25 Dicembre 2006
Quanti ricordi, quanti sogni. Guai se non ci fossero i sogni.
Il bianco candore della neve, la nebbia bassa che impedisce di guardare lontano, il riflesso dorato della luna piena, il vento di tramontana, le luci colorate, gli alberi addobbati, i presepi, l’aria di festa, regali, giocattoli, sorpresa, meraviglia, stupore….ma soprattutto l’essere bambini. Sono soltanto alcune delle tante cose che mi fanno pensare al Natale. “Stasera devi andare a dormire presto!...altrimenti Babbo Natale non passa!!!”. Come una cantilena era la frase che ogni anno, da bambina, mi ripetevano per mandarmi a dormire. Ed io, come sempre non volevo perché avrei tanto desiderato vedere quel vecchietto buffo, con la lunga barba bianca, che “cala” dal camino per portare il mio regalo. Ho sempre pensato che il Natale sia la festa dei bambini: contenti, ansiosi, trepidanti di trovare quel piccolo dono sotto il camino o nascosto in chissà quale angolo della propria casa. Poi…Ortona! E’ sempre stata splendida, ma durante il periodo natalizio acquista una luce insolita. E’ tutta vestita di bianco e, sul far della notte è un vero presepe! I comignoli che fumano, i lampioni come piccole fiaccole in mezzo al paese, le luci delle case che si accendono…uno spettacolo vero e proprio…un incanto reale!
La mattina del 25 dicembre ci incontravamo tutti in piazza…io, Francesca, Paolo, Cristian, Francesco, Enzo, Carlo, Michele…la domanda era sempre la stessa: “Che ti ha portato Babbo Natale?”. Qualcuno aveva il suo regalo con sé, fiero e orgoglioso di mostrarlo ai propri amici; intanto qualcun altro, un po’ cresciuto, infieriva dicendo: “Tanto, Babbo Natale non esiste!”. Ora, a distanza di tempo, Ortona ha ancora bambini che sognano, bambini che aspettano con gioia il Natale e, noi che siamo diventati ‘grandi’, ci ritroviamo sempre tutti in piazza e ironicamente ci facciamo sempre la fatidica domanda. Negli ultimi anni ad Ortona è stato ospitato il simpaticissimo ‘vecchietto’ che il pomeriggio della Vigilia ha fatto la felicità di molti bambini, e si prova davvero una forte sensazione a vivere e condividere con loro quella gioia. Ma il Natale è anche la festa dei più grandi, delle persone anziane, delle persone sole, per le quali basterebbe un piccolo gesto di affetto, di attenzione a renderle felici.
Oggi è il 25 dicembre 2006, la luce del sole risplende su Ortona. Il suono delle campane a festa, mi buca la “nuvoletta dei ricordi”. Per qualche istante ero tornata bambina.
Quanti ricordi…quanti sogni!...Non smetterò mai di sognare, perché credo che anche la forza di un sogno ci aiuti a crescere, a vivere e a maturare.
Antonella