LA FESTA DELLA MADONNA DI SULLA VILLA
L’Infiorata di Ferragosto e la forte devozione alla Madonna di Sulla Villa
Oggi, sabato 15 settembre 2004, passeggiando lungo Via Roma, ho avuto modo di notare che l’asfalto conserva ancora qualche traccia di tempera dell’Infiorata del quindici agosto. Sembra che il nostro bellissimo viale non voglia privarsi di quella festa di colori e voglia invitare il passante a goderne ancora per un po’. Accetto l’invito e quella vista richiama alla mia mente l’ultimo Ferragosto: è piacevole ricordare i giorni di festa, soprattutto in questi momenti di nostalgia post 8 settembre.
Quest’anno tutte le feste sono state doppiamente emozionanti per me, che ho partecipato direttamente all’organizzazione quale membro del Comitato feste 2004. Così, veder portare la statua della Madonna di Sulla Villa il 15 agosto su quel morbido tappeto è stato a dir poco commovente.
I festeggiamenti in onore dell’Assunta iniziano la sera del 14 agosto con una solenne Messa celebrata nella piazza di Sulla Villa e con la tradizionale fiaccolata che accompagna la statua della Madonna da Sulla Villa a Ortona. La tradizione vuole che ci si fermi “tra i cancej” a godere dello spettacolo dei fuochi d’artificio, che richiamano sempre tanta gente dai paesi vicini e molti forestieri. E’ bello, mentre si aspetta il primo colpo, voltarsi verso quel fiume di fiammelle che scende ancora lungo la “via vecchia”, rappresentato nella tela di un bravo pittore ortonese custodita nel Santuario e immortalato in una storica foto scattata il 14 agosto 1990, anno del terzo Centenario della Madonna di Sulla Villa. La processione termina a tarda sera nella chiesa di San Giovanni Battista. Dopo una veloce cena giovani e adulti riempiono di nuovo la piazza, ballando al ritmo delle tastiere dell’orchestra “Notturno italiano”. Quando i musicanti salutano il loro pubblico con l’ultimo giro di walzer, molti volenterosi di tutte le età o semplici osservatori danno inizio ad una festa che si prolungherà fino al mattino seguente: la festa dell’Infiorata 2004. Gli altri, che hanno scelto di andare a dormire, trovano al loro risveglio un’allegra distesa di colori resi più splendenti dalla luce del caldo sole mattutino. La quarta Infiorata ortonese è un susseguirsi di forme geometriche realizzate con stampi di legno e segatura tinta, che culmina con un bellissimo ritratto della Madonna del Riposo.
Quando l’orologio del campanile segna le dieci, ortonesi e non, vestiti a festa, scendono in piazza per ascoltare la banda che, finito il giro del paese, si appresta a suonare le ultime marcette prima della Messa. Alla fine della celebrazione, solenne e sempre molto partecipata, la Statua esce dal portone della chiesa e viene portata in processione per le vie di Ortona. In molti punti del paese alcune donne appendono coperte e bruciano incenso come atto di devozione verso la Madonna. Intorno alle 13,30 la processione giunge al piazzale e al segnale di tromba di un bandista lo sparo rimbomba così forte a sottolineare come le feste a Ortona siano in realtà un momento di unione e di comunità per tutti i paesi della vallata. Le quattro donne che portano sulle spalle la Statua dal monumento l’accompagnano fin dentro la chiesa; qui il parroco conclude la cerimonia, dando appuntamento al sabato successivo, quando la Madonna sarà riportata in processione a Sulla Villa. Per qualcuno l’immancabile capatina ad Alfonso e poi tutti a tavola con parenti e amici davanti a dei prelibati piatti fumanti. Il pranzo in queste occasioni è sempre molto lungo e soltanto intorno alle cinque del pomeriggio si esce di nuovo perché il concerto bandistico in piazza è fissato per le 17,00. Intanto una folla di gente si accalca davanti al Municipio, cercando di acciuffare gli ultimi premi della pesca di beneficenza, che quest’anno ha aperto i battenti il 13 agosto e il cui ricavato verrà destinato alla realizzazione di lavori di ristrutturazione nella chiesa parrocchiale.
Si sta facendo sera e, mentre un nutrito pubblico seduto sulle scale del nuovo sagrato della chiesa accompagna a suon di battimano la banda che se ne va, gli orchestrali della sera si apprestano a montare la loro attrezzatura sul palco. Lo spettacolo musicale de “La baia del sol” ha inizio alle 21,30 circa: liscio e musica leggera entusiasmano una piazza gremita di gente. Un’altra festa contemporaneamente si svolge ad Alfonso, dove i ragazzi sono talmente tanti da ostruire il passaggio per Via Piano. Se poi vai a fare un giro “pell’era” puoi vedere come Via Roma sia piena di gente e di luci e come le macchine parcheggiate occupino tutta la “via di mezzo” e parte della Via Provinciale. Una sensazione piacevole, ma strana per chi vive qui tutto l’anno, vedere Ortona trasformarsi così rapidamente nel giro di quindici giorni dopo un’invernata troppo poco movimentata. La settimana di Ferragosto è, infatti, il periodo in cui Ortona si ripopola letteralmente ed è anche quello più ricco di manifestazioni di ogni genere. Quest’anno l’agosto ortonese è stato vivacizzato da una serie di iniziative tradizionali e nuove: la discoteca al campo da tennis, i giochi popolari in piazza, la caccia al tesoro, i tornei di calcio e di briscola, le lotterie a premi, la proiezione dello sceneggiato “Vino e pane” (girato nel 1972 proprio qui ad Ortona), la festa dell’anziano, la cocomerata a Sulla Villa, le mostre di pittura e gli incontri con alcune importanti associazioni umanitarie. Forse bisognerebbe impegnarsi a creare maggiori momenti di aggregazione anche durante la stagione invernale, affinché quel progetto di valorizzazione e promozione del paese di cui tanto si parla non resti solo un disegno irrealizzato.
E’ ormai l’una di notte: l’orchestra ha smesso di suonare. Gli ortonesi aspettano fino a tarda ora la fine del loro Ferragosto, nostalgici, ma non troppo, perché da domani cominceranno a fare il conto alla rovescia per le attesissime e amatissime feste di settembre.
Francesca Di Benedetto