IL GIORNO DEL PASSAGGIO

La S. Pasqua è vissuta ad Ortona dei Marsi sempre con profonda commozione

 

Per ogni cristiano la Pasqua rappresenta un importante momento di raccoglimento e di festa.

Ad Ortona le celebrazioni del Triduo pasquale sono iniziate, secondo tradizione, con la Messa vespertina in Cena Domini di Giovedì Santo durante la quale il nostro parroco ha solennemente ripetuto il rito della lavanda dei piedi che Cristo fece agli Apostoli nell’Ultima Cena. Ragazzi e uomini adulti hanno partecipato con grande umiltà alla cerimonia animata con canti e letture dal gruppo liturgico che nel pomeriggio aveva provveduto alla realizzazione di un bellissimo Sepolcro vicino all’altare di San Generoso. La liturgia del Giovedì Santo è proseguita con l’adorazione del Santissimo Sacramento a mezzanotte.

Il giorno seguente ha visto la piccola comunità ortonese prendere parte all’"actio liturgica" delle tre del pomeriggio con la lettura della Passione e il bacio della Croce e la sera alla processione di Cristo morto. Nonostante l’aria frizzantina, anzi invernale, alcune donne ortonesi non hanno mancato l’impegno di preparare lungo il percorso della processione quattordici altarini corrispondenti alle quattordici stazioni della Via Crucis.

Sabato Santo la tramontana dei giorni precedenti ha lasciato per fortuna il posto ad un timido sole primaverile che ha regalato un piacevolissimo weekend agli ortonesi e ai forestieri tornati a riaprire le loro case di vacanza.

Il Sabato Santo, che precede una festa così importante e sentita come la Pasqua è stato un giorno di trepidazione, di allegria e di riflessione nello stesso tempo: le donne indaffarate a preparare arrosti e pizze di Pasqua (il ciambellato tradizionale ortonese), i ragazzi impegnati ad organizzare la tradizionale scampagnata di Pasquetta al fiume, a Sulla Villa o alla Botte, i più piccoli a rompere le uova per scoprirne in anticipo la sorpresa.

La sera, poi, il momento del raccoglimento: dopo la benedizione del fuoco e dell’acqua ha avuto luogo la solenne (e lunghissima!!!) Messa di Risurrezione al termine della quale don Francesco ha benedetto i cestini di uova sode che la mattina di Pasqua sarebbero state consumate a colazione insieme a un buon salamino nostrano e alle pizze di Pasqua. Dopo la celebrazione molti hanno acquistato delle coloratissime uova di Pasqua e i biglietti della lotteria di beneficenza per la ristrutturazione della nostra Chiesa. L’estrazione ha avuto luogo il giorno di Pasqua ed ha regalato due uova giganti di cioccolato a due famiglie ortonesi!!!!!!

Mi auguro che nel tempo non si perdano queste tradizioni perché sono la testimonianza forte che la nostra Ortona, seppure così piccola, continua a vivere.

 

Francesca Di Benedetto