UNA CARTOLINA CUSTODITA GELOSAMENTE

La festa di S. Generoso, da sempre una emozione avvolgente.

 

Il giorno in cui mi è stato chiesto di scrivere dei pensieri sul nostro Santo Patrono, mi è venuta subito alla mente una cartolina in bianco e nero, con l’immagine di San Generoso, che mia nonna Adelina custodisce gelosamente nella credenza della sua cucina. Ho iniziato a ripensare alla mia felice e spensierata infanzia, a quando ancora l’innocenza e la semplicità, tipiche di quell’età, non mi permettevano di cogliere il significato vero, autentico, profondo di quella importante festa; allora, come tutti i miei coetanei, pensavo solo a divertirmi, a non “sprecare” neanche un minuto prezioso di quella giornata attesa da lungo tempo con tanta gioia e trepidazione.

Ricordo che, ogni anno, dopo la processione, io e la mia famiglia ci riunivamo sempre a casa dei miei nonni materni per il pranzo e nonna Adelina ci mostrava la cartolina di cui parlavo pocanzi e nonno Armando proprio in quel momento iniziava a narrarci la “storia di San Generoso”. Io sarei rimasta ad ascoltarlo per ore, perché, il suo racconto suscitava in me una grande curiosità che solo successivamente ho potuto soddisfare leggendo il libro “Ortona dei Marsi in una cronaca inedita del XVIII secolo” di Giuseppe Buccella. In questa opera vi è un capitolo molto interessante e ricco di particolari dedicato al 1756, anno in cui le Spoglie Mortali di San Generoso giunsero finalmente ad Ortona.

Il nostro paese, come altri limitrofi, aveva fatto richiesta all’allora Papa Benedetto XIV di un Santo Martire Protettore e verso la fine del mese di maggio di suddetto anno, nella nostra Terra, fece l’ingresso l’Urna di legno che custodiva i resti del Santo Patrono Generoso.

Le cronache di quel tempo narrano di tanta gente venuta ad accogliere il Glorioso Santo che fece il suo ingresso di notte nel nostro paese illuminato da fiaccole accese lungo tutto il percorso della Solenne Processione; si racconta che dopo l’arrivo in chiesa “fra la gran calca delle genti” ci fu una breve adorazione alla quale seguì l’inno del “Te Deum Laudamus” come segno di ringraziamento a Dio per aver concesso le Spoglie Mortali di San Generoso al popolo ortonese.

Credo che, ancora oggi, dopo tanti anni, l’emozione che si prova entrando in Chiesa la mattina della festa sia sempre più forte, quella Statua così Maestosa, Affascinante che per noi ortonesi rappresenta un grande orgoglio, direi è quasi un motivo di vanto; ma ancora più forte, intenso, indescrivibile, che sembra quasi toglierti il fiato è ciò che si prova quando il Glorioso Santo si trova sul Sagrato della Chiesa ed i portatori, tra i quali numerosi giovani, con un movimento molto deciso e sincronizzato, ma di grande rispetto, lo appoggiano sulla propria spalla. In quel momento da lontano guardi la Statua che inizia a muoversi con fierezza, in modo maestoso ed ognuno di noi chiede al Santo Martire protezione per se stesso e per la sua famiglia; la processione percorre poi le vie del paese addobbato con fiori e coperte alle finestre, dopo lo sparo San Generoso viene riportato in chiesa per la Benedizione finale, solo successivamente verrà “riposto” nella Cappella vicino all’Urna contenente le Spoglie Mortali.

Per noi ortonesi “l’8 di Maggio” è un giorno molto importante, sentito, a differenza di altri festeggiamenti si svolge in modo molto pacato, semplice, direi quasi silenzioso, riservato che sembra rispecchiare la personalità di questo popolo ed anche le persone emigrate nelle grandi città da tanti anni per motivi di lavoro, riescono sempre a tornare ad Ortona per questa meravigliosa occasione.

Quest’anno, nel celebrare il 250° anno della venuta ad Ortona delle Spoglie Mortali del Santo Martire, i ragazzi del Comitato Feste, ai quali va un doveroso e sentito ringraziamento, hanno scelto la data del tredici maggio per ricordare il Nostro Protettore: è stata una splendida giornata accompagnata anche dalla clemenza del tempo che molto spesso negli anni passati ci ha “riservato” freddo e pioggia!

Vorrei concludere semplicemente, rivolgendo solo una breve preghiera a San Generoso affinché vegli sempre sul popolo ortonese concedendogli pace e serenità.

 

                                                                                                                                                             Silvia

 

 

su Alcuni Momenti le foto della festa