IL SANTO PATRONO

Tradizionali festeggiamenti in onore di S. Generoso Martire

 

…17 Gennaio…1 Marzo…20 Aprile…3 Maggio…è qui che si è fermato ultimamente il calendario ortonese … sopra la tappa d’ ”San G’nrus”. Quanti bei momenti, sorrisi ed energie ci ha strappato il nostro Patrono… ci ha resi partecipi con tutti noi stessi in ogni momento, come volesse trasmetterci in continuazione nuove emozioni…e noi? Eravamo tutti presi al massimo…come una mamma con il suo bambino… per festeggiarlo nel migliore dei modi, per farlo regnare fra le vie di Ortona, per accentuare ancor più quella sua imponenza. E già, è proprio così che ci appare, un uomo bello, forte e grintoso che ci ha sempre protetti dalle numerose avversità della vita, è questo ciò che leggo dall’espressione del suo volto, dalla posizione delle sue mani, dal suo abito guerriero…”un guerriero della fede”. Con questa retorica lo ha definito il sacerdote Don Antonio Ruscitti, parroco della nostra piccola città eterna prima di Don Vincenzo, che, durante l’omelia, ci ha commentato il forte senso di fede che San Generoso ha avuto riguardo la chiesa…ed ecco un’equazione matematica a delucidare il tutto: ”la nostra fede sta a Dio come dono che ci verrà gratificato sta a noi fedeli”. Un esempio considerevole per comprendere l’importanza del nostro ”CREDO”… non solo per quanto concerne Dio, ma per le cose di tutti i giorni, quelle piccole cose che, però, ci aiutano a crescere. Ore 12:00, il nostro Santo Patrono sta per regalarci un’altra emotività: il momento dell’uscita fra il portone della Chiesa… non so perché ma… questo è uno degli istanti più attraenti per me… forse perché vedo sempre, in questo contesto, una certa forma di incanto, di eleganza, di fascino. E’ difficile spiegarlo a parole ma… fra noi sono sicura che riusciamo a capirci molto bene!!! Qualche minuto per osservare attentamente questa suggestione e… non vedi altro… le voci delle persone ed i volti scompaiono… e tu sei lì, fermo, con gli occhi che quasi brillano per la bellezza di quel che vedi… un attimo per svegliarti ed ecco il “pe pe pe” della banda a dare il via ad una lunga processione per il paese. Quest’anno al massiccio peso della statua ed ad alcuni tratti della strada molto scomodi, si è aggiunto il caldo ad aumentare ancor più la “sete” dei nostri uomini. A questi, infatti, per tradizione, viene offerto del vino per calmare un po’ la stanchezza… ed ecco arrivati “FINALMENTE” alla prima tappa da Leonello… qualche istante per degustare e… si riparte di nuovo con la croce. Ma, secondo voi, poteva bastare una sola sosta??? Certo che NO!!! Ne è seguita, infatti, un’altra da Elio, l’ultima, beh… d’altronde Mastr’Alfonso non si trova in ogni angolo di Ortona! Ancora un po’ di passi ed eccoci arrivati “ai piazzal” per osservare lo sparo… prima cosa scritta, da sempre, nel quadernino dei comitati festa ortonesi. E giù “’p’ l’era” e di nuovo su… “arieccoci” davanti al portone della Chiesa dove, con una piccola offerta, abbiamo comperato il pane di San Generoso. Una breve commozione da parte di Don Antonio Ruscitti per aver rivissuto, nell’attraversare le vie del nostro piccolo gioiello, tutti i momenti più belli del suo sacerdozio e… tutti a pranzo! Una partita di pallone nel pomeriggio per animare un po’ la giornata ma soprattutto per… prepararsi alla sera…ehm ehm…a buon intenditore poche parole!!! E già perché le energie perse sono state recuperate poi nella festa fuori il nostro ”HABITAT PREFERITO” (ovviamente si parla di Mastr’Alfonso). Qui, cantando e bevendo, si è creata una certa concorrenza con la festa avuta luogo in piazza. Ma secondo voi poteva il nostro Mastr’Alfonso perdere una sfida tale??? ESITO SCONTATO…eravamo quasi tutti lì, a chiudere questo fantastico giorno con uno sparo delle bottiglie e con un “BUONANOTTE AI SUONATORI”…QUELLI DELLA LEGGERA, OVVIAMENTE!!!!

 

Riviviamo alcuni momenti della festa...

 

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