S. ONOFRIO

Guardando le montagne leggermente innevate si ritorna alla prima festa dell’estate 2004

 

Oggi è una giornata molto uggiosa a Ortona. E’ nuvoloso, è freddo e quest’atmosfera triste fa pendant col mio stato d’animo. Mi affaccio alla finestra e le cime delle montagne sopra Carrito sono bianche!…..penso: ”forse mi sto sbagliando!”. Invece no, quella è proprio neve. E’ il 27 settembre e l’estate è finita veramente. Allora comincio a ricordare. E’ bello rivivere, con la mente e lo sguardo fisso a quelle montagne, i ricordi di un’ estate ricca di avvenimenti, di fatti. La festa che apre la tournée estiva ortonese è S. Onofrio. E’ diventato un appuntamento immancabile, che ogni anno si ripete nel rione più alto del paese, nei pressi della torre medievale. Inoltre quest’anno ho vissuto la festa con uno spirito diverso, ero coinvolta personalmente nell’organizzazione, poiché ho fatto parte del Comitato Feste 2004. I dubbi, le paure spesso hanno preso il sopravvento, ma poi tutto è andato per il meglio.

 

La giornata è splendida, c’è il sole, è caldo…e l’atmosfera è adatta per realizzare i festeggiamenti.

I preparativi vanno avanti da una settimana, ma finalmente siamo arrivati!

Tutto ciò che è necessario per la festa è al suo posto.

Significativo è stato il supporto che alcuni abitanti del rione ci hanno offerto.

La mattinata del 17 luglio, data prevista per la festa, è stata molto impegnativa, poiché le ultime cose sono sempre quelle più difficili da realizzare. Presto però arrivano le cinque del pomeriggio e l’adrenalina comincia a salire, l’agitazione è tanta. Le prime persone anziane cominciano ad arrivare, affaticate e affannate, ma da ammirare visto che le salite da affrontare sono molto ripide; ma ecco che arriva anche lui, il sacerdote. Tutti sono pronti per assistere alla celebrazione della S. Messa. Dopo la funzione religiosa, come consuetudine, si porta in processione per la via rionale la statua di S. Onofrio, donata qualche anno fa dagli stessi abitanti del rione. Terminata la funzione religiosa, la tavola bandita di panini con porchetta e prosciutto è presa d’ assalto,……… la fame comincia a dare i suoi primi segnali.

Ormai sono le otto di sera e si cominciano ad ascoltare le prime note musicali, suonate da un giovane gruppo di ragazzi di Pescina, che allieteranno la serata fino a tarda ora. Mi allontano dalla tavola, mi avvicino alla Chiesa, proprio lì, vicino la ringhiera…….è bello vedere tanta gente, ragazzi e ragazze, signori e signore, che ridono, parlano e scherzano.

E’ con quell’immagine che vado a dormire. La festa è finita, ma non sono triste, solo dispiaciuta, perché tra me penso che è soltanto l’inizio, che Ortona mi riserverà tante sorprese. Ci sono ancora le feste di agosto, le feste nelle frazioni, e poi la festa delle feste, l’8 SETTEMBRE.

 

Quella grande magia, la magia che Ortona mi ha regalato è svanita in un attimo, quando sono tornata alla realtà con lo sguardo ancora fisso alle montagne.

 

Antonella Troiani

 

Riviviamo alcuni momenti...