…QUEL CONCENTRATO DI BONTÀ, SAGGEZZA, DISCREZIONE E SIMPATIA

Un simpatico scherzo ha stravolto gli animi di molti ortonesi

 

01 aprile 2003 - Comincia a circolare di bocca in bocca una strana notizia, una diversa dalle altre che si possono ascoltare. Questa notizia, quella giunta alle mie orecchie e a quelle dei miei amici di ironico e scherzoso non aveva proprio nulla. “Lo sapete che Alfonso chiude…?!”,.….così venne presentata a me e ad altre persone.

E allora alzi la mano chi… si, anche solo per un attimo… chi non ha ripensato…

Beh, io la mia di mano la alzo perché i miei cinque minuti di incredulità, seguiti da altri di tristezza che precedevano quelli di malinconia, li ho provati veramente. Non ci potevo credere… non potevo pensare che quel bar dove noi trascorriamo le nostre serate (e dove chiunque le ha trascorse), potesse diventare a breve solo un nostalgico ricordo. Non potevo credere di non aver più rivisto dietro il suo bancone Mastro Alfonso… quel concentrato di bontà, saggezza, discrezione e simpatia che forse mai come in questi ultimi tempi si è trovato impegnato a “fronteggiare” decine di giovani che, proprio grazie a lui e al suo locale sono risultati essere più affiatati tra di loro, più uniti, più ortonesi. Non potevo pensare che a settembre non ci sarebbe più stata quella festa nella festa, nei minuti che precedono e che seguono le processioni; nelle festose ore che portano al ballo della Pupazza… non ci potevo pensare e… credo proprio che non ci penserò!!!

 

03 aprile 2003 - Per fortuna due giorni fa era il Primo, il giorno del Pesce di Aprile.

Per fortuna si è trattato solo di uno scherzo e tutto continuerà ad andare come da decine di anni a questa parte.

Per la fortuna mia e dei miei amici e per la sfortuna di chi abita nei dintorni di Mastro Alfonso; per la fortuna di aneddoti e proverbi che grazie a quel bar, all’incontro di noi giovani con i più anziani, continueranno a vivere e a tramandarsi di generazione in generazione; per la fortuna di chi ama l’allegria, il suono della fisarmonica e la sfortuna di chi, incollato per ore alla sedia, quello strumento lo deve suonare; per la gioia delle persone “più avanti negli anni” che tornano quotidianamente a varcare quel portone, a sedere fra quei tavolini dove, decine di anni prima, nacque la loro amicizia; per la fortuna di Ortona, davvero di tutti… tutto continuerà ad essere nel modo in cui da sempre più mi piace… così splendidamente normale!

 

Allora a presto “nonno” Alfonso, NON SCHIODARE MAI!

 

anonimo