SCORCI CARATTERISTICI

Amare la propria terra vuol dire soprattutto rispettarla

 

E’ Natale e Ortona è il presepe. Una leggera spruzzata di neve, che il vento impetuoso di questi giorni ha fatto danzare vorticosamente e a lungo nell’aria, si è, infine, posata sui rami secchi degli alberi. La sera, una leggera nebbia sale, avvolge le case, e, sia nel nostro paese, illuminato dalla tenue luce dei lampioni, che nel suo circondario, crea un’atmosfera incantata, fiabesca. La fantasia diventa realtà. Gli ortonesi che vivono abitualmente ad Ortona e quelli che vi tornano per le festività natalizie percepiscono l’incanto: la mente si apre a pensieri positivi e di rinnovato apprezzamento per essere parte integrante di questa peculiare realtà.

 

E, sebbene con il cambio delle stagioni il nostro paese si trasforma e si manifesta all’occhio esterno in maniera sempre diversa, rimangono però immutate le sue caratteristiche naturali.

Ortona ti accoglie offrendoti aria pulita, tersa che ti consente finalmente di respirare a pieni polmoni. Ti offre quiete, tranquillità, silenzio: la mente, affollata di pensieri, finalmente può rilassarsi, distendersi; muta il trascorrere del tempo che diventa lento e allontana i ritmi frenetici, caotici e stressanti della città.

Queste sono immagini di Ortona vere, ma basta “un niente” per alterarle. Pensiamoci!

 

Recita un proverbio: “Non è tutto oro quel che luccica”. Queste parole, purtroppo, valgono anche per Ortona che nonostante i suoi numerosi pregi, nasconde qualche difetto.

 

Camminando per le “ruve” del paese, percorrendo le strade che circondano il nostro paese e che, abitualmente, sono mèta di passeggiate, invece di riassaporare antiche atmosfere, odori ormai quasi scomparsi dalla nostra memoria, ci troviamo di fronte, in alcuni punti “strategici”, a vere e proprie discariche a cielo aperto. Si tratta di posti un po’ nascosti, lontani dall’andirivieni quoditidiano delle persone, nei quali sono stati depositati oggetti fra i più disparati, generalmente ingombranti, e non più utilizzabili all’uso originario al quale erano destinati.

Vecchie lavatrici, stufe a gas, pensili della cucina, sedie, batterie delle macchine, biciclette, televisori, lampadari, calcinacci, mattoni e mattonelle vecchie e così via: elettrodomestici ed oggetti vari, non più funzionali, che non è economico riparare ed è opportuno sostituire con i corrispondenti nuovi, più moderni e più pratici e tanto del cosiddetto “sterro”, disponibile in quantità essendo numerosi i lavori di ristrutturazione di abitazioni private in corso ad Ortona.

 

Lo scaldabagno non funziona più? Non si può riparare o costa troppo ripararlo e dunque conviene comprarne uno nuovo? Benissimo, si deve provvedere, è giusto farlo. Nulla da eccepire.

Una volta che si è proceduto alla sostituzione ci rimane in casa l’ingombro dell’oggetto vecchio; lo sistemiamo da una parte, in una cantina o nel solaio, momentaneamente, perché, prima o poi, quando decideremo di liberarci delle cose inutili, ce ne disferemo per fare spazio.

E allora, non potendo utilizzare il cassonetto della spazzatura ordinaria, riterremo più comodo uscire furtivi, a tarda notte, quando ormai tutti i portoni sono chiusi, oppure alle prime luci dell’alba, quando tutti ancora dormono, per non farci scorgere da qualcuno nascosto dietro i vetri delle finestre, e depositare il nostro “fardello ingombrante”, lasciandolo scivolare, lungo una scarpata o in altri punti posti un po’ fuori mano.

 

Lì, a chi darà fastidio?

 

E così le scarpate lungo la Circonvallazione partendo da sotto casa “Di Giulietto” per arrivare sotto “La Torre” e poi proseguire sino “dalle mandrille”; la strada vicinale che porta al fiume Giovenco con inizio dalla fontana sotto il vascone; lo spiazzo lungo la strada che porta a Santamaria; “Sott’ l’orta” la via vecchia per Cesoli; questi diventano alcuni dei luoghi ideali per depositare rifiuti.

 

E così, giorno dopo giorno, in queste zone che dovrebbero essere il fiore all’occhiello di Ortona, si formano degli ammassi che alterano il paesaggio, creano danni all’ambiente, inquinano poiché taluni oggetti andrebbero correttamente smaltiti e, quelli che sono stati i posti di ritrovo di generazioni di ortonesi, che dovrebbero accogliere visitatori entusiasti di conoscere Ortona, non esistono più, diventano irriconoscibili.

 

Alcuni interrogativi sorgono allora spontanei: con questo comportamento non stiamo, forse, facendo del male ad Ortona? Non stiamo, forse, mettendo in serio pericolo quella è che la sua ricchezza più grande?

 

Perché la magnificenza delle rive del fiume Giovenco deve essere guastata da “cose” che non appartengono alla natura di quei luoghi?

 

Pensiamo alla maestosità e all’incanto del Monte Faito, visto dalla nostra Torre medievale, che la leggera nevicata in questi giorni natalizi rende così simile ad un grosso pandoro spolverizzato di zucchero a velo; perché un tale, unico e irripetibile spettacolo si spezza quando lo sguardo ritorna indietro fin verso la strada e si posa sui mucchi di “sterro” abbandonati, sulle buste nere dei rifiuti su cui capre e gatti hanno fatto felicemente razzia?

 

Non sentiamo un tarlo dentro di noi che ci dice che il nostro comportamento non è corretto, non risponde al nostro dovere civico? Non è rispettoso degli altri e prima di tutto di noi stessi? Pensiamo a casa nostra: la vorremmo così sporca e in disordine?

 

Negli anni scorsi l’associazione Pro-Loco ha organizzato diverse giornate ecologiche con l’intento di ripulire dai rifiuti di ogni genere le “zone contaminate”: il lavoro svolto è stato proficuo ma non è bastato.

 

Dobbiamo rilevare, inoltre, che per un periodo piuttosto lungo, il nostro Comune non si era, per così dire, “attrezzato” a fornire informazioni e modalità sullo smaltimento dei rifiuti ingombranti: la sola risposta che si poteva avere era di rispettare i cartelli di divieto.

 

Finalmente, con un comunicato pubblicato in data 07.07.2003, il Sindaco di Ortona ha reso noto alla cittadinanza che, a seguito di un accordo nato tra il Comune di Ortona dei Marsi, la Comunità Montana Valle del Giovenco e la A.C.I.A.M. S.p.A., era stato predisposto un servizio gratuito di raccolta di rifiuti ingombranti su prenotazione telefonica.

 

Ecco dunque la soluzione al problema: il referente! Ecco la possibilità di liberare le nostre abitazioni di quegli oggetti che non ci servono più utilizzando un servizio messo a nostra completa disposizione e per di più gratuito.

 

E, allora, perché, ancora, alcuni scorci caratteristici di Ortona sono irriconoscibili, perché dobbiamo ancora continuare a vedere depositati tra i mandorli vicino la Torre medievale o tra i platani del fiume scaldabagni, sedie, cassette, materiale edilizio scartato e bustoni neri per la raccolta dei rifiuti e quant’altro?

 

Non potrebbe pensarsi ad un uso alternativo del materiale di risulta dei lavori di ristrutturazione? Non potrebbe essere utilizzato, per esempio, come materiale di riempimento di quelle strade vicinali non ancora asfaltate?

 

Mostrare, tutelare, conservare e valorizzare le ricchezze naturali di Ortona è un compito di tutti.

Se Ortona è la nostra terra, è il nostro passato, è il nostro presente e vogliamo che sia anche il nostro futuro, non basta amarla! Le sue ricchezze naturali, e non solo, vanno mostrate, conservate, tutelate e valorizzate: per far questo occorre un grosso sforzo da parte di tutti. Un impegno congiunto dell’Amministrazione comunale, della Pro Loco, delle altre associazioni presenti ad Ortona e di noi cittadini darebbe sicuramente buoni frutti.

 

Riflettiamoci!

 

                                                                                                                                                             Tiziana Di Iacovo

 

 

 

P.S. : Il Servizio gratuito di raccolta rifiuti ingombranti è riservato solo alle utenze domestiche e ha cadenza quindicinale. I cittadini possono rivolgersi per informazione e prenotazione, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, al seguente indirizzo e numero telefonico A.C.I.A.M. S.P.A. Via Oslavia, 6 - 67051 Avezzano tel. 0863 444261-441345 .