S. ANTONIO ABATE
Nonostante il brutto tempo S. Antonio è sempre S. Antonio
17 gennaio 2004 - Una giornata non del tutto speciale…cielo coperto…vento e qualche goccia ma…fa niente! A S. Antonio, qualsiasi inconveniente dovesse presentarsi, chiunque risponderebbe: “n fa nend, basta c s fa!!” (non fa niente basta che si fa).
E già, è proprio cosi! Non tanto la grandezza della festa quanto l’entusiasmo di festeggiarla è vivo nel cuore di ogni ortonese più della zappa. Ed anche se può sembrare paradossale, S. Antonio rimane sempre e comunque…S. Antonio. Diciamo la festa “simbolo”? Di ciò che ci piace fare? Direi proprio di si: “casarien casarien” (di casa in casa) tra un bicchiere di vino e un altro. Sembrerà banale ma questo, per noi, è un modo per stare assieme, ridere e scherzare nella “sobrietà” con gli amici e i personaggi de “i curnon”. E’ proprio qui che sta la bellezza di questa festa: la grande voglia e il piacere di stare tutti insieme facendo non chissà cosa ma rimanendo attaccati a quelle nostre piccole usanze. Piccole tradizioni che, nella loro semplicità, ci fanno stare bene!!
Una messa nel pomeriggio seguita dalla benedizione delle macchine “ai piazzal”, tradizionale sparone e…tutti ai curnon. Qui non potevano mancare i numerosi giri in groppa ai cavalli, benedetti dinanzi la chiesetta di S. Antonio in quanto protettore degli animali. E’ seguito, poi, il bacio della Reliquia.
Parlando di festa ci verrebbe subito in mente una processione… certo che sì, ma quella fatta attorno al rione è una processione un po’ particolare. Consiste nel fare delle tappe, come nella via crucis del venerdì santo, nelle abitazioni del posto ove, tra vino e salsicce, non si recitano preghiere me vero e proprio folk music ortonese! Magari, per farvi ridere un po’, provate a immaginarli…nella loro simpatia e massima disinvoltura dinanzi a chi, ansiosamente, attende la loro tappa.
Altra esibizione folkloristica è stata quella del coro per ricordare, con una scenetta dilettevole, ciò che fece S. Antonio con il diavolo. Gole stroncate e stomaci sazi, abbiamo terminato i festeggiamenti presso i locali del centro anziani ove, energie permettendo, ci siamo dati ad una quadriglia di oltre venti minuti accompagnata da chi, come tutti noi, ha contribuito ad un’ottima riuscita di questa nostra consuetudine…piccola ma nello stesso tempo grande…TANTO GRANDE!!
Sele