Ortona dei Marsi, 15 Agosto 2004 

Ferragosto 2004


 Roberto FERRUZZI

Pochi conoscono questo artista autodidatta, autore dell'immagine della Madonna più conosciuta e più venerata nel mondo, nota con il nome di Madonnina del Ferruzzi.

Roberto Ferruzzi
(1853-1934)

Roberto Ferruzzi nacque a Sebenico, in Dalmazia, nel 1853 da genitori italiani. Condotto a 4 anni a Venezia, allora capitale della Cultura, per intraprendervi gli studi, alla morte improvvisa del padre, un noto avvocato, ritornò di nuovo in Dalmazia. Qui visse fino all'età di 14 anni, dedicandosi agli studi classici e apprendendo i primi rudimenti della pittura al seguito del maestro Doimo Marcocchia. Destinato, secondo la tradizione di famiglia, alla professione forense, ritornò di nuovo a Venezia per completare gli studi e frequentare la Facoltà di Giurisprudenza a Padova.

Nel 1879, dopo un ulteriore soggiorno in Dalmazia, maturò definitivamente la vocazione per l'arte e si stabilì a Luvigliano, una frazione di Torreglia, sui Colli Euganei, in provincia di Padova. La sua casa divenne meta di famosi artisti dell'epoca, come il musicista e amico Cesare Pollini. Alternando musica e pittura diede alla luce le sue opere migliori tra cui Madonnina. Dopo la prematura scomparsa della amatissima moglie Ester Sorgato, condusse una vita piuttosto riservata isolandosi anche dalle correnti pittoriche che caratterizzavano il periodo fine Ottocento inizio Novecento. Pur non appartenendo a particolari corrente artistiche (fu autodidatta), le sue opere suscitavano interesse e ammirazione.

Morì il 16 febbraio 1934 ed è sepolto con la moglie e la figlia Mariska nel piccolo cimitero di Luvigliano.
 

 L'ARTISTA 
Poco conosciuto come artista, ma noto come pittore di Madonnina, in realtà Roberto Ferruzzi dedicò la sua intera vita all'Arte, con tutte le contraddizioni che caratterizzano l'esistenza dei grandi artisti. Vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, pur frequentando ambienti culturali e artistici di un certo rilievo, in realtà Ferruzzi fu e rimase un autodidatta artisticamente indipendente, nel senso che non si lascerà condizionare in modo vincolante dalle nuove correnti ma difese concretamente la sua convinzione sull'Individualità dell'Arte. Fu il pittore delle emozioni, del ricordo e del trascendente. Ma fu anche il pittore che si servì dell'arte per scavare nel quotidiano delle persone umili e riscattarle dalla loro difficoltosa condizione. Vecchi, bambini, giovani sono i soggetti particolarmente amati da Ferruzzi ritrattista. E ognuno di loro suscita nello spettatore una tenera partecipazione. Non mancano le raffigurazioni paesaggistiche, in cui la scelta delle tonalità cromatiche riporta quasi spontaneamente alla tecnica Impressionista.
 

«Madonnina» del Ferruzzi

 L'OPERA
Pochi conoscono l'autore Roberto Ferruzzi, tutti conoscono la sua opera Madonnina. Caratteristiche principali di questa immagine di fama mondiale, sono la straordinaria dolcezza espressiva e la toccante umanità dei due soggetti. Il bimbo addormentato, completamente abbandonato tra le braccia della madre che, con lo sguardo fisso in un punto infinito, sembra affidare alla Provvidenza non solo le sorti della sua creatura, ma anche quella della sua stessa esistenza. Qualcosa di indefinibile colpisce lo spettatore che non riesce ad allontanare lo sguardo dall'immagine, anzi vi si sofferma con più attenzione per separare gli elementi umani da quelli divini, senza però riuscirci.

Il tocco magico dell'artista Ferruzzi ha trasfigurato la visione di una semplice ragazza di campagna che sorregge il suo fratellino, in un'immagine di alto senso religioso, in cui anche la scelta coloristica non è certo casuale.

 LA STORIA
Madonnina
è il dipinto di fama mondiale a cui è legato il nome di Roberto Ferruzzi. Con esso l'autore vinse nel 1897 la seconda Biennale di Venezia, alla quale aveva partecipato con l'intento di rappresentare la Maternità. Grazie alla straordinaria dolcezza espressiva, il dipinto ebbe un enorme successo popolare tanto che il nome originale di “Maternità”, viene cambiato, a furor di popolo, in Madonnina. Fu subito acquistato per trentamila lire, una cifra astronomica per quei tempi. Più volte rivenduto, viene acquistato dai Fratelli Alinari, proprietari della nota casa Fotografica. Prima di rivenderlo, si riservano il diritto di riproduzione di ogni tipo. La fama dell'opera supera quella dell'autore. L'immagine della giovinetta undicenne col fratellino diventa il volto della Madonna con Bambino, riprodotta e diffusa in tutto il mondo, sotto diversi nomi: Madonnina, Madonna del Riposo, delle Vie, della Tenerezza, Madonnella, Zingarella.

Dell'originale si perdono le tracce: quasi un giallo la sua fine. Acquistato da una americano, sembra sia perito con l'affondamento della nave che lo trasportava in America. Alcuni sostengono a causa di una tempesta, altri per siluramento dei tedeschi. Su Ferruzzi e la Madonnina cala l'oblio, anche se l'immagine dipinta, sotto forma di riproduzioni varie, continua ad entrare in tutte le case di tutto il mondo. Viene addirittura riprodotta su francobolli di diverse nazionalità, soprattutto nell'America Latina.
 

Angelina Cian & Antonio Bovo

 

La piccola Mary
Suor Angela Maria Bovo

 

 

 

 LA PROTAGONISTA
Modella ispiratrice del quadro di Madonnina fu una giovinetta di Luvigliano, Angelina Cian, seconda di 15 figli, che teneva in braccio il fratellino Giovanni, di pochi mesi. Ferruzzi, colpito da tanta tenera visione, immortalò su tela la bellezza di tale immagine, con l'intento di rappresentare la Maternità. All'epoca del ritratto Angelina Cian aveva solo 11 anni e, come era costume di allora, nelle famiglie numerose, le bambine più grandicelle dovevano trasformarsi in mamme a tempo pieno ed occuparsi dei fratellini più piccoli. Un bambino tra le braccia di una bambina: forse fu proprio questo aspetto che ispirò il Ferruzzi, il quale attraverso la sua arte cercò di sublimare la fatica quotidiana di questa giovane ragazza. Ma il destino riservava alla protagonista ben altre sorprese.

 ANGELINA CIAN: UN VOLTO UNA STORIA
Angelina Cian, trasferitasi in seguito da Luvigliano a Venezia, sposò un certo Antonio Bovo e seguì il marito in America intorno al 1906, stabilendosi in California. La coppia ebbe 10 figli, ma nel 1929 la famiglia fu colpita da un grave lutto, la scomparsa prematura di Antonio Bovo, che allora aveva solo 42 anni. Furono tempi angoscianti per la povera vedova che non riuscì ad affrontare le grosse difficoltà e cedette alla disperazione tanto che fu internata in un manicomio nel quale rimase fino alla sua morte avvenuta nel 1972. Angelina moriva senza che nessuno sapesse mai della sua storia.

Lei non aveva mai rivelato a nessuno di essere stata la modella ispiratrice del quadro più conosciuto del mondo. Quel segreto della sua vita viene scoperto solo nel 1984 da sua figlia Mary, divenuta suora col nome di Suor Angela Maria Bovo.

 SUOR ANGELA MARIA BOVO
La piccola Mary, divenuta in seguito Suor Angela Maria Bovo, era la settima dei 10 figli di Angelina Cian e Antonio Bovo. In seguito alla morte del padre e al crollo psichico della madre, con altri fratelli andò a finire in un Istituto per orfani. Allora aveva appena 8 anni e non fu in grado di mantenere rapporti con i parenti lontani in Italia, così, a poco a poco, non ebbe più notizie degli zii veneziani. Sentì pian piano la vocazione religiosa, e divenne suora con il nome di Suor Angela Maria, in omaggio a sua madre e a suor Angela, sua guida spirituale. Fu proprio Suor Angela che la invogliò a recarsi in Italia alla ricerca dei suoi lontani parenti. A Venezia ritrovò due vecchie zie ottantenni, sorelle di Angelina Cian, sua madre. Fu una delle zie, che volle mostrarle il ritratto di sua madre da giovane. Era l'immagine della Madonnina di Ferruzzi. La zia le spiegò che il volto della Madonna più conosciuta in tutto il mondo, altro non era che il volto della sua vera mamma.

 

 Articolo trovato non ricordo dove in rete!