole e del buon vino! A loro volta le maschere hanno ricambiato l’ospitalità regalando canzoni suonate e cantate da loro stesse.
Il giro del paese si è concluso intorno alle ore 20.30 quando si sono esaurite le case cui far visita e quindi i rifocillamenti oltre che le energie di ognuno di noi e, naturalmente, ogni sobrietà!! Ma non poteva finire così: infatti la festa è proseguita presso i locali del Centro Anziani dove bimbi, ragazzi, adulti e anziani hanno finito di abbracciare ogni emozione accompagnati dalla musica di Carlo…qualche frappa, castagnola, un po’ di buon vino... e festa festa fino al mattino!!
Alla prossima, caro carnevale!!
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