8 aprile 2007
Una vecchia foto di venti anni fa mi fa rivivere una tradizionale festa di Pasqua
Chi l’avrebbe mai detto??
Questa mattina, rovistando tra le carte di un cassetto, ho ritrovato una vecchia foto di venti anni fa. Sul retro la data: 8 APRILE 2007.
La osservo attentamente e nella mia mente riaffiorano, con un po’ di nostalgia, i ricordi di quel giorno.
La foto è un po’ rovinata, gli anni passano anche per lei, ma si capisce benissimo cosa rappresenta: una tradizionale colazione pasquale!
Sulla tavolata c’è un canestro pieno di uova sode con al centro un rametto di ulivo, forse preso a messa la domenica prima; immancabile il tipico “ciambellato” ortonese e il “salametto” paesano stagionato con cura dai miei nonni per l’occasione.
All’angolo del tavolino spicca la “fiaschetta” del vino acerbo di Ortona.
Sulla sinistra si vedono le mani rugose di mia nonna che poggiano un piatto di coratella sulla tavola. Ricordo come, durante la settimana santa, si respirasse una piacevole sensazione di risveglio dopo un inverno mai come in queste zone lungo e freddo.
Ho ancora nelle orecchie il suono cupo e inconfondibile della tavella che annuncia la suggestiva processione del venerdì santo.
Altra atmosfera si respira invece il sabato santo… campane a festa, chiesa illuminata, il fuoco che illumina la piazza e i primi scambi di auguri.
Anche stamattina come quella mattina dell’ 8 APRILE 2007, la mia tavola è bandita allo stesso modo. Questo mi fa pensare quanto sia importante conservare gelosamente certe tradizioni così “nostre”… perché in fondo sono le tradizioni a dettare la vita di un popolo, di un paese…di ognuno di noi!!
Chissà se tra venti anni ancora qualcun altro dirà tra sé: “Le persone cambiano ma l’essenza di questa festa è per sempre..!?”
Sele
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