ESTATE 2006
Una estate povera di avvenimenti ma sempre molto ricca di emozioni
Questo anno l’estate ortonese è stata molto povera di avvenimenti: sono mancate manifestazioni e iniziative che coinvolgessero la comunità di Ortona e quelle dei paesi vicini.
Diversi anni fa il 12 agosto si organizzava la “ Sagra degli gnocchetti”. L’ultima c’è stata, forse, più di cinque anni fa: la nostra piazza gremita di gente, i gazebo con il bancone per distribuire cibi e bevande, la cassa, il pentolone per cuocere la pasta, la musica e i balli fino a tarda notte. Anche la “Festa dell’Anziano”, che di solito si svolgeva dopo Ferragosto, ha perso sempre di più il suo significato, fino ad essere quasi del tutto dimenticata. Ricordo che quando ero più piccola la Festa dell’Anziano si svolgeva a Sulla Villa, nella piazzetta antistante la chiesa. Alcuni giorni prima preparavamo dei simpatici inviti, che portavamo porta a porta agli ultraottantenni di Ortona, Sulla Villa e Santa Maria. Il programma prevedeva la celebrazione della Messa e uno spettacolo offerto ai nonni presenti. Una volta realizzammo una coreografia con dei nastri colorati; un altro anno intrattenemmo gli invitati con la lettura delle storiche barzellette di Pippetta e delle poesie di Fulvio. Al termine ogni festeggiato veniva omaggiato di un piccolo e simbolico ricordo.
Al di là di questi appuntamenti fissi, sono mancati questo anno i giochi all’aperto, la caccia al tesoro, il torneo di briscola, la giornata ecologica, i film in piazza, la discoteca al campo da tennis. Insomma una vera piattezza e povertà di idee. Il problema è che da un po’ di mesi Ortona è priva di un gruppo che si faccia carico di realizzare questo tipo di iniziative: l’Associazione Pro - Loco si è sciolta nella scorsa primavera. Con questa constatazione non intendo colpevolizzare nessuno, tanto meno coloro che hanno fatto parte del vecchio direttivo; anzi ne approfitto per lodare il loro impegno. Vorrei semplicemente far presente che c’è una mancanza di interesse e di impegno a scuotere una situazione di torpore ormai diventata insopportabile. Credo che di questo tutti dobbiamo sentirci un po’ responsabili, ma sono altrettanto convinta che l’amore che ognuno di noi ha per questo paese possa essere il motore di un cambiamento positivo. Ad onor del vero, comunque, il divertimento quest’estate c’è stato, soprattutto nei mesi di giugno e luglio.
Abbiamo seguito con trepidazione le avventure della Nazionale Azzurra di calcio in Germania attraverso uno schermo gigante collocato in piazza o al Centro Anziani, fino alla magica serata mondiale finale: il 9 luglio. Abbiamo sofferto e gioito nella sala proiezioni del Centro Verde: una partita al cardiopalma durata 120 minuti, il tormento dei calci di rigore e….quella coppa alzata fino al cielo stellato di Berlino, il grido unanime “FORZA AZZURRI”, un’emozione unica e inattesa…
Le calde serate di inizio estate sono state animate dall’arrivo di un visitatore insolito: l’orso. Si, avete capito bene! L’ ORSO. Nella nostra zona sono presenti tre esemplari di questo bell’animale: l’orsa Gemma e i suoi due orsacchiotti; purtroppo oggi sono diventati solo due, perché uno dei cuccioli è morto. Fino all’anno scorso, l’orso faceva incursioni frequenti a San Sebastiano, a Sulla Villa e a Santa Maria. Questo anno la fame lo ha spinto fino al centro abitato di Ortona. Ha fatto strage di galline in varie stalle e più volte è stato sorpreso lungo la via di Santa Maria, a Sulla Villa e lungo la “via di mezzo”. Si è così scatenata una metaforica “Caccia all’orso”, volta semplicemente a immortalarlo in una fotografia o a illuminarlo con i fari della macchina. L’orso è stato il protagonista di una simpatica festa di fine luglio. In questa occasione tutti coloro ai quali aveva distrutto i pollai sono stati risarciti con un numero simbolico di cinque galline. E’ seguito un lungo dibattito con importanti personalità della direzione del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e del Corpo Forestale dello Stato sul problema della convivenza con questo splendido (e non proprio innocuo) animale.
Il mese di luglio è stato salutato da un sole rovente, dalla festa di S. Onofrio e dall’ arrivo di qualche forestiero, che ha riaperto la propria casa di villeggiatura per trascorrervi le vacanze. Nei giorni precedenti il 15 agosto la pioggia e il fresco ci hanno fatto riprendere dall’armadio giacche e maglie pesanti. Una fastidiosa pioggia, insistendo per qualche ora, ha mandato a monte la Cocomerata a Sulla Villa del 12 agosto, organizzata dal Comitato Feste 2006. Il tempo si è rimesso al bello nei giorni di Ferragosto, che abbiamo trascorso piacevolmente e con una solita forte carica emozionale. La tradizione ortonese vuole che dopo Ferragosto il gruppo dei “PUPAZZARI” cominci a costruire la “MAMMOCCIA” per l’Otto settembre. Questo anno i lavori sono iniziati il 22 agosto: col passare dei pomeriggi abbiamo visto nascere quei giganti di legno, carta e fil di ferro, la cui identità deve rimanere gelosamente segreta fino alla magica sera dell’Otto settembre. Le tre belle mammocce sono state completate il pomeriggio del 5 settembre, dopo circa due settimane di lavoro.
Proprio il giorno cinque, mentre apportavamo gli ultimi ritocchi nei garages del comune, abbiamo sentito e visto gli spari di apertura che annunciavano l’inizio delle tanto attese feste di settembre. Un fremito al cuore, un corri corri generale e poi tutti in piazza al suono della campanella “a fiquera a fiquera”. Durante la degustazione dei fichi, la gente osservava i ragazzi della compagnia teatrale “Il Fiore” che allestivano la scenografia per la messa in scena in serata della commedia dialettale ”Se il re….(Lear)”. Lo spettacolo è stato un gran successo, proprio come quello di agosto del Gruppo Folkloristico “Gli Zig Zaghini” di S. Giovanni in Galdo (CB), che ha animato la piazza con balli e canti popolari.
I tre giorni di festa, tra tradizione e novità, sono stati vissuti con la stessa partecipazione e l’entusiasmo di sempre. Sebbene una fitta pioggia abbia bagnato le ultime ore di questi giorni, peraltro stupendi dal punto di vista meteorologico, la stessa non ha rovinato affatto l’ultima e indimenticabile serata danzante: a mezzanotte, come per incanto, la pioggia ha cessato di cadere e un cielo stellato ha fatto da cornice al ballo della mammoccia e allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Il grande falò che bruciava in piazza e l’ultimo assordante colpo hanno salutato un altro bellissimo Otto settembre. Ancora una volta una gioia immensa e un grande peso sul cuore: l’estate era davvero finita.
Francesca
su Alcuni Momenti le foto dell'estate ortonese