Nell'estate appena trascorsa si sono tenute delle attività culturali che hanno arricchito le esperienze e le conoscenze di chi ne è stato interessato.

Da notare sono state le mostre di artisti "nostrani" tenute presso il Campanile e la Bottega d'Arnold.

In alcuni quadri gli artisti hanno rappresentato le scene di vita quotidiana tipiche nei paesi montani e rurali come Ortona. Donne ai lavatoi che indossano gonne lunghe e i grandi fazzoletti di un tempo sulla testa, uomini a cavallo di asini che trasportano il frutto delle loro coltivazioni e momenti di piacere e di spensieratezza come una sana giocata a carte tra amici. Altre composizioni raffigurano vicoli, case in pietra, gli scorci più rappresentativi e paesaggi coltivati. A quadri di questo genere si alternano le immancabili nature morte e splendide riproduzioni di quadri dei maggiori artisti del passato.

Nella “ruva degli artisti”, in determinate serate, chiunque avesse voluto, avrebbe potuto dare sfogo alla propria vena artistica disegnando, all'aperto, insieme ad altra gente.

Un'altra mostra interessante è stata tenuta nel locale della Pro Loco; dove l'artista ha saputo dar vita a vecchi coppi di terracotta diventati molto particolari. In questa mostra, ancora, si veniva colpiti dalle ricreazioni di scorci architetture “nostrane” e interessanti figure umane.

Anche la scultura ha avuto la sua rappresentanza. Abbiamo potuto ammirare la bravura e il frutto della pazienza di un abile scultore, riuscito a modellare i “nucc d perzca” ed anche pezzi di legno.

Ogni volta che entra in una mostra, chi veramente apprezza l'arte, riesce a farsi coinvolgere dai colori e dalle sfumature, dal rilievo, dalla fantasia e dal punto di vista delle cose che ha il pittore.

Chi ha apprezzato le opere degli artisti ha saputo immedesimarsi nel loro pensiero ed è riuscito a capire il perché di alcune scelte particolari (come l'incompletezza di alcune parti del viso o altre immagini stilizzate).