LA VALLE DEL GIOVENCO NEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO
Anche Ortona dall'inizio dell'anno fa parte del parco nazionale più antico d'Italia
Il 13 gennaio 2000 grazie a un decreto del Ministro dell'Ambiente Edo Ronchi, il Parco Nazionale ha realizzato un importante ampliamento territoriale riguardante la nostra vallata e di Conseguenza ha sottolineato l'ingresso di Ortona dei Marsi nel Parco.
Tale decreto accogliendo le pressanti richieste dell'Ente nonché quelle dei Sindaci dei Comuni di Bisegna e di Ortona dei Marsi e con l'assenso della Regione Abruzzo, ingloba uno splendido territorio esteso complessivamente a circa 4.600 ettari.
Si tratta di un vasto comprensorio a vocazione naturale e in parte agraria, sostanzialmente indenne dalle alterazioni che hanno colpito molte altre valli dell'Appennino, che aggiungendosi al territorio già protetto - la cui superficie e stata recentemente rideterminata in circa 46.000 ettari - porta il Parco Nazionale più antico e famoso d'Italia all'estensione globale di oltre 50.000 ettari, circondato da una ancora più ampia zona di protezione esterna-area contigua, attualmente in corso di rifacimento.
L'ampliamento del Parco alla valle del Giovenco pone le premesse per un forte rilancio di numerose iniziative promozionali e di collaborazione con le popolazioni che vivono nel territorio interessato: pensiamo alle campagne alimentari per la fauna del Parco (orso, cinghiale che l'Ente ha promosso da diversi anni, destinate all'incremento e alla coltivazione, di piante da frutto e stimolate da incentivi economici per gli agricoltori. Numerose iniziative sono in corso e speriamo che possano essere realizzatene elenchiamo le più significative
1) Completamento del Centro Insetti di San Sebastiano di Bisegna con nuove mostre, sala Proiezioni tridimensionale;
2) Apertura del Centro Verde di Ortona dei Marsi, con i primi corsi di Ecogiardinaggio, esposizioni botaniche e sala multimediale per proiezioni e conferenze;
3) Avviamento dell'Ecobus navetta (partito a titolo sperimentale la scorsa estate) tra la stazione nord del Parco, Carrito, e i principali Centri della Valle del Giovenco e quelli dell'Alto Sangro;
4) Realizzazione di percorsi alternativi ecosportivi a piedi, a cavallo in bicicletta e via dicendo di avvicinamento al Parco;
5) Sperimentazione di nuove attività di pesca e di corretto uso delle risorse fluviali attraverso l'incremento della fauna ittica.
Ci auguriamo che tutte queste iniziative possano davvero trasformarsi in situazioni reali e che questa operazione chiamata GIOVENCO 2000 porti concretamente benefici alle popolazioni che vivono su questo bellissimo territorio conosciuto dai residenti e da coloro che ritornano nella nostra zona soltanto per i fine settimana.
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Amalia Taglieri |