PASQUA

Un importante momento di raccoglimento e di festa per Ortona

 

Possibile che è cosi difficile cominciare a scrivere?

Eppure la Pasqua è un evento che si ripete ogni anno, con i suoi riti, consuetudini, funzioni religiose…

Ricordo sicuramente il caldo delle coperte che mi assopiva, non avevo alcuna voglia di alzarmi. A rendere ancora più piacevole l’atmosfera era la pioggia che cadeva sui tetti.

Già, la pioggia! E’ stata protagonista durante le vacanze pasquali, non permettendo Venerdì Santo il regolare svolgimento della funzione religiosa. Un po’ di tregua sabato e poi ancora pioggia.

Il maltempo non ha ostacolato i numerosi fedeli che hanno partecipato alla celebrazione della Santa Messa il giorno di Pasqua. Subito dopo la funzione, la nostra piazza era colma di persone, che tra un augurio e l’altro cercavano di affrettarsi a tornare a casa per godersi il buon pranzo di Pasqua, abbondante di piatti tipici per l’occasione.

La Pasqua è un importante momento di raccoglimento e di festa per Ortona.

Le donne sin dal primo mattino si affrettano a preparare la tradizionale colazione, ricca di ciambellati, salamini, uova sode e buon vino; i bambini invece sempre più curiosi di scoprire la sorpresa nelle uova di cioccolato, preferiscono poi cominciare a mangiare tutto quel buon cioccolato.

Quest’anno il nostro paese ha vissuto una Pasqua diversa, originale.

La funzione religiosa prevede che il Venerdì e il Sabato Santo si “leghino” le campane, in segno di lutto per la morte di Cristo, che verranno “sciolte” nel momento della Risurrezione……….ad Ortona questo non è successo! Perché??? Chissà!

Il messaggio della Pasqua, quello della pace e della non violenza, è stato mantenuto vivo da una mostra “PRIMA LE DONNE E I BAMBINI’’ organizzata da Emergency, un’associazione umanitaria che cura le vittime di guerra, con il patrocinio della Pro - Loco.

 

Un evento importante, che ha fatto vivere ad Ortona una Pasqua diversa;

un vero e proprio connubio tra “sacro e profano’’, due aspetti diversi dello stesso valore, quello della pace.

Una festa che in quella giornata così grigia ha lasciato in ognuno, almeno credo, la speranza che tutto questo possa avere un futuro anche con il contributo del nostro piccolo paese, che non finisce mai di stupirmi.

Ed è con quella speranza e con la costante compagnia della pioggia che abbiamo concluso la giornata di Pasqua ballando al Centro Anziani con la strepitosa musica di Cristiano.

 

Antonella Troiani